marzo 1930
Entra in funzione il nuovo gasometro ad assetto variabile
Entra in funzione presso l'Officina comunale del gas un nuovo gasometro a stantuffo (o a secco) di tipo M.A.N., capace di 30.000 mc. E' un prisma in lamiera alto circa 50 metri, che ha per base un poligono a 16 lati.
Lo spazio occupato dal gas è limitato nella parte superiore da un grande diaframma metallico, che si adatta alla quantità di gas contenuta.
All'esterno dell'involucro vi sono tre passerelle collegate da una scala, che ruota attorno alla costruzione. Sulle balaustre sono scritte a grandi lettere le parole d'ordine del regime.
Da questo momento il "barattolone" sarà una costante del panorama cittadino.
Approfondimenti
- Bologna in cronaca. Notiziario cittadino del nostro secolo, 1900-1960, a cura di Tiziano Costa, Bologna, Costa Editore, 1994, p. 49
- Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 72 (foto: il vecchio gasometro)
- Tiziano Costa, Bologna '900. Vita di un secolo, 2. ed., Bologna, Costa, 2008, p. 102
- Jacopo Gresleri, Il gasometro M.A.N. in viale Berti Pichat, in: "Strenna storica bolognese", 2000, pp. 313-330
- Jean Pascal Marcacci, Razionalismo e Linea Gotica. Architetture del Duce degli anni Trenta del Novecento in Emilia e Romagna, Bologna, Persiani, 2022, p. 39
- Lo Studio Villani di Bologna. Il più importante atelier fotografico italiano del XX secolo tra industria, arte e storia, a cura di Vera Zamagni (…) , Bologna, Poligrafici editoriali, 2014, pp. 89-90 (foto)