Le Collezioni Comunali d'Arte
Il podestà Colliva, alla presenza delle autorità, inaugura le Collezioni Comunali d’Arte. Il museo organizza le raccolte pervenute al Municipio a partire dai decenni postunitari. Una parte di esse erano distribuite fra vari enti e uffici del Comune e nella sede della Prefettura, ospitata fino al 1936 in palazzo d’Accursio.
L’organizzazione delle Collezioni è curata dall’ingegnere Guido Zucchini (1882-1957), allievo di Rubbiani e responsabile del restauro di numerosi edifici storici a Bologna nella prima metà del Novecento.
I materiali in mostra risalgono soprattutto al XVIII secolo, a partire da un importante gruppo pittorico di Donato Creti (1671-1749), donato dall’artista al Senato già nel 1744 e a lungo ritenuto smarrito.
L’allestimento definitivo del museo è stato anticipato dalla mostra dedicata all’Arte del Settecento bolognese dell’anno precedente.
- Giancarlo Benevolo, Metodi e obiettivi della Sezione didattica dei Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, in: Un patrimonio di esperienze sulla didattica del patrimonio, a cura di Beatrice Borghi, Bologna, Patron, 2008, p. 54
- Carla Bernardini, Le Collezioni comunali d'Arte, in: Storia illustrata di Bologna, a cura di Walter Tega, Milano, Nuova editoriale AIEP, 1989, vol. 3., pp. 181-200
- Carla Bernardini, Il Settecento, le raccolte comunali, un progetto di galleria civica, in: Bologna 1935: la scoperta del Settecento bolognese. Dalla mostra al museo, a cura di Carla Bernardini, Ferrara, Edisai, 2008, pp. 5-11
- Bologna e le Collezioni comunali d'arte. Dalla Mostra del Settecento bolognese alla nascita del museo (1935-1936), a cura di Carla Bernardini, Cinisello Balsamo, Silvana, 2011
- Collezioni comunali d'arte. L'appartamento del Legato in Palazzo D'Accursio, Bologna, Comune, 1989