La nuova via Roma
Viene completato, a seguito di demolizioni e coperture di canali, il tracciato di via Roma (poi via Marconi), prevista come arteria di collegamento tra il centro e la stazione ferroviaria fin dal Piano di Ampliamento del 1889.
Il fronte occidentale della nuova ampia strada, iniziata nel 1932 con le prime demolizioni in via delle Casse e via della Fontanina, appare come l'accostamento di episodi architettonici frammentari, "un'accozzaglia di fabbricati" secondo l'arch. Giuseppe Pagano (1896-1945), tra gli esponenti più autorevoli del razionalismo italiano.
Tra gli edifici moderni spiccano il palazzo del Gas (arch. Alberto Legnani, Luciano Petrucci, fregi di Giorgio Giordani), il palazzo Faccetta Nera (arch. Francesco Santini) e il palazzo Lancia (ing. Paolo Graziani), che con la sua torre di cinque piani elevata sui nove sottostanti stabilisce "nel panorama cittadino una forte connotazione" (De Angelis).
Via Roma sbocca a nord nella Piazza Umberto I, che raccorda le principali arterie del settore urbano nord occidentale e che dopo la Liberazione si chiamerà Piazza dei Martiri 1943-45.
Nell’area sorgeva anticamente il convento di S. Maria delle Pugliole, che ebbe tra i suoi ospiti S. Francesco d'Assisi e S. Antonio da Padova.
All'opposto dell'asse di via Roma, sull'imbocco della piazza è previsto un arco, dedicato a Mussolini, destinato ad unire due palazzi gemelli. Di questi sarà realizzato il solo palazzo Dall'Ara in pietra bianca e grigia (progetto dell‘ing. Gaetano Rabbi).
Per consentire il passaggio della nuova strada sul canale Cavaticcio viene costruito un viadotto a nove arcate sostenute da piloni quadrati.
Il 24 novembre 1936 è bandito un concorso nazionale per la sistemazione "nei riguardi dell'estetica, dell'igiene, della viabilità" del lato orientale di via Roma e dell'imbocco verso piazza Malpighi.
Saranno presentate interessanti soluzioni in chiave modernista: ad esempio quelle di Ildebrando Tabarroni e Enrico De Angeli.
La giuria non sceglierà un progetto particolare, ma chiederà a Marcello Piacentini (1881-1960) di coordinare un gruppo composto dagli autori dei primi tre progetti classificati ex aequo.
L'attenzione sarà rivolta soprattutto alla dirompente proposta del gruppo Stiera di Piero Bottoni, Alberto Legnani e Nino Bertocchi, che per il lato orientale di via Roma prevede un corpo basso porticato con alle spalle tre torri di 60 metri di altezza (17 piani) immerse nel verde: un pezzo di città futurista, che deriva da Gropius e Le Corbusier.
A capo della strada è ipotizzata una piazza dedicata all'imperatore Augusto, con al centro la statua dello stesso donata dal Duce alla città e conservata nel cortile d'onore del Palazzo comunale.
Nelle intenzioni - poi non attuate - dell’amministrazione comunale vi è anche lo sbocco dell’asse viario verso sud, a partire da piazza Malpighi, “nella via di circolazione ai piedi dei colli, di fronte alle eminenti strutture dell'Osservanza e del palazzo Aldini”.
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- Alberto Legnani, a cura di Stefano Zironi e Fulvia Branchetta, Sala Bolognese, A. Forni, 1994
- L'architettura del ventennio. Piccola guida ad architetture significative del ventennio fascista nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forli-Cesena e Rimini, a cura di Gianfranco Casadei, Bologna, Legambiente Emilia-Romagna, 2009, pp. 40-42
- Federica Legnani, Il concorso per la sistemazione urbanistica della nuova via Roma a Bologna e della zona adiacente, in: Alberto Legnani, cit., pp. 19-32
- Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, nuova ed. aum., Bologna, Istituto "Carlo Tincani", 1989, p. 117
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- Bologna. Architettura, città, paesaggio, a cura di Pierluigi Giordani, Giuliano Gresleri, Nicola Marzot, Roma, Mancosu, 2006, p. 134
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 197
- Bologna anni 1930-40. Materiali d'opere e di memorie da leggere e da vedere, a cura di Carlo Doglio e Luigi Vignali, Bologna, Tipostampa Bolognese, 1983, p. 19
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- I centri storici. Politica urbanistica e programma di intervento pubblico: Bergamo, Bologna, Brescia, Como, Gubbio, Pesaro, Vicenza, a cura di Francesco Ciardini e Paola Falini, Milano, G. Mazzotta, 1978, p. 148
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