Tafferugli dopo una manifestazione pro-Dalmazia
Al teatro Duse, dove si svolge una manifestazione pro Dalmazia, un gruppo di giovani socialisti e anarchici infiltrati, disturba con fischi e al canto di Bandiera rossa e dell’Internazionale l’intervento di Maria Rygier (1885-1953).
L’ex anarchica, divenuta fanaticamente interventista, denuncia i “rinunciatari” e i “disfattisti” che si sono opposti alla guerra e sostiene la superiorità della minoranza italiana, erede dell’impero romano, sulla maggioranza slava.
Dopo il comizio nascono tafferugli tra opposte fazioni, che si prolungano e si estendono all'esterno, presso il bar Portorico e il bar Centrale, all'angolo tra via Ugo Bassi e via Indipendenza.
Il giorno seguente gli studenti medi indicono nelle scuole superiori uno sciopero di protesta contro i socialisti, invocando la solidarietà degli studenti di altre città.
- Annalisa Padovani, Stefano Salvatori, Cronaca del nazionalismo e del fascismo a Bologna dal 1918 al 1923. Nomi, fatti, luoghi, Bologna, Tinarelli, 2011, p. 51
- Antonio Senta, Rodolfo Vittori, Guerra civile. Bologna dal primo dopoguerra alla marcia su Roma. (1919-1922), Milano, Zero in condotta, 2024, pp. 41-42