Approvato il progetto della Ferrovia Direttissima Bologna-Firenze
Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici approva il progetto esecutivo della Ferrovia Bologna-Firenze, presentato dagli ingegneri Protche, Zannoni e Sugliano nel lontano 1882.
La nuova Direttissima è destinata a sostituire la linea Porrettana a binario unico, ideata sempre da Protche nel 1856 e ritenuta ormai insufficiente. Il nuovo progetto prevede una quota di valico a m 322 contro i 615 della Porrettana.
L'opera è stata inserita nel 1901 nel programma del governo Zanardelli, suscitando aspettative di sviluppo e prospettive di lavoro nei due versanti dell'Appennino.
Dopo un affollato comizio nel 1906 a Vaiano per la discussione del tracciato, si è avuta una prima approvazione il 18 giugno 1808.
I lavori cominciano piuttosto a rilento e le condizioni di impiego sono spesso assai inique.
Nel 1913 saranno aperti, tra Bologna e Pianoro, i cantieri del lungo terrapieno che, cingendo la città ad oriente, consentirà gli incroci tra strade e ferrovia attraverso dei sottopassi e non dei passaggi a livello. Sarà inoltre costruita la nuova stazione di Bologna San Ruffillo.
Nel 1914 il tratto Bologna-Pianoro e la ferrovia di servizio saranno completati, ma i lavori subiranno una lunga interruzione per lo scoppio della guerra mondiale, durante la quale una parte dei binari e dei carrelli saranno inviati nelle zone del fronte.
Solo nel 1920 inizieranno i lavori per l'apertura della grande galleria di valico dell'Appennino, lunga 18 km e 507 m, che sarà definita "una delle più alte espressioni dell'ingegno e dell'ardire dell'uomo". La nuova linea ferroviaria sarà inaugurata nel 1934.
- Michelangelo Abatantuono, Direttissima, ponti e gallerie che unirono l'Italia, in: "Nelle Valli Bolognesi", 21 (2014), pp. 14-15
- Giuseppe Coccolini, Grizzana Morandi. Un comune nell'Appennino bolognese, Bologna, Re Enzo, 1999, p. 122
- Giuseppe Coccolini, Un secolo di attività edilizia ed urbanistica a Bologna. Da Napoleone alla 1a Guerra mondiale (1815-1915), in "Strenna storica bolognese", XLIV (1994), p. 149
- Tiziano Costa, Bolognesi in gita fuori porta, Bologna, Costa, 2013, p. 20
- Tiziano Costa, La montagna bolognese, com'era, con la collaborazione di Luciano Righetti, Bologna, Costa, 2006, p. 55
- Fabio Formentin, Paolo Rossi, Storia dei trasporti urbani di Bologna, 2. ed., Cortona, Calosci, 1998
- Andrea Giuntini, I giganti della montagna. Storia della ferrovia direttissima Bologna-Firenze (1845-1934), Firenze, L. S. Olschki, 1984
- A. Masetti Zannini, La direttissima Bologna-Firenze. Cenni storici, Bologna, Tip. Neri, 1934
- Aldo Nicolardi, La Direttissima Bologna-Firenze, Bologna, Ponte nuovo editrice, 1985
- Norma e arbitrio: architetti e ingegneri a Bologna 1850-1950, a cura di Giuliano Gresleri, Pier Giorgio Massaretti, Venezia, Marsilio, 2001, p. 402 (J.-L. Protche)
- Maurizio Panconesi, La Direttissima degli Appennini. La linea Bologna-Prato e le sue ferrovie di servizio, Cortona, Calosci, 2002
- Picco e pala, la Direttissima, testimonianze e documenti della Direttissima, raccolti dalla classe 2. B dell'Istituto tecnico commerciale di Castiglione dei Pepoli, anno scolastico 1983-1984, 2. ed., Monzuno, Savena Setta Sambro - Imola, Santerno, 2001, pp. 28-30
- (foto): L' immagine ritrovata, a cura di Luana Cangioli, Annalisa Marchi, Firenze, Becocci, vol. 1., La Direttissima, 1984