Dura vertenza agraria a Crespellano
Nel corso dell'anno nei comuni della Bassa bolognese si sviluppano diversi scioperi.
A Crespellano lo sciopero è più duro e più aspro a causa del rifiuto di alcuni proprietari di sottoscrivere i patti accettati altrove. Alle stesse autorità di polizia i braccianti appaiono più arrendevoli, mentre tra i proprietari si riscontra un' “ostinazione a non cedere”.
Il Garagnani, “forse il più ricco possidente della provincia”, si distingue per l'intransigenza nei confronti degli operai. Egli si ostinerà anche nei mesi seguenti a non riconoscere le leghe.
L'esempio del maggiore proprietario sarà seguito da altri, che cercheranno di non rispettare gli accordi, provocando reazioni a volte violente.
Nel febbraio 1908 una trentina di leghisti di Crespellano saranno condannati per le intimidazioni e i boicottaggi messi in atto nei mesi precedenti. Secondo l'accusa, oltre a dare la caccia ai "krumiri", le leghe hanno impedito ai proprietari "di prendere operai disorganizzati" o di altri paesi.
- Guido Crainz, Padania. Il mondo dei braccianti dall'Ottocento alla fuga dalle campagne, Roma, Donzelli, 1994, pp. 127-129