Serata futurista al Teatro Verdi
Nel febbraio 1924 si tiene al Teatro Verdi una serata futurista organizzata da Tato. Viene rappresentato un balletto di macchine di Depero, con costumi “in forma di tubi di locomotive” di Pannaggi e musiche di Casavola dirette da Silvio Mix.
Le recite sono accompagnate da un' "abbondanza di cazzotteria". Il "cazzottio epidemico" della serata è raccontato da Marinetti "con un'euforia da invasato":
Pioggia grandine raffica di proiettili vegetali sugli spettatori soffianti a gote gonfie in trombette e pestanti le più sonore sirene d'automobili fra urlii e fracassamenti di poltrone, schiaffi in cerca di echi e carote uova marcie patate e finocchi e carbone con spaccamenti di lampadine elettriche.
La serata si conclude con numerosi feriti e contusi. Anche le esponenti del gentil sesso non sono risparmiate.
- Alessandro Cervellati, Bologna futurista, illustrazioni dell'autore, Bologna, A cura dell'A., 1973, pp. 92-93
- Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, p. 15