Scoppia la polveriera di Marano
Lo scoppio della grande polveriera di Marano, tra Bologna e Castenaso, provoca 28 morti e parecchi feriti. Molti edifici nei dintorni rimangono lesionati. Tra esse la villa dei Gentilini, conosciuta come la villa del Frullo.
La deflagrazione è avvertita chiaramente in città e nei paesi intorno, dove molti vetri vanno in frantumi. Alla Croara, sulle colline di San Lazzaro, vengono lesionati i telai e i vetri delle finestre della chiesa di Santa Cecilia.
Lo stabilimento di Marano, che in questo periodo produce cartucce per la caccia, fu fondato nel 1885 da Settimo Baschieri e Guido Pellagri. E' il primo in Italia per la fabbricazione della polvere da sparo "senza fumo".
- Atlante bolognese. Dizionario alfabetico dei 60 comuni della provincia, Bologna, Poligrafici Editoriali, 1993, p. 120
- Bologna 1937 - 1987. Cinquant'anni di vita economica, a cura di Fabio Gobbo, Bologna, Cassa Di Risparmio in Bologna, 1987
- Bologna in cronaca. Notiziario cittadino del nostro secolo, 1900-1960, a cura di Tiziano Costa, Bologna, Costa Editore, 1994, p. 46 (foto)
- Armide Broccoli, La resa dei conti, Milano, Vangelista, 1975, pp. 30-31
- Castenaso dal Risorgimento alla Resistenza, Castenaso, Comune, 1984, p. 35
- C'era Bologna. Porta per porta la città rivela i suoi antichi segreti, a cura di Tiziano Costa e Oriano Tassinari Clò, Roma, Newton periodici, 1991, vol. 4., pp. 1078-1079 (foto)
- Il polverificio di Marano, in: Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia, nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta, 1987, vol. 3: Dal Santerno al Reno. I comuni bolognesi, pp. 102-103