Alfredo Protti sei volte vincitore al Concorso della "Francesco Francia"
Alfredo Protti (1882-1949) ottiene per sei volte consecutive, dal 1906 al 1911, il premio all’annuale esposizione di pittura dell’Associazione “Francesco Francia” e per tre volte vince il premio Curlandese.
L'artista bolognese, che ha rinnegato clamorosamente l’Accademia, regalando il suo diploma al portiere della scuola, si pone in antitesi con i pittori di gusto liberty, da lui definiti “professori della foglia”. Guarda invece agli impressionisti, soprattutto a Renoir e Whistler.
Al contrario del coetaneo Roberto Franzoni (1882-1860), amante dei contorni netti e delle campiture definite, è propenso “al piacere della pennellata, all'impasto succoso, al clima delle intonazioni” .
Le sue figure sono immerse nella penombra delle alcove o sotto le luci dorate delle camere da pranzo e dei salotti borghesi tappezzati di carte da parati (Contini).
Protti è l'interprete più genuino della Belle Epoque. Negli anni prebellici ha grande successo. Esordisce nel 1909 alla Biennale di Venezia e alla Prima Secessione Romana del 1913 è il pittore bolognese più rappresentato, con sei opere esposte.
Negli anni Venti parteciperà più volte alle biennali veneziane, alle quadriennali di Torino e alle principali manifestazioni internazionali. Seguirà poi un lungo periodo di declino e di dimenticanza.
Durante la seconda guerra mondiale sarà visto correre “da un capo all'alto della città per rendersi conto di persona dell'entità dei danni”. Alcuni dei suoi ultimi quadri ritraggono gli effetti devastanti dei bombardamenti su Bologna.
- Alfredo Protti, 1882-1949, Bologna, Grafiche dell'Artiere, 2012
- Alfredo Protti, (1882-1949), 11 ottobre-4 dicembre 1997, a cura di Vittorio Sgarbi, con testo critico di Paolo Stivani, Milano, G. Mondadori, 1997
- Arte e storia a Bologna nel Novecento. Un percorso per immagini, a cura di Roberto Martorelli, in: Storia di Bologna, a cura di Renato Zangheri, Bologna, Bononia University Press, 2013, vol. 4., tomo 2., Bologna in età contemporanea 1915-2000, a cura di Angelo Varni, p. 1142
- Artisti allo specchio, Bologna, Associazione per le arti Francesco Francia, stampa 1990, pp. 59-76
- Da Bertelli a Guidi. Vent'anni di mostre dell'Associazione Bologna per le Arti, mostra e catalogo a cura di Stella Ingino e Giuseppe Mancini, Bentivoglio, Grafiche dell'Artiere, 2019, pp. 22-23, 31
- Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. I, p. 17 sgg.
- I giorni di Bologna Kaputt, a cura di Luca Goldoni, Aldo Ferrari, Gianni Leoni, Bologna, Edizioni Giornalisti associati, 1980, p. 137
- Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura arti applicate e grafica, pittura e scultura. Retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi. Prima indagine sull'art-deco, marzo - maggio 1977, 2. ed., Bologna, Grafis, 1977, pp. 250, 291, 350-353 (ill.)
- I maestri bolognesi alle grandi mostre della Secessione romana 1913-1916, 29 giugno-15 settembre 2002, antico Monastero Santa Chiara, a cura di Vittorio Sgarbi, Bologna, Edizioni Cinquantasei, 2002, pp. 69-111
- Pompilio Mandelli, Via delle Belle Arti, ed. accr. e corretta, San Giorgio di Piano, Minerva Edizioni, 2002, p. 26, nota 6
- Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 152