Allargamento di via Ugo Bassi
Una “graditissima strenna di capodanno”: così la rivista del Comune definisce l'apertura al pubblico, avvenuta il 31 dicembre, del portico degli ultimi tre palazzi (lato Rizzoli) di via Ugo Bassi.
Il rinnovo della strada, intitolata nel 1888 al martire del Risorgimento, è frutto di espropri e successivi atterramenti, iniziati nel 1927, che hanno interessato soprattutto il lato meridionale.
Non è stato ascoltato il "grido di allarme" dello storico dell'arte Francesco Malaguzzi Valeri contro il piccone demolitore, che in questo periodo è all'opera anche in via Marchesana, contro torri e case medievali e una "mezza dozzina fra archi acuti e porte in cotto, angiporti, cortili" .
La “grandiosa prospettiva” di via Ugo Bassi inquadra un “nuovissimo lembo di Bologna che risorge”. Gran parte degli edifici sono progettati e realizzati dall'ing. Paolo Graziani (1882-1960).
L'unico edificio storico di una certa importanza, il palazzo della Zecca, opera cinquecentesca di Francesco Terribilia o Domenico Tibaldi, è stato parzialmente conservato, con il trasferimento della facciata monumentale verso l'attuale piazza Roosevelt.
- Franco Bergonzoni, Nove secoli d'arte a Bologna. Rilettura cronologica d'opere di Guido Zucchini, Bologna, Atesa, 1977, p. 134
- Franco Bergonzoni, Venti secoli di città. Note di storia urbanistica bolognese, nuova ed. aum., Bologna, Istituto "Carlo Tincani", 1989, p. 113
- Bologna. Guida di architettura, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Capellini, coordinamento editoriale di Giuliano Gresleri, Torino, U. Allemandi, 2004, p. 185
- Bologna, una volta, memorie e dati storici raccolti da Oriano Tassinari Clò, Bologna, Associazione Genitori Porta Lame, 1987, p. 9
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p.49
- Franco Cristofori, Bologna: gente e vita dal 1914 al 1945, realizzazione grafica di Pier Achille Cuniberti, Bologna, Alfa, 1980, pp. 181-185
- Carlo De Angelis, Paolo Graziani ingegnere, in: "La Torre della Magione", 2 (2018), pp. 4-7
- Carlo De Angelis, Tra fantasia e utopia: i progetti interrotti per Bologna, in: Le Bologne possibili, Bologna, Centro stampa Regione Emilia-Romagna, 2016, pp. 45-46
- Renzo Giacomelli, Vecchio e nuovo nel centro di Bologna, Bologna, Tamari, 1967, pp. 97-127
- Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura, arti applicate e grafica, pittura e scultura, retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi, prima indagine sull'art-déco, marzo-maggio 1977, Bologna, Grafis, 1977. p. 35
- Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Leggende e curiosità, Bologna, Tamari, 1973, p. 50 (trasloco della Zecca)
- Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 392 (P. Graziani)
- Regesto degli architetti bolognesi membri effettivi o corrispondenti dell'Accademia Clementina, a cura di Luigi Vignali, Alfredo Leorati, Casalecchio di Reno, Grafis, 1995 (P. Graziani)
- Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, p. 16
- Giancarlo Roversi, Palazzi e case nobili del '500 a Bologna. La storia, le famiglie, le opere d'arte, Bologna, Grafis, 1986, p. 293 (S. Dattari - Zecca)
- Quinto Tomasini, Bologna nuova: l'allargamento e i nuovi edifici di Via Ugo Bassi, Bologna, Stab. tipografici riuniti, 1930