1934
Palazzo Scardovi
L'ingegner Paolo Graziani (1881-1960) progetta palazzo Scardovi a porta Santo Stefano, prendendo a modello alcune costruzioni moderne di area germanica.
Il fronte dell'edificio, di matrice razionalista, consente il raccordo del viale di circonvallazione con l'imbocco di via Santo Stefano e definisce l'emiciclo su cui è disposta la barriera daziaria ottocentesca dell'Antolini.
Per la forma ondulata della facciata, il palazzo sarà volgarmente chiamato “il bidet”.
Approfondimenti
- G. Bernabei, G. Gresleri, S. Zagnoni, Bologna moderna, 1860-1980, Bologna, Patron, 1984, p. 126
- Bologna. Architettura, città, paesaggio, a cura di Pierluigi Giordani, Giuliano Gresleri, Nicola Marzot, Roma, Mancosu, 2006, p. 128
-
Carlo De Angelis, Paolo Graziani ingegnere, in: “La Torre della Magione”, 2 (2018), pp. 4-7
- Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura, arti applicate e grafica, pittura e scultura, retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi, prima indagine sull'art-déco, marzo-maggio 1977, Bologna, Grafis, 1977. p. 35
- Jean Pascal Marcacci, Razionalismo e Linea Gotica. Architetture del Duce degli anni Trenta del Novecento in Emilia e Romagna, Bologna, Persiani, 2022, p. 50
- Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 392 (P. Graziani)
- Regesto degli architetti bolognesi membri effettivi o corrispondenti dell'Accademia Clementina, a cura di Luigi Vignali, Alfredo Leorati, Casalecchio di Reno, Grafis, 1995 (P. Graziani)
- Stefano Zagnoni, Presenza razionalista in Emilia-Romagna. I protagonisti e le opere. Architettura di regime e motivazioni culturali, in: "Parametro", 94-95 (1981), p. 29