Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

12 settembre 1924

Assalto alle logge massoniche

Alla notizia dell'uccisione a Roma del deputato fascista Armando Casalini, gli squadristi bolognesi si radunano alla Casa del Fascio di via Manzoni, da cui partono diversi gruppi decisi a far vendetta.

Uno di essi fa irruzione nella Camera del Lavoro, dove sono fracassati i pochi mobili presenti e gettate all'aria le carte d'ufficio.

Un altro gruppo forza la porta del circolo massonico "Aurelio Saffi" in via Mazzini, lo devasta e sottrae una bara di legno e i paramenti usati per i riti della Loggia.

La cassa è portata in giro per la città come un trofeo e infine deposta davanti all'abitazione dell'avv. Eugenio Jacchia, in via d'Azeglio n. 58.

Intanto un centinaio di fascisti irrompono nella sede della Loggia "VIII Agosto" in vicolo Bianchetti. Vengono sottratti gli elenchi degli affiliati e vari oggetti, tra cui due pistole e proiettili.

E' infranto e calpestato un bassorilievo dello scultore cesenate Tullio Golfarelli sulla cacciata degli Austriaci da Bologna nel 1848. La polizia e i pompieri intervengono in tempo a domare un principio d'incendio.

Fortunatamente i cimeli storici più preziosi, come le ceneri di Andrea Costa e la maschera funeraria di Giosue Carducci, erano già stati messi al sicuro.

Tra i 76 nomi di massoni bolognesi, divulgati alcuni giorni dopo dal settimanale "L'Assalto", vi sono quelli dell'irredentista triestino Eugenio Jacchia, di Ugo Lenzi, ex sindaco di Budrio, di Cesare Righini, nazionalista e presidente della sezione dell'Associazione Combattenti, di Nino Bixio Scota, già vice sindaco di Zanardi e legale della Federterra, del senatore socialista Enrico Ferri e anche di alcuni esponenti del partito fascista, come Gaspare Squadrilli, segretario particolare del ras cremonese Farinacci.

La Loggia "VIII Agosto" cesserà di funzionare nel 1925, dopo la legge contro le società segrete. Il 22 novembre dello stesso anno, il Gran Maestro del GOI (Grande Oriente d'Italia) firmerà il decreto di autoscioglimento della Massoneria.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune-ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, p. 179, 358
  • Bologna massonica. Le radici, il consolidamento, la trasformazione, a cura di Giovanni Greco, Bologna, CLUEB, 2007, pp. 161-163
  • Brevi notizie sulla distruzione della sede e sulle persecuzioni subite dai fratelli bolognesi durante il periodo fascista, a cura della Massoneria bolognese, Modena, La tipografica, 1968
  • Il Consiglio provinciale. La storia attraverso le strade, Bologna, a cura della Presidenza Consiglio della Provincia, 2011, p. 86 (U. Lenzi), 111 (N.B. Scota)
  • Carlo Manelli, La Massoneria a Bologna dal XII al XX secolo, Bologna, Analisi, 1986, p. 201
  • Nazario Sauro Onofri, Gli anni della dittatura (1920-1943), in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 415
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