Renato Gardini campione del Pentathlon Reale
All'VIII Concorso Ginnico Federale, che si svolge a Torino dal 18 al 21 maggio, l'atleta della Virtus Renato Gardini (1889-1940) trionfa nel Pentathlon Reale.
La competizione, divenuta in questo periodo la gara di atletica più importante in Italia, comprende: corsa veloce, lancio del disco, salto in alto, salto in lungo e lotta greco-romana.
E' “uno scontro tra atleti completi nel vero senso del termine, atleti in grado di sostenere sforzi rilevanti in rapida successione e, necessariamente, di recuperare in breve”.
Gardini emula così un altro campione virtussino, Angelo Pedrelli, vincitore l'anno prima. I due si ripeteranno insieme nel 1912 ai Campionati Nazionali di Roma: primo Gardini, secondo Pedrelli.
Archiviata la sfortunata esperienza delle Olimpiadi di Stoccolma - eliminato al quarto turno della lotta greco-romana, dopo aver vinto le selezioni nazionali - Gardini dominerà per la terza volta il Pentathlon Reale al IX Concorso Federale di Milano del 1913, consentendo alla Virtus la conquista definitiva della Coppa del Re.
Negli anni seguenti, dopo aver sperimentato anche il pugilato, “Stuzziga” (o “Stuziga”) - nomignolo dovuto alla sua abitudine di provocare gli avversari - si trasferirà negli Stati Uniti per gareggiare nella lotta libera americana (catch as catch can) e nel 1915 diventerà campione del mondo di questa disciplina, nella categoria dei medio-massimi.
Poco prima della morte prematura, avvenuta in Brasile nel 1940, farà conoscere la lotta libera in Italia, fermandosi anche nella sua Bologna per alcune esibizioni al Teatro Duse e al Teatro Verdi.
- Franco Cervellati, Due torri e cinque cerchi. Bologna olimpica, Bologna, Millennium, stampa 1999, pp. 17-21
- Il mito della V nera, a cura di Achille Baratti, Renato Lemmi Gigli, Bologna, Poligrafici L. Parma, 1972, pp. 196-201, 344-346
- Il mito della V nera. 150, a cura di Adalberto Bortolotti ... (e altri), con un contributo di Adalberto Bortolotti e Paolo Francia, Argelato, Minerva, 2020, pp. 50-52
- Giuseppe Quercioli, Storia degli olimpionici e degli olimpici bolognesi. Londra 1908-Barcellona 1992, Bologna, Masetti, 1993, pp. 16-19