Il seminario arcivescovile a Villa Revedin
Il 16 ottobre è inaugurato il nuovo seminario diocesano, luogo di formazione dei futuri sacerdoti, fortemente voluto dal cardinale Arcivescovo Giovanni Battista Nasalli Rocca (1872-1952).
Sorge sul monte Calvario, “in località ricca di aria e di sole”, dove era un tempo il convento di S. Croce dei padri cappuccini, soppresso nel 1810.
“Imponente nel suo travertino bianco e immerso negli alberi di alto fusto del bosco di San Michele, a due passi dalla città”, il grande edificio ha sulla fronte la scritta “Exibit salvatio de monte” (Gioele 2,32).
L'ing. Leone Castelli, della commissione dei Lavori pubblici della Città del Vaticano, ha diretto i lavori di costruzione, seguendo il progetto dell'ing. Carlo Ballarini, autore anche del seminario regionale di piazza Umberto I (poi piazza dei Martiri).
Accanto al nuovo seminario diocesano sorge Villa Revedin, che fu per più di mezzo secolo la residenza estiva del cardinale Arcivescovo Carlo Oppizzoni (1769-1855).
Edificata all'inizio dell'800 per Filippo Bentivoglio, nel 1857, dopo la morte di Oppizzoni, la villa fu acquistata dal conte Pietro Revedin, che le diede l'aspetto definitivo. Nel 1929 i suoi eredi la cedettero al cardinale Nasalli Rocca, assieme al grande parco circostante.
Durante la guerra il seminario di Villa Revedin sarà utilizzato come ospedale militare (Centro Ortopedico Mutilati “V. Putti”) e ospiterà i sacerdoti fuggiti dalle zone del fronte.
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