Il sanatorio di Vigorso
A Vigorso, frazione di Budrio sulla riva sinistra dell'Idice, sorge, per iniziativa del medico condotto Ettore Zanardi, il primo sanatorio antitubercolare per adulti della provincia di Bologna.
Gestito dalla locale Congregazione di Carità, il Sanatorio popolare ospita inizialmente 65 malati, ma in poco tempo la capienza salirà a 110 letti.
I pazienti, provenienti anche dall'Ospedale Maggiore di Bologna - dove un reparto tubercolotici è in funzione dal 1900 - sono sottoposti alle migliori terapie specifiche, dal pneumotorace, alle inalazioni di essenze, all'elioterapia.
Dal novembre 1936 nell'istituto opereranno i padri Camilliani. Finita l'emergenza tubercolosi, nel secondo dopoguerra il sanatorio ospiterà il Centro protesi dell'INAIL.
- Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, v. 1.: Storia e cronaca locale, p. 48 (ill.)
- Coscienza urbana e urbanistica tra due millenni, parte I, Fatti bolognesi dal 1796 alla prima guerra mondiale, Bologna, San Giorgio in Poggiale, 11 dicembre 1993-13 febbraio 1994, a cura di Franca Varignana, Bologna, Grafis, 1993, (cartolina pro sanatorio) p. 52
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Mario Facci, I Padri Ministri degli Infermi (Camilliani) a Bologna, 1596-1996, Borgonuovo di Sasso Marconi, Zampighi, 1996, pp. 209-210 (foto)
- Bonifacio Pistacchio, La lotta contro la tubercolosi a Bologna tra la fine '800 e primi '900. Strutture e personaggi, in "Strenna storica bolognese", 1993, pp. 319-340
- Sette secoli di vita ospitaliera in Bologna, Bologna, L. Cappelli, 1960, p. 89
- Gennaro Verni, Una speranza da Bologna al mondo. Il Centro Inail di Vigorso, in: "Saecularia nona. Università di Bologna, 1088-1988", 13 (1996-97), pp. 67-69