Il sanatorio di Vigorso
A Budrio nella frazione di Vigorso, in un parco sulla riva dell'Idice, sorge, su iniziativa del medico condotto Ettore Zanardi (1866-1910), il primo istituto antitubercolare per adulti della provincia di Bologna.
Gestito dalla locale Congregazione di Carità, il Sanatorio popolare ospita inizialmente 65 malati, ma in poco tempo la capienza salirà a 110 letti.
I pazienti, provenienti anche dall'Ospedale Maggiore di Bologna - dove un reparto tubercolotici è in funzione dal 1900 - sono sottoposti alle migliori terapie specifiche, dal pneumotorace alle inalazioni di essenze, all'elioterapia.
Dal novembre 1936 nell'istituto opereranno i padri Camilliani. Finita l'emergenza tubercolosi, nel secondo dopoguerra il sanatorio diventerà il Centro Protesi dell'INAIL.

- Budrio (BO)

- Budrio (BO) - il giardino

- Budrio (BO) - il giardino

- fondatore del sanatorio di Vigorso - Budrio (BO)
- Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, v. 1.: Storia e cronaca locale, p. 48 (ill.)
- Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni, parte I, Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, (cartolina pro sanatorio) p. 52
- Mario Facci, I Padri Ministri degli Infermi (Camilliani) a Bologna, 1596-1996, Borgonuovo di Sasso Marconi, Zampighi, 1996, pp. 209-210 (foto)
- Alberto Menarini, Tizio, Caio e San Petronio. Vicende di nomi nel dialetto bolognese, Bologna, Tamari, 1968, pp. 46-47
- Bonifacio Pistacchio, La lotta contro la tubercolosi a Bologna tra la fine '800 e primi '900. Strutture e personaggi, in "Strenna storica bolognese", 1993, pp. 319-340
- Sette secoli di vita ospitaliera in Bologna, Bologna, L. Cappelli, 1960, p. 89
- Gennaro Verni, Una speranza da Bologna al mondo. Il Centro Inail di Vigorso, in: "Saecularia nona. Università di Bologna, 1088-1988", 13 (1996-97), pp. 67-69