24 gennaio 1934
Il Comune regala al PNF la Casa del Fascio
“In ossequio al pensiero e alle direttive del Duce” il Comune approva, con delibera del Podestà Angelo Manaresi, la cessione gratuita della Casa del Fascio di via Manzoni al Partito Nazionale Fascista.
Il diritto di proprietà era stato avanzato a seguito dell'insolvenza della Società “Pro casa del Fascio”, emanazione del gerarca Arpinati, ormai caduto in disgrazia e inviato al confino.
Mussolini era intervenuto personalmente per scongiurare l'alienazione dell'immobile, storica centrale operativa della Decima Legio bolognese.
Approfondimenti
- Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati: ascesa e caduta di un gerarca di provincia, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 528