Radio Bologna, dedicata a Guglielmo Marconi
Su iniziativa del Comune di Bologna e col concorso dell'E.I.A.R. (poi RAI) e delle officine Marconi di Genova, viene inaugurata una stazione radio in onda media di 50 Kw, intitolata a Guglielmo Marconi (1874-1937). L’illustre scienziato è impossibilitato a intervenire per le cattive condizioni di salute.
Gli studi di Radio Marconi - più tardi conosciuta comunemente come Radio Bologna - sono in piazza San Martino, mentre i trasmettitori e l'antenna sono a Budrio.
Nel 1945, dopo la Liberazione, la sede della radio verrà occupata da un gruppo di giovani intellettuali “dinamici ed entusiasti” legati al CLN e collaboratori del settimanale “Cronache”.
Tra essi Massimo Dursi, Adriano Magli, Giorgio Vecchietti, Enzo Biagi, Sandro Bolchi, che in seguito avvieranno una attività teatrale d’avanguardia nella “Soffitta” di via D’Azeglio.
Anche la “Fameja Bulgneisa”, dopo la fine delle ostilità, sarà presente a Radio Bologna con un programma domenicale di poesie e scenette in dialetto. Vi reciteranno alcuni attori comici - tra essi il debuttante Raffaele Pisu - raccolti da Arrigo Lucchini.
Nel 1956 Radio Bologna lascerà la sede storica di piazza San Martino per trasferirsi nel nuovo Palazzo delle Telecomunicazioni in piazza VIII Agosto.
- Arrigo Lucchini, Cara Bologna, Bologna, Tamari, 1979, pp. 195-198
- Giorgio Maioli, I giorni della radio. A cent'anni dall'invenzione di Guglielmo Marconi, Bologna, Re Enzo, 1994
- Cento anni di radio: da Marconi al futuro delle telecomunicazioni, a cura di Maria Grazia Janniello, Franco Monteleone, Giovanni Paoloni, Venezia, Marsilio, 1995
- Lo Studio e la città: Bologna 1888-1988, a cura di Walter Tega, Bologna, Nuova Alfa, 1987, p. 344