Restauro di Palazzo Grassi
Iniziano i lavori di restauro di Palazzo Grassi, risalente al XIII secolo, secondo il progetto di Tito Azzolini (1837-1907), direttore dell'Ufficio regionale per la Conservazione dei Monumenti.
Nel 1897 il Genio militare ha consegnato l'edificio allo stesso Ufficio, diretto allora da Raffaele Faccioli (1836-1914). Esso conservava ancora intero, pur in precarie condizioni, l'antico portico di legno.
Contrario alla demolizione, Faccioli aveva presentato un progetto di conservazione integrale, giudicato però troppo oneroso.
Il programma dei lavori di Azzolini prevede l’abbattimento della parte pericolante del portico a destra dell'ingresso, lasciando al posto di esso uno spazio scoperto.
Una parte del portico e alcune delle finestre a sesto acuto, rimarranno comunque a testimoniare l‘architettura della Bologna medievale.
Nel corso del Novecento il palazzo ospiterà il Circolo Ufficiali dell’Esercito.
- Elisabetta Bertozzi, Portici lignei di Bologna. Palazzo Grassi, uno degli esemplari superstiti, in: "Strenna storica bolognese", (1994), pp. 21-34
- Francesco Ceccarelli, Daniele Pascale Guidotti Magnani, Il portico bolognese. Storia, architettura, città, Bologna, Bononia University Press, 2021
- Il Palazzo Grassi in Bologna. Sede del Circolo Ufficiali di Presidio, a cura di Giancarlo Roversi, Bologna, Re Enzo Editrice, Circolo Ufficiali di Presidio in Bologna, 1994