Riapre il Teatro del Corso
Con la recita della Tosca di Puccini, cantata dalla soprano Petrelli, riapre il teatro del Corso, dopo importanti lavori di ristrutturazione.
Su iniziativa del nuovo proprietario, l'impresario romano Re Riccardi, e su progetto dell'ing. Lorenzo Colliva, il teatro è stato ingrandito, raddoppiandone la capienza.
Sono stati conservati i primi due ordini di palchi, mentre quelli superiori sono stati sostituiti da una galleria ad anfiteatro. Una sopraelevazione della volta ha consentito la costruzione di un loggione "per il popolo".
Il progettista ha inoltre sostituito il boccascena arcuato con uno architravato e ha adottato la soluzione del golfo mistico wagneriano, abbassando di oltre mezzo metro il piano dell'orchestra e rialzando la platea.
Anche l'apparato decorativo è stato rinnovato: ad Arturo Lazzari si devono i medaglioni con le effigi dei grandi maestri di musica, a Giovanni Masotti il fregio del boccascena. Le sculture sono di Tullo Golfarelli e gli stucchi del Sassoli.
Il teatro del Corso chiuderà nuovamente nel 1915 e riaprirà dieci anni dopo, completamente rinfrescato, sotto la guida dell'attore dialettale Angelo Gandolfi.
- Marina Calore, Il teatro del Corso 1805-1944. 150 anni di vita teatrale bolognese tra aneddoti e documenti, Bologna, Lo scarabeo, 1992, pp. 50-51
- Alessandro Cervellati, Bologna al microscopio, Bologna, Edizioni aldine, 1950, vol. 2., pp. 68-69
- In scena a Bologna. Il fondo Teatri e spettacoli nella Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, 1761-1864, 1882, inventario e indici a cura di Patrizia Busi, Bologna, Comune, 2004, p. 321
- Roberto Verti, Il Teatro comunale di Bologna, Milano, Electa, 1998, p. 28