Il Gruppo giovanile nazionalista
I fratelli Cesare e Pompeo Tumidei, fondano il gruppo giovanile nazionalista bolognese, che avrà un notevole seguito tra gli studenti universitari.
Nel corso della “settimana rossa” i giovani nazionalisti assumeranno la funzione di milizia borghese.
Fervente interventista, Pompeo Tumidei guiderà gli assalti delle "camicie azzurre" contro Francesco Zanardi e gli amministratori socialisti.
A contrastare la “scioperomania” socialista sarà anche la Lega Antibolscevica Popolare guidata da Cesare Tumidei assieme a Dino Zanetti e Costantino Andruzzi e appoggiata dall'Associazione Combattenti (ANC) e dalla Prefettura.
Dopo la grande guerra il cap. Cesare Tumidei, nazionalista e monarchico, sarà tra i fondatori del primo Fascio di combattimento. Durante il Ventennio ricoprirà importanti cariche di governo.
- Mirco Carrattieri, Le forze politiche di fronte al 1917, in: Grande guerra e fronte interno. La svolta del 1917 in Emilia-Romagna, a cura di Carlo De Maria, Bologna, Pendragon, 2018, p. 88
- Mimmo Franzinelli, Fascismo anno zero. 1919: la nascita dei fasci italiani di combattimento, Milano, Mondadori, 2019
- Catia Papa, L'Italia giovane dall'Unità al fascismo, Roma-Bari, GLF editori Laterza, 2013
- Piccola patria, grande guerra. La prima guerra mondiale a Reggio Emilia, a cura di Mirco Carrattieri, Alberto Ferraboschi, Bologna, CLUEB, 2008, p. 124