"Il Resto del Carlino" per Carducci
Il “Resto del Carlino” dedica la prima pagina di capodanno a Giosue Carducci, che sta per lasciare l'insegnamento universitario.
A questo “plebiscitario omaggio” partecipano i personaggi più eminenti della cultura italiana, da De Amicis a Croce, da Fogazzaro a Pascoli, da Oriani a D'Annunzio.
Giunge al poeta malato anche il telegramma del re Vittorio Emanuele III. L'albo con i messaggi originali pervenuti al giornale sono portati a casa Carducci dal direttore Zamorani e da Federzoni.
Il poeta rimane piacevolmente sorpreso nel sapere che il promotore dell'iniziativa del "Carlino" è Alfredo Oriani (1852-1909), con il quale in passato c'erano stati dissidi.
Il 1905 terminerà con un altro omaggio pubblico a Carducci: il 16 dicembre si terrà al Teatro comunale un’Accademia Letteraria-Musicale in suo onore introdotta dal prof. Giuseppe Picciola, con declamazione di “Poesie Carducciane” da parte del cavalier Luigi Rasi.
- Dino Biondi, Il Resto del Carlino 1885-1985. Un giornale nella storia d'Italia, Bologna, Poligrafici Editoriale, 1985, pp. 81-82
- Una città italiana. Immagini dell'Ottocento bolognese, a cura di Franco Cristofori, Bologna, Alfa, 1965, p. 182