Muore Carlo Musi, il Petrolini bolognese
Il 23 febbraio muore uno dei grandi protagonisti delle notti bolognesi, Carlo Musi (1851-1920). Ha rappresentato il tipico biassanot (masticatore della notte) petroniano, amante della buona tavola, degli scherzi, delle allegre brigate.
Era figlio di un cameriere e nella sua vita fece i mestieri più vari, dal commesso viaggiatore al venditore di salumi, finché nel 1901 fu assunto dalle Regie Poste.
Assiduo frequentatore di ritrovi e dopo-teatro, Musi sarà soprattutto ricordato come grande autore di canzonette bolognesi. La sua produzione completa verrà raccolta nel volume El mi canzunètt, edito dalla Libreria Brugnoli.
Alcuni suoi pezzi, quali Piran al furner e L'era Fasol, veri successi popolari, saranno in seguito riproposti da tutti gli interpreti del repertorio dialettale, da Quinto Ferrari a Dino Sarti, a Fausto Carpani.
- Carlo Musi: il cantore della Bologna scomparsa, a cura di Fausto Carpani, Luigi Lepri, Bologna, Costa, 2001
- Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 135
- Franco Cristofori, Bologna: gente e vita dal 1914 al 1945, Bologna, Alfa, 1980, pp. 120-122
- Antonello Lombardi, Bologna. Guida turistica ai luoghi della musica, Bologna, Ut Orpheus, 2006, p. 144
- Carlo Musi, I miei monologhi in dialetto bolognese, con lettera all'autore di Alfredo Testoni, 3. ed., Bologna, Tamari, 1961
- Marco Poli, Cose d'altri tempi 2. Frammenti di storia bolognese, Argelato, Minerva Edizioni, 2011, pp. 72-73 (foto)
- Daniela Schiavina, Carlo Musi: allegro "biasanot", in "La Torre della Magione", 3 (2017), pp. 6-7