Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1 ottobre 1923

Il circolo bolognese di "Italia libera"

Il 1° ottobre esce il primo numero del quindicinale "Italia libera", espressione dell’associazione sorta in antitesi alla Associazione Nazionale Combattenti (ANC) per opporsi alla dittatura fascista.

Il movimento “Italia libera” raccoglie per lo più interventisti democratici ed ex fascisti contrari alla deriva reazionaria di Mussolini. E’ sostenuto dalla massoneria di Palazzo Giustiniani.

Promotori in Emilia sono i fratelli Guido e Mario Bergamo - tra i fondatori a Bologna del primo Fascio - e Cino Macrelli (1887-1963), avvocato penalista romagnolo di estrazione mazziniana. 

Il circolo politico bolognese, uno dei più importanti nel paese, è intitolato a Cesare Tugnoli, allievo ufficiale degli alpini caduto eroicamente nel 1915 a Malga Zures (Medaglia d'Argento al Valor Militare). E’ costituito da ex combattenti repubblicani e da socialisti riformisti. 

Nel 1924, dopo il delitto Matteotti, "Italia libera" raggiungerà a Bologna circa 100 iscritti e altrettanti simpatizzanti.

Tra essi i repubblicani Mario Bergamo, Giovanni Bordoni, Dante Calabri, Adriano e Francesco Colombo, Mario Protti, Armando Quadri, Domenico Ventura e i socialisti Giuseppe Paolo Ventura, Riccardo Pedrazzi, Ugo Lenzi (del PSUI), Jonio Zuffi. 

Il circolo bolognese verrà sciolto dal prefetto nel maggio 1925. La maggior parte degli attivisti aderiranno in seguito al movimento "Giustizia e Libertà".

Approfondimenti
  • Federico Melotto, Viva l'Italia libera. Storia degli ex combattenti che dissero no al fascismo (1923-1925), Roma, ANPPIA, 2023
  • Alessandro Visani, La conquista della maggioranza. Mussolini, il PNF e le elezioni del 1924, Genova, Fratelli Frilli, 2004, p. 36
  • Luciano Zani, Italia libera. Il primo movimento antifascista clandestino, 1923-1925, Roma-Bari, Laterza, 1975
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