Progetto per una caserma di artiglieria
Alla mostra di architettura, che si tiene nel 1936 nel palazzo comunale di Bologna, i giovani Luigi Vignali, Giuseppe Mazzanti e Italo Bianco presentano il progetto - con plastico - di una caserma di artiglieria divisionale.
Esso denuncia, nello stile modernista, una chiara ascendenza dagli edifici proposti in questo periodo da Giuseppe Vaccaro, maestro riconosciuto della generazione dei giovani progettisti bolognesi.
La maggior parte di essi frequentano la Facoltà di Ingegneria o il biennio di Architettura, di recente istituito, dell'Accademia di Belle Arti e partecipano alle animate discussioni che si tengono di sera al caffè San Pietro, frequentato ritrovo di artisti e intellettuali.
Alcuni, come Alfredo Leorati, presentano i loro lavori ai Littoriali, seguendo i consigli e le correzioni di Renzo Bianchi, anche lui studente, ma “più anziano e preparato” di loro (Vignali).
Il progetto della caserma è già stato presentato nel 1935 al concorso di architettura dei Littoriali della Cultura e dell'Arte di Roma.
- Alfredo Leorati, a cura di Stefano Zironi e Fulvia Branchetta, Sala Bolognese, A. Forni, 1999, p. 18
- Bologna anni 1930-40. Materiali d'opere e di memorie da leggere e da vedere, Bologna, Tipostampa Bolognese, 1983, pp. 19-21, 26, 29 (foto)
- Italo Bianco, a cura di Stefano Zironi e Laura Salmi, Sala Bolognese, A. Forni, 2006, pp. 10-11 (ill.)
- Luigi Vignali, a cura di Stefano Zironi e Fulvia Branchetta, Sala Bolognese, A. Forni, 1992, p. 34 (ill.)
- Gli studenti dell'Università di Bologna dal fascismo alla liberazione, Aula Magna dell'Università di Bologna, 21 aprile 2010, catalogo della mostra a cura di Paola Dessì e Pier Paolo Zannoni. Bologna, CLUEB, 2010, pp. 48-49 (foto)