Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1906Il sanatorio di VigorsoA Vigorso, frazione di Budrio sulla riva sinistra dell'Idice, sorge, per iniziativa del medico condotto Ettore Zanardi, il primo sanatorio antitubercolare per adulti della provincia di Bologna. Gestito dalla locale Congregazione di Carità, il Sanatorio popolare ospita inizialmente 65 malati, ma in poco tempo la capienza salirà a 110 letti. I pazienti, provenienti anche dall'Ospedale Maggiore di Bologna - dove un reparto tubercolotici è in funzione dal 1900 - sono sottoposti alle migliori terapie specifiche, dal pneumotorace, alle inalazioni di essenze, all'elioterapia. Dal novembre 1936 nell'istituto opereranno i padri Camilliani. Finita l'emergenza tubercolosi, nel secondo dopoguerra il sanatorio ospiterà il Centro protesi dell'INAIL.dettagli
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1906Attività edilizia della Coop. RisanamentoSuperata una grave crisi societaria, con l'elezione alla presidenza dell'ing. Ugo Melloni, la Società Anonima Cooperativa per la Costruzione ed il Risanamento di Case per gli Operai riprende in pieno la propria attività di edificazione di case popolari a riscatto. Con lo slogan "aria, luce, sole", volto ad attrarre le famiglie che risiedono nelle catapecchie malsane del centro storico, si amplia il nucleo abitativo del quartiere operaio fuori porta S. Isaia, dove la Società ha iniziato la sua opera nel 1886. Vengono proposte case di "giuste proporzioni", composte di quattro piani più solaio e cantina, con alloggi di due o tre ambienti per otto famiglie, rifiutando i cosiddetti "casermoni", dannosi per l'igiene e pericolosi per il costume. La Cooperativa Risanamanto sarà protagonista, negli anni successivi, dell'insediamento di alcuni quartieri storici della periferia bolognese: oltre alla zona di via Andrea Costa, edificherà interi isolati alla Cirenaica e alla Bolognina. Entro il 1911, nel nuovo quartiere al di là della stazione, saranno edificati oltre 400 appartamenti popolari nelle vie Pacchioni, Muratori, Zambeccari, Arcoveggio (ing. Tabarroni, 1910), Zampieri e Di Vincenzo (ing. Corinti, 1909), Lame (ing. Barigazzi, 1911), per un ammontare di circa un milione e mezzo di lire. Alla fine del Novecento la Cooperativa conterà un patrimonio di oltre 2.000 alloggi e 10.000 soci.dettagli
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1906Le organizzazioni operaie boicottano i lavori municipaliLa giunta moderata del marchese Tanari affida i lavori municipali ad appaltatori privati, discriminando le cooperative iscritte alla Camera del Lavoro. Per tutta risposta le organizzazioni operaie decretano il boicottaggio di tutti i lavori di manutenzione. Pur di non venire a patti con esse, il Municipio apre un oneroso capitolo di spese straordinarie per pagare operai crumiri. La vertenza ha grossa risonanza anche nell'opinione pubblica, che prende le parti dei lavoratori e critica severamente il comportamento degli amministratori comunali. Lo scontro assume toni violenti e a nulla vale lo sforzo fatto dalla Camera del Lavoro, attraverso il proprio giornale, di dimostrare l'utilità sociale delle cooperative. La vertenza durerà un intero anno, al termine del quale il Comune rinuncerà agli impegni presi con le cooperative non iscritte alla Camera del Lavoro.dettagli
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1906Piano della rete fognariaE' elaborato il primo piano regolatore organico della rete fognaria cittadina. Contiene la decisione di utilizzare sistematicamente i canali sotterranei come fognature.dettagli
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1906La Società Bolognese di ElettricitàE' fondata la Società Bolognese di Elettricità, di cui diviene presidente Carlo Esterle, finanziere, consigliere delegato della Edison e presidente di alcune delle maggiori società elettriche italiane. Partecipano all'impresa, attraverso la Finanziaria Sviluppo, diverse banche e società tedesche e austriache e soprattutto la Banca Commerciale Italiana, che affianca in regione l'altra grande "banca mista" nazionale, il Credito Italiano, impegnata nel settore saccarifero. Dieci anni più tardi la Società Bolognese di Elettricità sarà l'azienda distributrice più importante nel capoluogo emiliano, disponendo delle due piccole centrali cittadine della Canonica e del Battiferro e dell'impianto del Brasimone (dal 1910). Nella zona occidentale della provincia opererà la Società Elettrica Centrale ad essa consociata, che distribuirà energia prodotta nella regione alpina dalla Società Elettrica Milani di Verona.dettagli
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1906L'Ospedale Maggiore apre un reparto di RadiologiaL'Ospedale Maggiore è uno dei primi in Italia a dotarsi di un servizio radiologico centrale e a istituire una Scuola Radiologica. Nel 1906 il giovane medico Aristide Busi è inviato a Trieste dal prof. Gortan per apprendere le basi della radiologia. Al ritorno è chiamato a dirigere il Gabinetto Radiologico della Clinica Medica. Terrà questo incarico fino al 1915, quando sarà nominato primario radiologo presso il Maggiore. A Busi succederà Gian Giuseppe Palmieri, che nel 1930 sarà tra gli organizzatori del Centro Bolognese per la cura del cancro e nel 1939 curerà l'allestimento dell'Istituto del Radio presso l'Ospedale Sant'Orsola.dettagli
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1906L'Istituto Tecnico mercantile e le altre scuole a indirizzo commercialeViene avviato a Bologna un Istituto tecnico commerciale a indirizzo mercantile. Nello stesso anno è istituita una scuola media di commercio. Ade esse si aggiungerà, nel 1913, una scuola serale di commercio promossa dalla Società di Mutuo Soccorso dei Commessi di Commercio, dalla Società stenografica e dall'Associazione dei commercianti. Nel 1934 il Regio Istituto mercantile sarà intitolato allo scienziato bolognese Guglielmo Marconi (1874-1937).dettagli
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1906Dura vertenza agraria a CrespellanoNel corso dell'anno nei comuni della Bassa bolognese si sviluppano diversi scioperi. A Crespellano lo sciopero è più duro e più aspro a causa del rifiuto di alcuni proprietari di sottoscrivere i patti accettati altrove. Alle stesse autorità di polizia i braccianti appaiono più arrendevoli, mentre tra i proprietari si riscontra un' “ostinazione a non cedere”. Il Garagnani, “forse il più ricco possidente della provincia”, si distingue per l'intransigenza nei confronti degli operai. Egli si ostinerà anche nei mesi seguenti a non riconoscere le leghe. L'esempio del maggiore proprietario sarà seguito da altri, che cercheranno di non rispettare gli accordi, provocando reazioni a volte violente. Nel febbraio 1908 una trentina di leghisti di Crespellano saranno condannati per le intimidazioni e i boicottaggi messi in atto nei mesi precedenti. Secondo l'accusa, oltre a dare la caccia ai "krumiri", le leghe hanno impedito ai proprietari "di prendere operai disorganizzati" o di altri paesi.dettagli
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1906Esordio del pittore Roberto FranzoniAll'Esposizione annuale della Società “Francesco Francia” è all'esordio il giovane Roberto Franzoni (1882-1960), allievo di Domenico Ferri e Enrico Barberi all'Accademia di Belle Arti e di Alfredo Tartarini al Collegio Venturoli. Sotto la sua guida - e assieme a quella di Alfonso Rubbiani e Achille Casanova - diverrà uno dei migliori interpreti del liberty a Bologna. Oltre che di varie imprese decorative, tra le quali la cappella della famiglia Rizzi alla Certosa nel 1908, sarà autore, negli anni successivi, di numerose affiches, disegni per arazzi e persino francobolli in stile floreale. Lavorando isolato, senza partecipare a mostre e concorsi nazionali, Franzoni rimarrà sempre fedele alle idee giovanili, a uno stile caratterizzato “dalla linea sinuosa avvolgente, dal gusto dei contorni definiti e perentori”, con una coerenza “spinta fino all'anacronismo” (Contini).dettagli
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1906Ristrutturazione della Manifattura TabacchiLa Manifattura Tabacchi viene profondamente ristrutturata per poter accogliere la fabbricazione delle nuove spagnolette, le piccole sigarette, che nel corso del secolo sostituiranno in gran parte il consumo del sigaro tradizionale. "Agli angusti pozzi di luce si sostituiscono spaziosi cortili; alle costruzioni vetuste, cadenti e sudicie, grandi fabbricati regolari". Un unico edificio centrale prende il posto di vecchie casupole. La parte anteriore su via Riva Reno ha una nuova facciata in stile liberty ad opera dell'ing. Gaetano De Napoli. L'intervento di ristrutturazione è all'avanguardia in Italia per il largo impiego del cemento armato secondo il sistema Hennebique ad opera della ditta Lambertini, attiva in seguito in numerosi cantieri cittadini, da Palazzo Ronzani (1909) al Palazzo delle Poste (1911). La Camerale Fabbrica dei Tabacchi funziona dall'inizio dell'Ottocento. E' installata nel dormitorio dell'ex convento di S. Maria Nuova. La stessa chiavica del convento serve per il funzionamento delle pile da tabacco. Impiega soprattutto donne, ritenute più abili degli uomini nell'arrotolare con cura le foglie di tabacco per confezionare sigari. Nonostante le difficili condizioni ambientali, il lavoro in Manifattura è considerato tra i più dignitosi. La struttura è inoltre dotata di servizi avanzati: dal refettorio alla sala di maternità per i figli delle "tabacchine". Già dalla fine dell'800 l'impianto bolognese è citato per il suo grado elevato di meccanizzazione. Gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, la Manifattura Tabacchi rimarrà in funzione in via Riva Reno fino al 1952. Negli anni Sessanta sarà trasferita in un nuovo grande complesso nella periferia nord.dettagli
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1906La casa commerciale BarilliSu progetto dell'architetto Leonida Bertolazzi (1852-1913) è costruita una elegante palazzina in stile liberty, raro esempio di inserimento modernista nel tessuto del centro storico. L'edificio, commissionato da Arturo Barilli e realizzato entro il 1907 dall'impresa Nicoletti, è collocato, non a caso, nella centralissima via Rizzoli, l'antico Mercato di Mezzo, allargato in questo periodo con destinazione prettamente commercale. Ospiterà, infatti, il negozio “Barilli Specialità per corredi”, il primo grande magazzino aperto a Bologna. Distribuito su quattro piani, scanditi da alte lesene e caratterizzati da archi ribassati, avrà un vasto fronte espositivo, garantito dalla “soluzione d'angolo” della facciata. La connotazione commerciale sarà affidata anche ad alcuni degli ornamenti inseriti da Aristide Zannini, in particolare la testa alata di Mercurio sulla cornice del secondo piano. La casa commerciale Barilli sarà sede, per un certo periodo, della Rinascente dei fratelli milanesi Bocconi. In precedenza essi avevano un negozio sotto il portico del Pavaglione, in posizione prestigiosa, ma con un ambiente meno adatto alla nuova tipologia commerciale del grande magazzino su più piani.dettagli
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1906Supino succede a Panzacchi sulla cattedra di Storia dell'ArteIl prof. Igino Benvenuto Supino (1858-1940), studioso proveniente da una colta e agiata famiglia ebraica pisana, già direttore del Museo del Bargello a Firenze, vince il concorso per la cattedra di Storia dell'Arte all'Università di Bologna, lasciata da Enrico Panzacchi. Da questo momento intraprende uno studio sistematico dei maggiori monumenti medievali della città. Dal 1920 al 1923 sarà preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 1929 diventerà presidente dell'Accademia di Belle Arti e l'anno dopo vice presidente dell'Accademia Clementina. Terrà la sua ultima lezione nel giugno 1933. Dopo la sua collocazione a riposo gli succederà Roberto Longhi. Nel 1938, per effetto delle leggi razziali, dovrà lasciare l'incarico di direttore del Museo d'Arte industriale.dettagli
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20 gennaio 1906"Il cardinale Lambertini" al Teatro del CorsoIl 20 gennaio è rappresentata al Teatro del Corso la commedia Il cardinale Lambertini di Alfredo Testoni (1856-1931), che ha debuttato il 30 ottobre 1905 a Roma al Costanzi. Ha come protagonista il cardinale bolognese Prospero Lambertini (1675-1758), divenuto papa Benedetto XIV, uomo di grande saggezza e di vasta cultura, qui dipinto soprattutto come “un prelato bonario e umorista” (U. Beseghi), Redatta in italiano e in dialetto, l'opera sarà la più amata e celebrata del commediografo bolognese e l'interpretazione più riuscita di Ermete Zacconi (1857-1948), famoso primo attore e capocomico. Nel 1923 si terrà la millesima recita. Sarà anche oggetto di due film: il primo, girato nel 1934 da Parsifal Bassi (1892-1960), avrà per protagonista lo stesso Zacconi; il secondo, per la regia di Giorgio Pastina (1905-1956), sarà interpretato da Gino Cervi (1901-1974) nel 1954. Con il ricavato della commedia, Alfredo Testoni potrà acquistare una bella automobile, la Lambertina, "verniciata di rosso cardinalizio", e la villa Lubbia, nei pressi di Casalecchio di Reno, che negli anni successivi sarà la sua residenza estiva e meta di ospiti illustri. Semplice e signorile, sarà decorata all'interno con figure tratte dalla sua arte.dettagli
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31 gennaio 1906Fondazione dell'Istituto Case PopolariCon delibera del Consiglio comunale del 31 gennaio è fondato il nuovo Istituto per le Case popolari. E' sostenuto dal Comune e dalla Cassa di Risparmio. Ha il compito di realizzare quartieri popolari in periferia, facilitando nel contempo gli sventramenti previsti nel centro storico dal Piano regolatore del 1889. Nel suo primo periodo di attività, fino alla guerra mondiale, l'Icp costruisce più di mille alloggi in 50 fabbricati. I primi edifici, su progetto dell'ing. Barigazzi, sorgono alla Bolognina dal 1908. L'appartamento tipo è di circa 40 mq, composto da cucina, camera e un piccolissimo locale per i servizi igienici. I palazzi progettati da Barigazzi e da Corinti sono in genere a quattro piani e formano isolati chiusi, con cortili interni e servizi comuni negli scantinati. Entro il 1911 l'ICP realizzerà 647 appartamenti per 1.781 abitanti, con una spesa di quasi 2 milioni.dettagli
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7 aprile 1906Il circo di Buffalo Bill ai Prati di CapraraLa compagnia di Buffalo Bill, più di 800 uomini e 500 cavalli viaggianti su treni speciali, ritorna a Bologna ai Prati di Caprara per un grandioso spettacolo, che rievoca la conquista del West. Per allestire il campo occorrono più di 13.000 pali, 4.000 alberi e 30 chilometri di corda. Partecipano numerosi pellerossa autentici (Blackfoot, Cherokee, Apache, Sioux, Cheyenne), vestiti con i loro costumi tradizionali, che inscenano finte battaglie e assalti alla diligenza. Viene effettuata anche una replica della sfida del 1890 tra i butteri del principe Colonna e i cow boys. Non manca però qualche dubbio: "Css’a ciaparan laur le al mais, par fer j’omen selvagg?", si chiedono alcuni, ossia: "Quanto gli daranno al mese per fare i selvaggi?" Il capo Sioux Osso Duro, assieme ad altri membri della Compagnia, interviene la sera del 7 aprile al Politeama Rappini, dove si svolge la festa per i cinque anni di attività della Società Ginnastica Sempre Avanti!, . Il colonnello Cody, alias Buffalo Bill (1846-1917), è già stato a Bologna nel 1890 all'ippodromo Zappoli. In quella occasione i bolognesi hanno avuto la possibilità di assaggiare per la prima volta i pop corn.dettagli
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15 aprile 1906A beneficio dei danneggiati dai "vulcanici disastri"Con l'apertura di uno squarcio in prossimità della vetta, il 4 aprile ha inizio una tremenda eruzione del Vesuvio, che nei giorni seguenti causa vittime e gravi danni nei paesi alle pendici del vulcano e costringe migliaia di famiglie ad abbandonare le case. Da Ottaviano, Somma Vesuviana, Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, gli sfollati si dirigono verso Napoli e le città vicine. L'intera area è avvolta da nubi di cenere. Il crollo del cratere provoca un forte terremoto, che, assieme alle numerose esplosioni e alla pioggia di lapilli e ceneri, suscita un terrore incontrollabile nella popolazione. Il dispiegamento dell'esercito per la salvaguardia del territorio devastato dal cataclisma è imponente. In tutta l'Italia inizia una operazione di soccorso e di sostegno di grande valore umanitario. Il 15 aprile, su iniziativa della Sempre Avanti!, sezione ginnastica della Società Operaia maschile, si svolge a Bologna l'iniziativa Pasqua di Carità, "a beneficio dei danneggiati dai disastri vulcanici". Fin dalle prime ore del mattino gruppi di atleti delle varie società ginnastiche cittadine si dividono nei vari quartieri e nelle campagne, “chiedendo l'obolo per i fratelli del Meridione”. Il 20 maggio, sempre ad opera della Sempre Avanti!, si costituirà un Comitato fra le associazioni sportive e le associazioni militari di Bologna e verrà lanciata la campagna Pro senza tetto, per la quale Giovanni Pascoli detterà una breve poesia: La tua madre non ha tettola tua madre non ha pane:a te rimane il suo petto;prendi quel che ti rimane. La tua madre non ha nulla:su le ginocchia ti culla.Non ha che il cuore, che batte;ma getta sangue, non latte ...dettagli
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8 maggio 1906L'Automobile Club BolognaViene fondato l'Automobile Club Bologna. Il primo presidente è Ugo Gregorini Bingham (1869-1924), possidente, amante dei viaggi, della caccia e dello sport. I cittadini bolognesi, in questi anni, cominciano a criticare il traffico eccessivo, benché nel 1906 ci siano in circolazione in città solo 66 automobili e 165 motociclette.dettagli
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8 maggio 1906Sciopero generale dopo i fatti di TorinoIl 7 maggio a Torino un operaio viene ucciso e diversi sono feriti dalla polizia durante uno sciopero dei lavoratori, che rivendicano la giornata lavorativa di dieci ore. Nei giorni successivi l'agitazione si estende ad altre città. A Bologna gli operai metallurgici si radunano l'8 maggio agli Orti Garagnani. Nei due giorni successivi lo sciopero coinvolge numerose categorie, dai metallurgici ai tipografi, dalle sartine ai lampionai del comune. Incidenti si registrano il 9 alla Manifattura Tabacchi, dove 400 operai intervengono per impedire il crumiraggio. Volano sassi contro le vetrine dei negozi e contro i tranvieri, che non sospendono il servizio. La stessa sera i militari a cavallo caricano i manifestanti davanti al Pirotecnico, facendo numerosi feriti. Non ha invece grande successo, il giorno 10 maggio, una contro-manifestazione organizzata dall'Associazione Commercianti e Industriali, durante la quale è chiesta l'istituzione di pattuglie cittadine. Alcune centinaia di volontari - giovani della piccola e media borghesia urbana - sono chiamati a raccolta dal sindaco Tanari e provocano numerosi incidenti. Il Pattuglione sarà visto come un precedente dei gruppi paramilitari di destra del dopoguerra. Scioperi e scontri avvengono anche in molti paesi della provincia: a Budrio, durante una manifestazione in piazza, un bracciante rimane ucciso. A Casalecchio lo sciopero generale dura quarantotto ore.dettagli
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18 maggio 1906Straripamento dell'AposaIl 18 maggio il torrente Aposa, unico corso d'acqua naturale ad attraversare la città, straripa e allaga numerose strade e cantine. Il piccolo rio ha spesso recato danni alla città, con inondazioni periodiche. L' Aposa "cresce e si fa grossa" a causa di acquazzoni straordinari e allora spazza via quello che trova: ponti, steccati, paratie. I tradizionali cavdon (cavedoni) - sbarramenti laterali che frenano l'irruenza della corrente - non sono a volte sufficienti.dettagli
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14 giugno 1906Si costituisce la Società anonima Nicola ZanichelliCon la costituzione della Società anonima Nicola Zanichelli la vecchia editrice e libreria di corte Galluzzi cessa di essere un’azienda a conduzione familiare. Dopo la morte di Cesare (1851-1917), ultimo figlio del fondatore, l’ex sindaco Alberto Dallolio diviene presidente, mentre direttore tecnico è nominato un ex commesso della libreria, Oliviero Franchi. La società è controllata dalle ditte Bemporad e Treves e orienta la propria produzione editoriale verso il mondo scientifico, dopo essere stata, per tutta la seconda metà dell’800, un punto di riferimento per il cenacolo letterario di Giosuè Carducci, “chiesa della dottrina e della celebrità bolognese”. Pur non assumendo cariche societarie, il matematico Federigo Enriques diviene una presenza determinante per le scelte editoriali. Vengono pubblicati scritti di professori emeriti dell’Università, come Augusto Murri, Bartolo Nigrisoli, Giacomo Ciamician, dello stesso Enriques. Salvatore Pincherle, Ugo Amaldi, Augusto Righi danno alle stampe importanti manuali scolastici. Nel 1921 la Zanichelli pubblicherà la prima edizione della Teoria speciale e generale della relatività di Albert Einstein, con prefazione di Tullio Levi-Civita. Dal 1930 con la presidenza di Isaia Levi - l’industriale torinese, cognato di Enriques, che evita il fallimento della ditta - si intensifica l’attività editoriale in ambito scientifico, scolastico e anche letterario. Nel 1935 la casa bolognese comincerà l’edizione nazionale di tutte le opere di Carducci.dettagli
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1 agosto 1906Corriere extraurbaneLa Aemilia Società Autotrasporti Bologna inaugura un servizio di trasporto pubblico con omnibus-automobili (o autocorriere) lungo il tratto Porretta-Fanano. Seguirà, dal 12 settembre 1909, la linea Casalecchio-Sasso-Castiglione dei Pepoli, gestita dalla V.E.T.A. (Vialis Esperia Trasporti Automobilistici o VETA). Per l'avvio del servizio è organizzata una gran festa con banchetto a Lizzano in Belvedere. All'avvenimento è dedicata anche una zirudella di Provenzal, ispirata al Giusti: Da Vidiciaticofino a Porrettavola, precipitain un'oretta,poi come un fulminegiunto nel piano, retrovolgendosischizza a Fanano. La Società Autovia aprirà il 10 luglio 1910 una delle linee più importanti d'Italia: la Bologna-Firenzuola- San Piero a Sieve attraverso il Passo della Futa, lunga 77 chilometri, che il 27 giugno 1919 sarà rilevata dalla S.I.T.A. - Società Italiana Trasporti Automobilistici, fondata nel 1912 dalla FIAT - e che nel 1922 sarà prolungata fino a Firenze. In un primo tempo i servizi automobilistici saranno concentrati nella zona appenninica, dove mancano le tramvie. Nel dopoguerra la V.E.T.A., guidata da Aldo Carpani, allargherà notevolmente le linee extraurbane, anche grazie all'asfaltatura delle strade da parte dell'Amministrazione provinciale. Prima della costruzione della stazione autocorriere, i pullmann partiranno a Bologna da piazza dei Martiri, con rimessa a porta S. Isaia.dettagli
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agosto 1906Il Santuario della Madonna degli Emigranti a Gaggio MontanoIl cardinale Domenico Svampa Arcivescovo di Bologna inaugura in Santuario della Sacra Famiglia emigrante in Egitto, che in seguito sarà conosciuto come Santuario della Madonna degli Emigranti. Sorge a 1100 metri di quota in località Ronchidoso, ad alcuni chilometri da Gaggio Montano, sul crinale appenninico tra le provincie di Bologna e Modena La costruzione è un'iniziativa del parroco di Gaggio, mons. Carlo Emanuele Meotti (1859-1929), che l'ha concepita come simbolo di pace e, soprattutto, come punto di riferimento per gli emigranti. In questo periodo nei comuni della montagna bolognese tante famiglie vanno a cercare fortuna in America o in paesi europei, quali la Francia e la Prussia. E' grazie alle notevoli offerte degli emigranti di Gaggio, Castelluccio e Montese che Don Meotti è riuscito ad edificare il Santuario, costruito "in forme decisamente insolite e innovative", con un profondo pronao aperto su tre lati e un campanile merlato in stile medievaleggiante. Nella zona sottostante la chiesa è stato ricavato, a disposizione dei viandanti, un piccolo rifugio con camino, secondo lo stile del Club Alpino Italiano. Il complesso religioso è circondato da un “bosco sacro”, realizzato in accordo con l'Associazione Pro montibus et siylvis. Dal 1903 sono state messe a dimora oltre 30mila piante, tra larici, faggi, pini e abeti bianchi. Nella chiesetta del Santuario di Ronchidoso il 24 giugno 1944 nascerà la brigata partigiana "Giustizia e Libertà", comandata da Pietro Pandiani, che durante l’estate di quell’anno parteciperà a numerosi combattimenti nel territorio di Castel d'Aiano, Gaggio, Porretta e Lizzano in Belvedere e nella primavera successiva, inquadrata nell’esercito alleato, contribuirà alla liberazione di Bologna. Il “bosco sacro” verrà devastato durante la guerra. Gli alberi scampati alle cannonate saranno utilizzati per le fortificazioni. Nel dopoguerra il Corpo Forestale dello Stato effettuerà un parziale rimboschimento. Dopo il ripristino del santuario verrà murata una lapide con queste parole: La memore pietà e gratitudine dei ricostuttori di questo santuario della Vergine volle perpetuato il ricordo di mons. C. Emmanuele Meotti che la prima volta lo edificava dedicandolo al nome dei fratelli emigrati e circondandolo con operoso pensiero del silenzio di una immensa boscaglia.Questo sacro edificio richiama il suo amore a Maria e bene simboleggia quella perenne sollecitudine per le anime dei suoi figli - templi vivi dello Spirito di Dio che rese benedetta la sua vita e santa la sua memoria. Edificato nel 1902 - Riedificato nel 1946.dettagli
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12 settembre 1906Giosue Carducci riceve il premio NobelIl barone de Bildt, ambasciatore svedese in Italia, accompagnato dal sindaco marchese Tanari, consegna a Giosue Carducci il telegramma di re Oscar di Svezia, che lo annuncia vincitore del Premio Nobel per la Letteratura: “Felicitez de ma part Monsieur Giosue Carducci du prix Nobel qu'il a si bien merité”. Con l'anziano poeta ormai gravemente infermo e costretto in carrozzella, il ricevimento avviene direttamente nella casa di via del Piombo, nello studio grande, presente la moglie Elvira, le figlie e i generi, il prof. Vittorio Puntoni, il senatore Pier Desiderio Pasolini e pochi altri. Dopo le brevi parole dell'ambasciatore, Carducci, commosso, ringrazia e saluta il popolo svedese "nobile nei pensieri e negli atti". La cerimonia dura pochi minuti: il tempo di un brindisi e poi gli ospiti si ritirano. I medici non vogliono che il poeta si affatichi. Il consiglio comunale di Bologna è convocato d'urgenza per inviare un messaggio di congratulazioni: “Come la madre affettuosa si gloria dell'omaggio al suo figlio insigne, Bologna che è vostra madre adottiva è superba di Voi”. Tre giorni più tardi vengono recapitati il premio e la medaglia ricordo.dettagli
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15 settembre 1906Prima corsa delle MidinettesNel corso della giornata sportiva organizzata dalla Sempre Avanti! all'ippodromo Zappoli, per festeggiare i cinque anni di vita della società ginnastica, si tiene la “prima corsa delle Midinettes”, sulla distanza di 400 metri. E' riservata alle “ragazzette” tra i 14 e i 20 anni di età. Partecipano 22 atlete divise in due squadre, selezionate per ordine di altezza. Alcune di esse portano scarpe coi tacchi, altre corrono scalze. La prima batteria è vinta da Norma, una “piccina vestita di bianco”, la concorrente più minuta. Nella seconda batteria l'ordine di arrivo non è chiaro: quattro o cinque ragazze arrivano assieme sul traguardo ed è impossibile stabilire una classifica. La finale è rinviata alla domenica successiva.dettagli
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6 novembre 1906Giuseppe Massarenti eletto sindaco a MolinellaDi ritorno da una lunga contumacia in Svizzera, Giuseppe Massarenti (1867-1950), noto agitatore socialista, animatore delle lotte agrarie dei braccianti della Bassa, viene eletto sindaco di Molinella e dà vita a istituzioni scolastiche e assistenziali, soprattutto per i malati di pellagra. Promuove inoltre l'azione cooperativa, ottiene l'avvio di lavori pubblici, sostiene la costruzione di case popolari. Nel 1892 ha preso parte al primo congresso del partito socialista e nel 1896 ha fondato la Cooperativa di Consumo di Molinella e nel 1905 la prima Cooperativa Agricola della Provincia di Bologna. Nel 1898 il Prefetto di Bologna ha tracciato questo ritratto su di lui: "Fa propaganda attivissima, incessante, ostinata tra le classi operaie ed è riuscito a rovinare completamente il paese costituendo una organizzazione socialista compatta, mirabilmente disciplinata". Nel 1916 il giornalista Mario Missiroli, acerrimo avversario di Massarenti, definirà Molinella "la repubblica degli accattoni". Massarenti sarà duramente perseguitato dal fascismo, che lo farà rinchiudere in manicomio. Potrà tornare a Molinella solo dopo la liberazione e potrà concludere i suoi giorni stimato e onorato. Nel suo paese natale gli verrà dedicato un monumento, opera di Luciano Minguzzi.dettagli
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27 novembre 1906Pascoli succede a Carducci sulla cattedra di Letteratura italianaGiovanni Pascoli succede a Carducci sulla cattedra di letteratura italiana all'Università di Bologna. Il 27 novembre commemora il Maestro leggendo la sua ode Cadore e ricordando il suo impegno per l'istruzione del popolo. Pascoli, che considera il prestigioso incarico bolognese un risarcimento per i torti subiti nella sua vita - innanzitutto l'assassinio impunito del padre - terrà l'insegnamento universitario fino alla morte, avvenuta nel 1912. Nel 1908-9 dedicherà a Bologna una raccolta storica, Le canzoni di Re Enzio, ispirata anche all'opera di restauro di Alfonso Rubbiani.dettagli