28 ottobre 1930
Ricostruzione del forno del pane comunale
Per iniziativa del podestà Arpinati viene ristrutturato l'immobile del forno comunale, voluto nel 1917 dal sindaco socialista Zanardi.
Il nuovo edificio, progettato dall'ing. Carlo Tornelli, è molto più grande del precedente e, oltre che per il pane, è predisposto alla produzione di vino, ghiaccio e salumi.
Intanto l'ente dei consumi, di cui il panificio comunale fa parte, si è enormemente ingrandito: ora gestisce 35 spacci di generi alimentari, ma anche macellerie, calzolerie, magazzini. Ha anche alcuni negozi in provincia.
Approfondimenti
- Gabriele Bonazzi, Bologna nella storia, Bologna, Pendragon, 2011, vol. II, Dall'Unità d'Italia agli anni Duemila, p. 57
- Brunella Dalla Casa, Leandro Arpinati. Un fascista anomalo, Bologna, Il mulino, 2013, pp. Marco Poli, Cose d'altri tempi. Frammenti di storia bolognese, Bologna, Minerva, 2008, pp. 44-45
- Raffaello Scatasta, MAMbo al Forno del pane. Immagini dal cantiere del Museo d'arte moderna di Bologna, Milano, Skira, 2007