Il "geidrovolante" di don Dido Marchesi primo aereo a reazione
Don Dido Marchesi, parroco di Montebudello, località dei colli bolognesi, sperimenta per primo in Italia una macchina volante a reazione.
Nel 1917 pubblica uno studio su uno strano apparecchio aeromobile senza elica e senza ali, dotato di propulsore a scoppio d'acetilene, chiamato “geidrovolante”.
Nelle intenzioni utopistiche del suo inventore si tratta di una macchina polivalente, in grado di volare, navigare e correre su strada.
Le prove sperimentali non saranno però coronate da successo: uno dei prototipi, alimentato ad acetilene, esploderà addirittura.
Ciò non impedirà al prete-inventore di ricevere, nel 1924, l'onorificenza di Cavaliere della Corona.
- Bologna in volo. Non solo nottambuli e buongustai, in "Bologna ieri, oggi, domani", 33 (1995), pp. 14-15 Giorgio Evangelisti, Bologna nella storia del volo, Firenze, Olimpia, 1994, pp. 183-187
- Giorgio Evangelisti, Gente dell'aria, vol. 7., Firenze, Olimpia, 2007, p. 168 sgg.
- D.D. Marchesi, Geidrovolante. Apparecchio d’aviazione senza elica e senza piani. Deduzioni teoriche ed esperimenti fatti con piccoli apparecchi, Rocca S. Casciano, Cappelli, 1917
- D. D. Marchesi, Geidrovolante. Macchina a propulsione diretta per volare come fa il razzo senza motore, senza elica, senza ali, Bologna, L. Cappelli, 1925
- Le nuvole e il Cav. Don Dido Marchesi di Monte Budello, in: "Il Comune di Bologna", novembre 1931
- Repertorio dei matti della città di Bologna, a cura di Paolo Nori, Milano, Marcos Y Marcos, 2015, pp. 90-92