Festeggiamenti per il Cinquantenario dell'Unità d'Italia
Balconi illuminati, negozi aperti, gente dappertutto: è la sera del 26 marzo e iniziano i festeggiamenti per il cinquantesimo dell'Unità d'Italia.
A mezzanotte tuona il cannone di San Michele in Bosco e vengono accese le luci sul monumento a Vittorio Emanuele II, che campeggia al centro di Piazza Maggiore.
I palazzi della piazza si tingono dei colori della bandiera italiana e la folla segue entusiasta le note della Marcia Reale e i rintocchi del campanone dell'Arengo.
Il giorno successivo un lungo corteo depone fiori ai monumenti di Garibaldi e Cavour e alla targa di Mazzini. Le coreografie della festa, le luminarie e i discorsi degli oratori saranno esaltati dai giornali liberali.
Unica voce fuori dal coro sarà quella del quotidiano progressista "Giornale del Mattino", che polemizzerà per l'uso di addobbi religiosi, che hanno dato al Cinquantenario un "carattere festaiolo clericale".
- Elena Nepoti, 1911. Il Cinquantenario dell'Unità d'Italia nei cinematografi bolognesi, in: "Strenna storica bolognese", 63 (2013), pp. 303-304