Le "Aldini Valeriani" diventano Istituto Tecnico Industriale
L'Istituto per le Arti e i Mestieri “Aldini Valeriani” diventa Istituto Tecnico Industriale. Nel curriculum del nuovo perito industriale, ispirato dal podestà Arpinati, è ridotto il tempo per il lavoro manuale, mentre sono aumentate le esercitazioni tecnologiche.
La figura del perito tende a differenziarsi da quella dell'operaio generico e specializzato, dedito a compiti prevalentemente esecutivi, formato nella Scuola di Avviamento e nella Scuola Tecnica Industriale.
Oltre che conoscere molto bene le macchine, il perito deve “saper gestire le esigenze organizzative dell’officina, svolgendo compiti di programmazione del ciclo produttivo”.
Nel 1936 sarà creato alle “Aldini” un laboratorio tecnologico di alto livello, in grado di soddisfare anche esigenze esterne alla scuola.
- Aldini Valeriani. Storia di una grande scuola bolognese, a cura del Consiglio direttivo A.L.I.A.V., San Giovanni in Persiceto, Litografia Persicetana, 2012, p. 11
- Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall'Unità d'Italia agli anni Duemila, p. 129 (data cit.: 1931)
- Roberto Curti, Istruzione tecnica e formazione delle maestranze. Cent'anni di vita dell'Aldini-Valeriani di Bologna, 1830-1930, in Storia d'Italia. Le regioni dall'Unità a oggi. L'Emilia-Romagna, a cura di Roberto Finzi, Torino, Einaudi, 1997, p. 811
- Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 182-188
- Per niente fragile. Bologna capitale del packaging, a cura di Roberto Curti e Maura Grandi, conclusione di Vittorio Capecchi, Bologna, Compositori, 1997, p. 51