Massarenti condannato al confino
Giuseppe Massarenti è condannato a due anni e mezzo di confino - poi prorogato per altri cinque anni - dalla Commissione provinciale di Roma, con la seguente motivazione: “esiliato a Roma nel 1923, non desiste dal manifestare idee socialiste”.
L'ex sindaco di Molinella sconterà la pena a Lampedusa, a Ustica e dal 1928 a Ponza e ad Agropoli. Nel 1931, al termine del periodo prescritto, gli sarà impedito di tornare a Molinella e vivrà nella capitale in condizioni di estrema indigenza. Nel 1937 sarà rinchiuso nel manicomio di Santa Maria della Pietà.

- tra essi in alto a destra Giuseppe Bentivogli - Fonte: CGIL Bologna (www.cgilbo.it)

- Fonte: Museo della Resistenza di Bologna (www.museodellaresistenzadibologna.it)
- Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993, p. 52 (foto)
- Arturo Colombi, Pagine di storia del movimento operaio, Roma, Edizioni di cultura sociale, 1951, p. 213
- Di primo in primo maggio. Cento 1° maggio a Bologna e dintorni, 1890-1990, a cura di Luigi Arbizzani, Casalecchio di Reno, Grafis – Bologna, Provincia, 1990, p. 123 (foto di Massarenti al confino)
- Molinella e Massarenti nel quadro delle lotte sociali in Italia. Alle radici del socialismo e della democrazia. Una rivoluzione concreta partito-sindacato-cooperative-comune, a cura di Natale Guido Frabboni, Bologna, AGCI, Federazione di Bologna, 1980, p.70