La fronda contro i "professori della foglia"
Alla Biennale di Venezia è di scena il Simbolismo. Ad esso si ispira la sala internazionale L'Arte del Sogno, allestita dal toscano Galileo Chini (1873-1956), assieme a Plinio Nomellini, Gaetano Previati e Edoardo De Albertis.
Attorno al Padiglione centrale cominciano a sorgere i nuovi padiglioni stranieri: saranno già sette prima della grande guerra. Tra breve Klimt e Cézanne susciteranno interesse presso i giovani artisti italiani.
Anche a Bologna c'è aria di fronda: collegati a Venezia tramite la personalità chiave di Ugo Valeri (1873-1911), entrano nel dibattito culturale i nuovi allievi dell'Accademia, in primis i giovani Athos Casarini e Alfredo Protti.
Essi scelgono come luogo di convegno la Trattoria dello Studente in via Zamboni, condotta dal padre di Casarini, e iniziano una polemica senza esclusione di colpi contro i “professori della foglia”, seguaci dello stile floreale, liberty.
Sono presi di mira, in particolare, gli artisti della gilda di Alfonso Rubbiani, che hanno riempito Bologna di "merli e merletti", soffocando le istanze più vive di modernità e le aperture all'arte europea.
- Alfonso Rubbiani: i veri e i falsi storici, Bologna, febbraio-marzo 1981, a cura di Franco Solmi e Marco Dezzi Bardeschi, Casalecchio di Reno, Grafis, 1981, pp. 446-447
- Claudia Collina, Sicuramente europei. Linguaggi visivi e temi unitari a Bologna e Ferrara, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 102
- Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna. Architettura arti applicate e grafica, pittura e scultura. Retrospettiva di Roberto Franzoni, Adolfo De Carolis e Leonardo Bistolfi. Prima indagine sull'art-deco, marzo - maggio 1977, 2. ed., Bologna, Grafis, 1977, p. 249
- Il Simbolismo in Italia, a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi, Venezia, Marsilio, 2011, p. 70 sgg.