Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

24 giugno 1933

Commissariamento della Federazione fascista bolognese

Dopo la caduta in disgrazia di Leandro Arpinati il fascismo bolognese viene epurato dall'ispettore del fascio Zelindo Ciro Martignoni (1897-1973).

Gli “arpinatiani”, in primis il federale Mario Ghinelli, sono privati della tessera e sottoposti a provvedimenti disciplinari.

Anche il “Resto del Carlino” passa sotto il controllo di Dino Grandi (1895-1988), tramite il nuovo direttore Giorgio Maria Sangiorgi.

Il 2 agosto 1934 il segretario del PNF Starace espellerà una ventina di tesserati bolognesi dal partito - tra essi Giuseppe Ambrosi, Arconovaldo Bonaccorsi, Walter Boninsegni - con questa motivazione:

“dava la propria solidarietà, ostentando atteggiamenti in netto contrasto con lo spirito tradizionalemente fascista, ad un tesserato elinato dai ranghi perché postosi notoriamente contro le direttive del P.N.F.”.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 125
  • Luciano Bergonzini, Lo schiaffo a Toscanini. Fascismo e cultura a Bologna all'inizio degli anni Trenta, Bologna, Il mulino, 1991
  • Franco Cristofori, Bologna: gente e vita dal 1914 al 1945, realizzazione grafica di Pier Achille Cuniberti, Bologna, Alfa, 1980, p. 133
  • Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, Il mulino, 2013, pp. 255-256
  • Diario di Agosto 1934-XII, in: “Annali del Fascismo”, 8 (1934), p. III
  • Nazario Sauro Onofri, Gli anni della dittatura (1920-1943), in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 422
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