La diga del Brasimone e i bacini idroelettrici dell'Appennino bolognese
E’ definitivamente ultimata la diga costruita dalla Società Bolognese di Elettricità (SBE) nei pressi del mulino delle Scalere, nella valle del torrente Brasimone, per conto della Società Strade Ferrate Meridionali di Firenze.
La realizzazione di questo impianto innovativo è stata motivata dalla crescente domanda di energia elettrica per usi domestici e industriali da parte della città di Bologna. Il progetto dell’invaso, dell'ing. Fausto Baratta, è stato presentato al Genio Civile il 24 aprile 1906.
La diga, alta 35 metri, è del tipo a gravità. Il materiale principale utilizzato è la pietra locale, lavorata dagli scalpellini di Montovolo, preferita in questo caso al cemento armato.
L'apertura di un collegamento sulla sommità consente il passaggio della nuova strada tra Castiglione dei Pepoli a Riola di Vergato attraverso Camugnano. Tramite essa gli abitanti della zona possono raggiungere la strada Porrettana nella Valle del Reno e la ferrovia Bologna-Pistoia.
La realizzazione della diga delle Scalere è avvenuta sotto la responsabilità dell'ing. Angelo Omodeo (1876-1941), all'esordio di una luminosa carriera di "mago delle acque".
Coerente alle sue idee socialiste, egli ha applicato qui, per la prima volta in Italia, la giornata lavorativa di otto ore.
Il complesso cantiere di costruzione è stato diretto da Amilcare Toscani, stretto collaboratore del progettista e "personaggio straordinario sia come tecnico che come uomo" (Costa).
La centrale idroelettrica collegata all’invaso del Brasimone sarà costruita più a valle, vicino all’antica chiesa di Santa Maria.
Nel 1917 qui verrà innalzata dall'impresa Arturo Pagani una nuova diga, che formerà un piccolo lago artificiale in grado di alimentare, con un salto di 35 metri, la centrale di Corniolo.
Nel 1925 un altro lago artificiale verrà realizzato nei pressi di Pavana, sul torrente Limentra di Sambuca, per l'elettrificazione della linea ferroviaria Porrettana.
Il sistema dei bacini appenninici bolognesi, collegati tra loro da canalizzazioni sotterranee e impianti di pompaggio, sarà completato alcuni anni più tardi con l'elevazione della diga di Suviana, sul Limentra di Treppio.
- Michelangelo Abatantuono, Un secolo di Brasimone, in: "Nelle Valli Bolognesi", 5 (2010), pp. 26-27
- Angelo Omodeo. Vita, progetti, opere per la modernizzazione. Una raccolta di scritti, a cura di Andrea Filippo Saba, Roma, Laterza, 2005
- Riccardo Bacchelli, La diga del Brasimone, in Nel cinquantenario della società bolognese di elettricità, 1906-1955, Bologna, Tip. il Resto Del Carlino, stampa 1955
- Tiziano Costa, La montagna bolognese, com'era, con la collaborazione di Luciano Righetti, Bologna, Costa, 2006, pp. 34-35, 60-61
- 1914-1919: Francesco Zanardi sindaco di Bologna, Bologna, a cura della Direzione dei servizi di informazione e relazioni pubbliche del Comune, 1974, pp. 138-145
- Annalisa Paltrinieri, Il verde, l'ombra, il silenzio del mare in montagna, in: "Nelle Valli Bolognesi", 2 (2009), pp. 10-13
- Giorgio Pedrocco, Bologna industriale, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, pp. 1030-1031
- Luciano Righetti, La nascita dell'industria idroelettrica nella valle del Brasimone, 1911-1923. 90. anniversario della costruzione della diga delle Scalere, 1911-2001, Bologna, Gruppo di studi Savena Setta Sambro, 2000
- Terre e acque di Camugnano. Veleggiando per l'Appennino Tosco-Emiliano. Itinerari camugnanesi, Camugnano, Comune, 2006, pp. 78-81