Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
-
1937Luigi Perdisa e la casa editrice EdagricoleIl prof. Luigi Perdisa (1906-1985), ex assitente del ministro dell'Agricoltura Giuseppe Tassinari e preside della Facoltà di Agraria dell'Università, fonda la rivista “Il tecnico agrario professionista”, poi “Genio Rurale”, che sarà per cinquant'anni la rivista professionale dell'agricoltura italiana. E' il primo di una serie di periodici specializzati, che culminerà con il settimanale “Terra e Vita”, ereditato da Rizzoli. Con essi nascerà la Edizioni agricole (poi Edagricole), destinata a divenire la casa editrice più importante d'Europa per l’informazione agro-alimentare.dettagli
-
1937Le moto MoriniLiquidato dalla MM con una somma di denaro, una scatola di compassi e una moto usata, il pilota e costruttore Alfonso Morini (1898-1969) inizia una attività di produzione in proprio di motori da 350 e 500 cc, con cui vengono equipaggiati motocarri. Durante la guerrà la ditta sarà impegnata in commesse per l'industria aeronautica. La sede di via Malvasia sarà la prima fabbrica bolognese distrutta dai bombardamenti aerei, già nel luglio 1943. Nel 1948, dopo la ricostruzione degli impianti, la Moto Morini produrrà motociclette da 125 e 175 cc, ispirate al modello tedesco DKW. Entrerà nel mondo delle competizioni, aggiudicandosi il campionato italiano motoleggere, primo di una lunga serie di successi. Tra il 1962 e il 1977 fabbricherà più di 40mila ciclomotori “Corsarino”, con motore da 50 cc a quattro tempi, in numerose differenti versioni. Il modello industriale scelto da Alfonso Morini è, fin dall'inizio, quello di un'azienda capofila appoggiata a numerose imprese di fase (Orlandi, Labanti, Ronzani, Avoni, Cima, ecc.). Esso gli consentirà livelli produttivi elevati con pochi addetti.dettagli
-
1937Un sanatorio a Villa Aldrovandi MazzacoratiLa settecentesca Villa Mazzacorati in via Toscana, divenuta proprietà dell'Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale, è adibita a convalescenziario antitubercolare (sanatorio dell'Opera Balilla) e centro di chirurgia pneumo-toracica. L'ampliamento dell'ala est ne altera l'originaria simmetria. L'intervento della Soprintendenza all'Arte scongiura però la demolizione del delizioso teatrino. All'interno dell'edificio principale è ricavato un vasto salone adibito a refettorio, mentre la serra “cedraia” è trasformata in rimessa per le auto. Nel maggio 1941 passerà alla Croce Rossa Italiana e il 3 luglio 1943 alla sanità militare, che ne farà la sede di un grande ospedale per feriti in luogo dell'Abbadia bombardata. Il 14 febbraio 1945 un bombardamento aereo danneggerà gravemente la villa. Fortunatamente i ricoverati saranno evacuati in tempo, grazie a una soffiata. Dopo la guerra la struttura, restaurata dall'I.N.P.S., sarà intitolata al celebre anatomico medievale Mondino dé Liuzzi e diverrà, fino al 1970, la sede della Scuola di Specializzazione in Tisiologia. Nel 1981 una parte dell'edificio sarà adibito a Centro civico del Quartiere San Ruffillo.dettagli
-
1937La "Divina Commedia" in dialetto bologneseGiulio Veronesi pubblica, presso l'editore Neri, con prefazione di Giuseppe Lipparini, una versione completa in dialetto bolognese della Divina Commedia. Fondatore di una storica gioielleria in via Orefici, Veronesi si diletta di “zirudelle” (poesie vernacolari d'occasione) e traduce in dialetto altri classici, da Ariosto a Tassoni, da Tasso a Petrarca. La traduzione della Commedia, imparata a memoria, lo occupa per sette anni, dal 1930 al 1937.dettagli
-
1937Nuovi interni nel Palazzo della Cassa di RisparmioIn occasione del centenario della fondazione dell'ente, è attuata una profonda ristrutturazione degli interni del palazzo della Cassa di Risparmio, progettato nel 1868 dall'architetto Giuseppe Mengoni (1829-1877) in via Farini. Il piano nobile è completamente rinnovato. Al secondo piano sono razionalmente dislocati i servizi generali. La galleria del primo piano è ridisegnata e decorata su tre bracci. Lo Scalone d'Onore ospita un rilievo celebrativo in bronzo di Bruno Boari (1896-1964).dettagli
-
1937Bologna "patria della buona cucina"In un articolo apparso sul “Sun” di New York il giornalista-buongustaio Gustav Selmer Fougner, dopo aver girato il mondo per uno studio comparato di gastronomia universale, dichiara che la città di Bologna va considerata “la patria della buona cucina”.dettagli
-
1937La Facoltà di Economia e CommercioL'Istituto Superiore Libero di Scienze Economiche e Commerciali, promosso nel 1929 dal Consiglio provinciale dell'Economia (poi Camera di Commercio), dal Comune, dalla Provincia, da alcuni istituti bancari e associazioni economiche, diviene Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bologna.dettagli
-
1937Villa BertagniL'architetto Giorgio Ramponi e l'ingegnere Vittorio Stanzani progettano Villa Bertagni in via Murri, bell'edificio in stile razionale con il tetto a terrazza e il vano scale in aggetto. Ramponi ha un ruolo non secondario nel gruppo di Piero Bottoni e Mario Alberto Pucci, che nel 1937 partecipa a Bologna al concorso per la nuova via Roma.dettagli
-
1937Burzi e Leonardi nel "Gruppo italiano dell'Ex libris e Bianco e nero"Michel Finkelstein, in arte Fingesten (1884-1943), artista ebreo di origine ceca definito “il Picasso degli ex libris”, fonda a Milano, assieme al pittore Cavallini e al gallerista Bolaffio, il Gruppo italiano dell'Ex libris e Bianco e nero. Per la prima volta in Italia l'Ex Libris esce dal contesto originario del libro e diventa un fatto artistico autonomo, studiato nei suoi aspetti storici e fatto conoscere a un pubblico sempre più ampio. Tra i promotori del gruppo vi è anche il pittore e illustratore Sergio Burzi (1901-1954), mentre dal 1938 ne farà parte la pittrice e incisore Lilla Leonardi (1889-1974). Entrambi fanno parte dell'esigua schiera di artisti di scuola bolognese che si esprimono nello stile déco. Riminese, ma diplomata all'Accademia di Bologna, la Leonardi ha iniziato presto a partecipare a mostre, vincendo numerosi premi. Nel dopoguerra abiterà a lungo nei paesi nordici. Burzi ha partecipato molto giovane alle mostre del Bianco e Nero organizzate dalla società “Francesco Franciua”. Soffre di malattia mentale e ha vissuto dal 1928 al 1934 in manicomio, dove ha continuato una sua particolare attività artistica.dettagli
-
1937L'allevamento di cavalli Orsi MangelliIl primo allevamento di cavalli per “cavalieri” nella tenuta dei Prati del Fogliano, a sud di Anzola Emilia, risale alla fine del '700, quando essa era di proprietà dei marchesi Calvi. Intorno al 1838-1839 essa passò al cav. Alberto Chantre, un colonnello di origini svizzere, buon allevatore e intenditore di purosangue inglesi, destinati alle corse al galoppo. La tenuta fu da lui organizzata come un moderno allevamento di cavalli. Alla sua morte la proprietà è rilevata dal nobile romagnolo Paolo Orsi Mangelli (1880-1977), desideroso di ampliare l'allevamento di trottatori da lui avviato presso la villa che fu di Carlo Caprara alle Budrie di San Giovanni in Persiceto, acquistata nel 1922. L'antica villa padronale viene ristrutturata e sono costruite grandi scuderie, simili a quelle dell'ippodromo dell'Arcoveggio di Bologna, oltre ad ampi paddock e strutture per il pascolo degli animali, lungo il corso del torrente Ghironda. Originario di Forlì, il conte Paolo da giovane è stato un buon driver, poi un famoso allevatore di cavalli da trotto - sarà chiamato "il padre del trotto italiano" - un imprenditore agricolo e un industriale di successo. Alla fine degli anni Trenta aprirà a Forlì la SAOM (Società Anonima Orsi Mangelli), produttrice del fiocco alla viscosa, e nel 1940 fonderà a Faenza la ditta OMSA (Orsi Mangelli Società Anonima), famosa per la produzione di calze da donna in fibra sintetica.dettagli
-
5 marzo 1937La nuova chiesa di San Martino a Casalecchio di RenoL'arcivescovo di Bologna Nasalli Rocca di Corneliano consacra e apre nuovamente ai fedeli la chiesa parrocchiale di San Martino a Casalecchio di Reno. L'edificio religioso, costruito nel XVII secolo dai Frati Martiniani su un complesso conventuale più antico, è posto su un terrazzo naturale, che domina la cittadina e il corso del fiume Reno. Il restauro e l’ampliamento, voluto dal parroco don Filippo Ercolani, è iniziato nel 1926 a cura del prof. Edoardo Collamarini (1863-1928), già collaboratore di Alfonso Rubbiani (1848-1913), che ha elaborato gratuitamente il progetto. L'ingegnere e architetto bolognese è autore di importanti edifici in città, quali l'Istituto salesiano e la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, il Palazzo delle Province Romagnole e l'Istituto chimico dell'Università. La parrocchiale di San Martino è la sua ultima opera.dettagli
-
2 maggio 1937Il Bologna FC di nuovo campione d’ItaliaIl Bologna FC vince lo scudetto 1936-37, il quarto della sua storia, con tre punti di vantaggio sulla Lazio. La matematica certezza è acquisita il 2 maggio al Littoriale con due giornate d'anticipo, superando la Triestina per 2 a 0, con goal di Reguzzoni e Andreolo. Nelle ultime due partite viene schierato il centravanti Angiolino Schiavio (1905-1990), che in precedenza aveva deciso di ritirarsi dall'attività agonistica. Sarà proprio l'amato “Anzlen”, il più grande goleador rossoblù di tutti i tempi, a segnare i due goal nell'ultima gara con il Milan il 16 giugno.dettagli
-
6 maggio 1937Il Comitato delle patronesse della modaDal 6 al 9 maggio 1937, nel Salone del Palazzo del Podestà si tengono sfilate ed esposizioni di moda nazionale. Vengono presentate le ultime novità sugli accessori del vestiario. Organizzata nel quadro dell'XI Fiera di Bologna, la manifestazione è a cura del Comitato delle dame patronesse di Bologna dell'Ente Nazionale della Moda, formato dalle signore più in vista della città e presieduto dalla contessa Camilla Isolani.dettagli
-
8 maggio 1937La coppa Davis per la prima volta a BolognaBologna ospita per la prima volta, nel campo centrale del Littoriale, un incontro di coppa Davis di tennis. La nazionale italiana affronta quella del Principato di Monaco, vincendo con un netto 5 a 0, senza lasciare all'avversario neanche un set. Per l'occasione debutta in prima squadra il giovane portacolori della Virtus Giovanni (Vanni) Canepele (1916-1983), che domina i suoi due singolari. Il tennista - e cestista - bolognese sarà per tre volte campione italiano e capitano non giocatore in Davis. Dopo aver dominato a Bologna la formazione monegasca, l’Italia cederà per 4 a 1 alla Germania nei quarti di finale della Zona Europea, che si svolgeranno a Milano. L’International Lawn Tennis Challenge 1937 sarà vinto dagli Stati Uniti a Forrest Hill, con un netto 5 a 0 sull’Australia. .dettagli
-
30 maggio 1937La Fiera del LibroE’ inaugurata in piazza Nettuno la Fiera del Libro, organizzata dall’Alleanza nazionale del Libro. Nei vari padiglioni sono rappresentati tutti gli editori italiani. Tra le novità librarie sono in evidenza i titoli sulla guerra italo-etiopica e sull’Impero “fondato dal Duce”. Alla sera il pubblico affolla il pittoresco villaggio del libro, che appare illuminato con “eleganti caratteristiche” insegne pubblicitarie. Il 30 maggio la fiera vive la sua giornata clou: noti autori scendono tra la gente per firmare e apporre dediche sulle loro opere.dettagli
-
6 giugno 1937Il Bologna FC vince il Torneo dell'Esposizione di ParigiIl Bologna campione d'Italia conquista il Torneo Internazionale organizzato in occasione dell'Expo Universale di Parigi, battendo in finale 4 a 1 il Chelsea di Londra. Per l'occasione ha richiamato in squadra Schiavio, ritiratosi poco prima per motivi di lavoro, e ha schierato un formidabile tridente d'attacco. Oltre al mitico "Anzlen", Carlo Reguzzoni e il livornese Giovanni Busoni (1913-1973), vera e propria rivelazione della competizione, a segno in tutte le partite. Grazie a questo storico successo, quella rossoblù è la prima squadra italiana a vincere con una formazione inglese in un torneo internazionale.dettagli
-
17 giugno 1937Arrestati "per aver fatto parte del partito comunista"Il 17 giugno, “dopo laboriose indagini e pedinamento” da parte delle Autorità di P.S. di Bologna, viene arrestato Giuseppe Rossi (1904-1948), ritenuto “emissario della setta comunista” in Emilia. Sottoposto a perquisizione, è trovato in possesso di 1.300 lire, una bicicletta, false carte d’identità e false tessere dell’O.N.D. e del Touring Club. Assieme a lui vengono individuati e fermati gli attivisti bolognesi Samuele Cuppini e Armando Pilati. In data 14 luglio 1937, con atto d’accusa del Pubblico Ministero, i tre vengono rinviati a giudizio al Tribunale Speciale “per avere in territorio di Bologna fatto parte del partito comunista”. Rossi è accusato inoltre di uso di passaporto falso e per “avere organizzato e costituito il partito comunista e per averne svolto propaganda”. La sentenza del 24 gennaio 1938 comminerà 14 anni di carcere a Rossi, 3 a Cuppini e 4 Pilati. Il primo uscirà dal carcere di Sulmona dopo sei anni per “grazia sovrana”. Leader del partito comunista fiorentino, sarà membro del C.L.N. Nel dopoguerra farà parte dell’Assemlea Costituente e diverrà senatore. Cuppini verrà liberato nel 1940 e subirà altri tre anni di confino alle Tremiti. Dopo l’armistizio sarà tra gli animatori dei primi gruppi partigiani. Armando Pilati (Nino), più volte in precedenza arrestato e condannato, sottoposto fino al 1943 a misure restrittive, verrà ricoverato quell’anno all’ospedale Sant’Orsola, dove organizzerà gli antifascisti e si occuperà delle cure ai partigiani feriti. Alla Liberazione sarà riconosciuto partigiano col grado di capitano.dettagli
-
1 luglio 1937L'Ente comunale d'Assistenza (ECA)E' costituito l'Ente Comunale d'Assistenza (ECA), con sede principale in via dei Mille. Svolge funzioni di assistenza a persone “in condizioni di particolare necessità”. Sostituisce, in base alla legge 3 giugno 1937 n. 847, le Congregazioni di Carità, ereditandone i patrimoni. L'ECA sarà spostato nel 1943 al Baraccano, quindi in via San Vitale. Un distaccamento dell'ente avrà sede durante la guerra in palazzo Re Enzo, occupandosi, sotto la guida di Tommaso Sassoli, dei sinistrati e degli evacuati. Collaborerà con il Podestà Agnoli per l'apertura di macellerie a prezzi calmierati e negozi per generi di prima necessità, per l'attivazione di mulini pubblici e pozzi bonificati, per la distribuzione di legna da ardere, ricavata dall'abbattimento degli alberi dei viali e dei giardini pubblici.dettagli
-
23 luglio 1937Funerali solenni per Guglielmo MarconiIl 20 luglio Guglielmo Marconi muore a Roma, nel suo appartamento di via Condotti, per un attacco cardiaco. Alla notizia della sua scomparsa le stazioni radio di tutto il mondo interrompono le trasmissioni per due minuti. Il suo corpo è esposto nel Salone d'onore della Farnesina, dove migliaia di persone gli rendono omaggio. Il 23 luglio è trasferito, per esaudire la sua volontà, nella natia Bologna. Il rito funebre è officiato con solennità in San Petronio dal cardinale Nasalli Rocca, quindi il feretro è condotto in corteo fino alla Certosa, in una magnifica carrozza tirata da cavalli con pennacchi colorati. Qui è deposto nella tomba di famiglia. Nel 1941 la salma verrà riesumata e sepolta nel mausoleo marconiano costruito presso la villa di Pontecchio. La località di Praduro e Sasso, comune di residenza dello scienziato dal 1938 sarà denominata Sasso Marconi e la frazione di Pontecchio diventerà Pontecchio Marconi.dettagli
-
30 agosto 1937Rotte del torrente SamoggiaIl 30 agosto si rompe l'argine sinistro del torrente Samoggia nei pressi di Ponte Loreto. Vengono sommersi circa 1.800 ettari nel territorio del Consorzio Cavamento Palata. La coronella di tamponamento a Lorenzatico verrà spazzata via diverse volte e solo nella primavera del 1938 sarà completata la chiusura. Il 2 settembre si ha una nuova rotta del Samoggia. L'acqua fuoriesce dall'argine destro a Bagno di Sala Bolognese, allagando il territorio circostante.dettagli
-
3 settembre 1937Giuseppe Massarenti rinchiuso in manicomioL'attivista socialista Giuseppe Massarenti (1867-1950) viene rinchiuso nel manicomio di Santa Maria della Pietà di Roma, matricola 011299, con una diagnosi di paranoia. Vi resterà per sette anni, fino al 1944. Il leader carismatico dei braccianti e dei mezzadri di Molinella è stato dichiarato “indesiderabile in tutta la provincia” dai fascisti bolognesi. Nel 1926 è stato arrestato e condannato a cinque anni di confino a Lampedusa. Esiliato a Roma, ha vissuto di elemosina, dormendo a volte sotto i portici come un barbone. Con l’arrivo degli alleati a Roma la sua malattia scomparirà improvvisamente: Massarenti potrà lasciare la clinica psichiatrica perchè non presenterà più “gli estremi per l’internamento”. Nel dopoguerra rifiuterà a lungo l'invito degli amici a ritornare a Molinella, legando il rientro alla sua piena riabilitazione. Verrà infine candidato nel Collegio di Bologna alle elezioni del 1948, ma alla vigilia del voto gli mancherà l'appoggio del Fronte Popolare.dettagli
-
13 ottobre 1937Il ponte ferroviario del Parco ArcoveggioViene ultimato il ponte ferroviario a doppio binario sul fiume Reno, che allaccia le linee di Verona, Venezia e il Parco Arcoveggio. E‘ lungo complessivamente 520 metri e ha 18 arcate con luce di di 22 metri e mezza, “con la monta di m 5,50, spessore di m 1,00 in chiave e m 1,40 all‘imposta“. Fa parte delle nuove costruzioni ferroviarie della circonvallazione di Bologna. I lavori di costruzione sono stati condotti a cura del Ministero dei Lavori Pubblici. I cantieri hanno ricevuto la visita del Ministro Giuseppe Cobolli Gigli (1892-1987).dettagli
-
18 ottobre 1937Centenario galvanianoIn occasione del bicentenario della nascita di Luigi Galvani (1737-1798) si radunano a Bologna parecchi scienziati di fama internazionale, tra i quali i premi Nobel Niels Bohr, Louis De Broglie, Werner Karl Heisenberg, Erwin Schrödinger. Organizzatore dell'importante convegno è il prof. Quirino Majorana (1871-1957), direttore dell'istituto di Fisica dell'Ateneo di Bologna e successore di Augusto Righi (1850-1920). Alla celebrazione interviene re Vittorio Emanuele III assieme alla regina Elena, accompagnati dal Rettore dell'Università Alessandro Ghigi.dettagli
-
22 ottobre 1937Debutto di Francesco Molinari PradelliCon L'Elisir d'amore di Gaetano Donizetti debutta sul podio del Teatro del Corso il maestro bolognese Francesco Molinari Pradelli (1911-1996). Ha figurato, già nel 1935, tra i sostituti del Comunale nel Crepuscolo degli dei. Dopo il grande successo di questa prima prova inizierà una brillante carriera internazionale, che lo porterà a dirigere in tutti i più importanti teatri del mondo. Eseguirà ripetutamente le opere più importanti di Wagner e sarà un impareggiabile interprete delle opere di Verdi. Nel 1961 porterà al debutto Luciano Pavarotti e dirigerà l'esordio italiano di Placido Domingo nel 1969 all'Arena di Verona. Membro ad honorem dell'Accademia di Santa Cecilia in Roma e dell'Accademia Filarmonica a Bologna, riceverà nel 1977 il premio "Archiginnasio d'Oro". Sarà conosciuto anche come importante collezionista d'arte: lascerà nella sua villa a Marano di Castenaso una importante raccolta di dipinti antichi.dettagli
-
novembre 1937Gli arredamenti della ditta BegaUn articolo di Raffaello Giolli su “Casabella” testimonia la grande influenza dell'opera dell'architetto bolognese Melchiorre Bega (1898-1978) e della sua impresa artigiana, che propone in Italia e nel mondo lo stile moderno degli allestimenti e dell'arredamento. A Bologna la ditta Bega ha realizzato negli ultimi anni venti negozi, tre alberghi e ventisette istituti pubblici. Spiccano i nuovi interni della palazzina Majani, della pasticceria Viscardi in via Rizzoli, l'arredo della mensa e della biblioteca universitaria, la sistemazione della villa Sacchetti in via Laura Bassi (1938). Frequente è l'impiego del linoleum, nuovo materiale autarchico. Dal 1940 al 1944 Bega dirigerà la prestigiosa rivista di architettura "Domus" e, fino al 1961, guiderà la scuola di architettura dell'Accademia di Bologna. Fautore della libertà delle scelte architettoniche, sarà coinvolto in polemiche per i suoi inserti moderni nei centri storici. Fra le sue opere più note vi sono il grattacielo Galfa a Milano, le raffinerie Sarom a Ravenna e numerosi edifici pubblici e privati a Bologna.dettagli
-
24 novembre 1937La casa di riposo per i famigliari dei caduti in guerraIl Comitato per l'erezione di un Monumento ai Caduti bolognesi, presieduto dal podestà Cesare Colliva, stabilisce che le offerte raccolte vadano alla creazione di un pensionato per le Famiglie dei Caduti. L'area per la costruzione dell'edificio e dei servizi annessi, nei pressi di Villa Aldini, è concessa dal Comune, che si incarica anche del restauro della villa e della Rotonda della Madonna del Monte in essa incorporata. Il progetto dell'ing. Lo Re prevede un ampio padiglione "costituito da un interrato, un piano terra, un piano superiore, con 47 vani, fornito di tutte le comodità e servizi igienici moderni". La Casa delle Madri e delle Vedove dei Caduti sarà consegnata nel 1943, in piena guerra, dall'impresa Villa e Donati. Per l'approssimarsi del fronte dovrà essere evacuata poco dopo e gli ospiti sfollati a Gambettola (FC). Durante il conflitto e nell'immediato dopoguerra verrà utilizzata come caserma dai Tedeschi e dagli Alleati, poi come Colonia scolastica e come ospizio per bambini mutilati. Tornerà a disposizione del Comitato provinciale dell'Associazione Famiglie Caduti in guerra solo nel 1949. Più avanti sarà affidata all'Istituto “Giovanni XXIII”.dettagli
-
6 dicembre 1937Il progetto della "Grande Bologna". Aggregazione di Borgo PanigaleSi attua solo in parte il progetto per la costituzione di una vasta area metropolitana, che comprenda la città di Bologna e i principali comuni della cintura. La proposta è stata inoltrata per la prima volta dall'amministrazione comunale nel 1926, con l'intenzione di far avanzare il capoluogo emiliano nella gerarchia urbana nazionale. Il Comune di Borgo Panigale è aggregato il 6 dicembre, a seguito del Regio Decreto 1793 del 5 novembre 1937. Viene rifiutata, invece, la domanda di aggregazione di Casalecchio di Reno e San Lazzaro di Savena. L’indipendenza del comune di Casalecchio è difesa dall’avv. Ettore Trombetti, che elabora un articolato ricorso, e dallo stesso Guglielmo Marconi L’annessione di Borgo Panigale reca alla città un aumento di superficie di 3.499 ettari e 11.248 abitanti in più. Entrano nel comune di Bologna il campo di aviazione "Fausto Pesci", una casa di salute per malattie mentali e psichiatriche (che può ospitare circa 900 pazienti) e numerose fabbriche, tra le quali la Società scientifica Radio Brevetti Ducati, con circa 2.000 operai e impiegati.dettagli