Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

8 dicembre 1924

Il conservatorio per zitelle "Regina Margherita" diventa Ospedale "Benito Mussolini"

Via Cesare Boldrini, 2, 40121 Bologna BO

Il conservatorio per zitelle “Regina Margherita”, nella zona della stazione ferroviaria, unito dal 1879 ai Pii Istituti Educativi, ma requisito dall'autorità militare durante la grande guerra, viene ristrutturato nel corso dei lavori della Ferrovia Direttissima, con la sopraelevazione di una parte dell'edificio e la realizzazione di ampi terrazzi.

Il progetto è curato da Giulio Marcovigi (1870-1937), ingegnere e giornalista, specializzato in architettura ospedaliera.

L'ampio stabile diventa quindi l'ospedale della Cassa nazionale infortuni, intitolato dapprima a Benito Mussolini e più avanti al fratello Arnaldo (morto il 21 dicembre 1931). E' dotato di pronto soccorso permanente, ambulatori e reparti di degenza. Col tempo si specializza in traumatologia.

Oltre al personale laico, prestano la loro opera di assistenza ai malati le suore Minime dell'Addolorata. Il loro impegno nel servizio ospedaliero si identifica soprattutto “in questo centro chirurgico di emergenza perenne” (Gherardi). Dal 1934 sarà ospitata nell'ospedale la loro scuola-convitto per infermiere professionali e caposala.

Durante la costruzione della grande galleria della Direttissima, l'ospedale Mussolini accoglierà le vittime in condizione critica dei tanti incidenti sul lavoro.

Dal settembre 1943 i degenti saranno trasferiti in strutture della provincia e più avanti sistemati presso le scuole Albini in via Broccaindosso.

Nel dopoguerra l'istituto di via Boldrini riaprirà come Ospedale Traumatologico, di proprietà e gestito dall’Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro (INAIL).

Approfondimenti
  • Bologna 1938-1945: guida ai luoghi della guerra e della Resistenza, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 54
  • Bologna Centrale. Città e ferrovia tra metà Ottocento e oggi, a cura di Riccardo Dirindin e Elena Pirazzoli, Bologna, Clueb, 2008, p. 73
  • I cento anni delle Suore Minime dell'Addolorata, Bologna, Ammannito realizzazioni grafiche, 1968, pp. 94-95
  • Romano Colombazzi, La Direttissima. Strada ferrata Bologna-Firenze. Tra memoria e futuro, s.l., s.e., 2014, p. 10
  • Luciano Gherardi, Il sole sugli argini. Testimonianza evangelica di S. Clelia Barbieri, 1847-1870, e storia di famiglia delle Minime dell'Addolorata, Bologna, Il mulino, 1989, pp. 203-204

  • Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, p. 133
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