Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1902Inondazioni del Reno e dell'IdiceGravi inondazioni dei fiumi della Bassa provocano le proteste degli abitanti delle campagne per le arginature insufficienti. A Molinella i lavoratori, guidati da Giuseppe Massarenti (1867-1950), manifestano in barca sui campi allagati a seguito dello straripamento dell'Idice.dettagli
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1902Il Tennis Club BolognaUn gruppo di studenti liceali appassionati di tennis chiedono al Comune la concessione di uno spazio all'interno dei giardini Margherita per la costruzione di alcuni campi da gioco. Nasce così il Lawn Tennis Club Bologna. In Italia esistono già alcuni tennis club: a Genova, Milano, Viareggio, Firenze. Il più antico è il Bordighera Lawn Tennis, attivo fin dal 1878 presso la chiesa inglese di quella cittadina. La costruzione del Tennis Club ai “Margherita” è la prima importante deroga al concordato originario del 1875 tra il Comune e il conte Tattini, secondo il quale il parco avrebbe dovuto essere utilizzato solo come pubblica passeggiata. Notevolmente ampliato nel secondo dopoguerra, con la costruzione di uno stadio tennistico interrato, dotato di gradinate (1953), il Circolo Tennis Bologna (CTB), ospiterà importanti manifestazioni nazionali e internazionali. Nel 1956, ad esempio, vi si giocherà la coppa Davis contro la Danimarca, nel 1966 contro la Russia e nel 1976 la semifinale contro la Yugoslavia. I suoi campioni vinceranno numerosi titoli assoluti individuali e a squadre.dettagli
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1902Le serre dei Giardini MargheritaIl Comune acquista un terreno confinante con i Giardini Margherita e adiacente a via Castiglione.Qui verranno costruite delle serre per il ricovero delle piante nel periodo invernale.dettagli
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1902Il prof. Codivilla applica per la prima volta la trazione direttaAll'Istituto Ortopedico Rizzoli il prof. Alessandro Codivilla (1861-1912) applica, per la prima volta, la trazione diretta sullo scheletro. La pratica trova notevoli opposizioni. In un primo tempo si favoleggia che egli torturi i bambini e che le grida degli ammalati giungano fino a piazza Maggiore. Ma pian piano riuscirà a convincere gli scettici della sua serietà professionale, nutrita da continui studi e confronti internazionali. Direttore del Rizzoli dal 1899, Codivilla si dedicherà per tutta la vita a elevare la fama del proprio istituto e a dare dignità scientifica alla chirurgia ortopedica. Dirigerà anche l'Istituto dei rachitici di Milano e, dal 1907, la clinica universitaria annessa al Rizzoli. In una lettera di commemorazione alla Società Medico-Chirugica di Bologna dopo la sua prematura scomparsa, nel 1912, Giovanni Pascoli lo definirà "uomo santo". E' considerato il padre della moderna traumatologia.dettagli
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1902Marco Enrico Bossi al Liceo musicaleMarco Enrico Bossi (1861-1925), grande organista amato da Verdi e chiamato da D'Annunzio "Alto signore dei suoni", assume la direzione del Liceo musicale, che terrà fino al 1911. Caratteristica del suo periodo bolognese è una grande produzione di musiche per organo - compresa la prima stesura della Jeanne d'Arc, vero monumento del genere (Macinanti) - composizioni per voce e pianoforte e cori a 4 o 5 voci su testi di Giovanni Pascoli, Giosue Carducci e Antonio Fogazzaro. Il maestro di Salò è stato organista e maestro di cappella della cattedrale di Como e insegnante al Conservatorio di Napoli. A Bologna sarà anche fondatore della Corale Martini.dettagli
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1902Achille Casanova decora la Sala dei matrimoni in Palazzo d'AccursioIl pittore Achille Casanova (1861-1948) realizza le decorazioni della Sala Verde dei matrimoni in Palazzo d'Accursio, con tralci di fiori d'arancio, garofani e rose, motivi che alludono all'amore, alla bellezza e alla fecondità. Ex allievo del Collegio Venturoli, Casanova è uno dei grandi interpreti del liberty a Bologna. Negli anni precedenti ha curato la decorazione della Cappella Votiva per la pace dei popoli nella chiesa di San Francesco, dove sarà sepolto il suo mentore artistico, Alfonso Rubbiani (1848-1913). E' anche autore dei cicli decorativi del palazzo del marchese Carlo Alberto Pizzardi (1850-1922) e di quello dei conti Cavazza, animatori, assieme ad Alfonso Rubbiani, dell'Aemilia Ars (salotto degli Ireos o dei Pavoni e salotto dei Melograni). A parte una importante commessa per la basilica di S. Antonio a Padova, la sua attività professionale si svolgerà interamente a Bologna. Sarà anche insegnante dei corsi serali dell'Accademia di Belle Arti e del Collegio Venturoli.dettagli
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1902Il periodico "L'Università italiana"E’ pubblicata a Bologna “L’università italiana“, rivista mensile dell’istruzione superiore. Si stampa nella tipografia Brunelli di via Cartoleria. Il suo motto programmatico è “In sapientia libertas”. Raccoglie la vita ufficiale delle Università italiane, occupandosi di problemi dell’insegnamento superiore, concorsi, vita universitaria, informazioni bibliografiche. E’ guidata da Raffaele Gurrieri (1862-1944) insegnante universitario e direttore dell’Istituto di medicina legale dell’Ateneo bolognese, assieme al prof. Pietro Albertoni (1849-1933). Nel 1931 la rivista pubblicherà, con atto di coraggio, l'elenco dei 12 cattedratici espulsi dall‘Alma Mater per non aver giurato fedeltà al re e allo Statuto, accompagnandolo con queste parole: "Non facciamo commenti al provvedimento; ognuno ha già fatto il suo. Notiamo solo che fra gli usciti sono Uomini di alto valore, veri, provati patrioti, fedeli alla Casa Regnante".dettagli
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gennaio 1902Prima Esposizione campionaria bologneseNelle sale dell'Eden Kursaal di via Indipendenza si tiene, da gennaio a maggio, la Prima Esposizione campionaria bolognese. Vanno in mostra i migliori prodotti dell'industria e del commercio della regione. Ad ogni categoria è riservato un mese. Dal 1927 al 1940 la Fiera, rassegna delle "forze agricole, industriali e commerciali della regione", sarà ospitata nel nuovo impianto sportivo del Littoriale.dettagli
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1 gennaio 1902Il nuovo dormitorio e le cucine di beneficenzaApre in via Dogali (poi Gramsci) il nuovo stabile, dotato di moderne e igieniche attrezzature, che ospita l’asilo notturno e le cucine di beneficenza, voluti da Lazzaro Sanguinetti e Francesco Montanari. L’area della costruzione, nei pressi della stazione ferroviaria e dei nuovi quartieri popolari, è stata concessa dal sindaco Dallolio. Nel vasto edificio a due piani trovano posto le cucine, la mensa, il magazzino per i generi alimentari, mentre al piano superiore vi sono i due reparti, maschile e femminile, del dormitorio. Le porte di accesso ai locali di distribuzione delle minestre sono separate dall’ingresso principale, riservato agli ospiti dell’asilo notturno. Il progetto è dell’ing. Lorenzo Coliva, assieme al promotore Montanari. L'esercizio della cucina di beneficenza, funzionante da gennaio a marzo, sarà sempre in perdita, per i prezzi molto bassi dei piatti preparati: le minestre, ad esempio, saranno vendute a 5 centesimi, a fronte di un costo medio di 9-10 centesimi. Lo stabile dell'asilo sarà purtroppo distrutto, durante la seconda guerra mondiale, da uno dei micidiali bombardamenti alleati, che avranno di mira la vicina stazione ferroviaria.dettagli
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12 gennaio 1902Congresso delle Leghe dei Lavoratori della TerraSi svolge il Congresso provinciale delle Leghe dei Lavoratori della Terra, organizzato dalla Camera del Lavoro di Bologna. Vi partecipano 37 leghe - in rappresentanza di 9.000 operai - che si uniscono in federazione. Lo statuto sarà approvato in un nuovo congresso, che si terrà il 2 febbraio successivo. Qui saranno affrontati i problemi dei patti di lavoro e si eleggerà il Comitato direttivo. Argentina Bonetti Altobelli sarà nominata segretaria provinciale.dettagli
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20 gennaio 1902Demolizione delle mura cittadineInizia, tra le polemiche, l'abbattimento delle mura del Trecento. Il 20 gennaio i lavori sono avviati a porta Santo Stefano e a porta Lame e continueranno poi a porta Castiglione e a porta San Mamolo. Tra le motivazioni delle demolizioni, contrastate solo da Alfonso Rubbiani e da pochi altri “conservatori”, vi sono: una maggiore circolazione d'aria - e quindi salubrità - per la città, la costruzione di nuove abitazioni decorose, l'opportunità di lavoro per i disoccupati del settore edilizio. La cancellazione della circla è considerata, inoltre, "il primo e l'unico partito da adottarsi" per conseguire il fine dell'ampliamento urbano. La scelta dell'Amministrazione è definita, invece, "igiene farisaica" da Rubbiani: Bologna è infatti ancora priva di un sistema fognario decente. I disoccupati impegnati nella demolizione delle mura sono 494. Lavorano per 2 lire al giorno, dalle 7,30 alle 16,30. Le pietre ricavate servono a colmare il fossato, che corre lungo i viali di circonvallazione. Al termine dei lavori della cinta antica rimarranno solo pochi tratti "sbrecciati e malinconici", comprese alcune "cancelle", ovvero gli archi, che sostenevano internamemente il cammino di ronda usato dagli armati di guardia. Questi archi servivano come riparo per i senzatetto o come luogo per i giochi dei monelli, mentre i terrapieni erano usati dalle lavandaie per asciugare i panni.dettagli
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23 gennaio 1902Nuovo capitolato per la elettrificazione delle linee tramviarie di BolognaE' approvato dal Consiglio comunale il nuovo capitolato di concessione dei tram, a cura della Società belga Les Tramways de Bologne, che si impegna a elettrificare le linee di tram a cavalli esistenti e a istituire nuove linee. Il Comune ha la facoltà di riscattare la rete dopo il 1° gennaio 1928.dettagli
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28 gennaio 1902La Bella Otero fischiata al Teatro BrunettiLa sera del 28 gennaio al Teatro Brunetti va in scena uno spettacolo della Bella Otero, famosa ballerina spagnola. Il pubblico non gradisce l'esibizione e fischia sonoramente la diva, costretta a fuggire in incognito dalla sala, attraverso un'uscita secondaria. Tra i pochi spettatori che invece l'apprezzano vi è Gabriele D'Annunzio, che non mancherà di dedicarle le sue attenzioni anche in privato.dettagli
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3 febbraio 1902Esibizione del trio dialettale Barbarani Trilussa TestoniIl 3 febbraio si tiene al Teatro del Corso una recita di beneficenza a favore dell'Asilo giardino istituito dalla Lega per l'istruzione del Popolo. E' di scena il Trio dialettale formato dal veronese Berto Barbarani (Roberto Tiberio Barbarani, 1872-1945), dal romano Trilussa (Carlo Alberto Salustri, 1871-1950) e da Alfredo Testoni (1856-1931). Il bolognese Testoni presenta I Sonetti del fiaccaresta e La sgnera Cattareina guardarobiera. L'ingresso alla platea costa una lira, con sconti per militari, studenti e impiegati. I “poeti dialettali d'Italia” si sono già esibiti a Bologna il 25 gennaio 1901 nella sala del Liceo musicale, in una serata a cura della Società Dante Alighieri.dettagli
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10 febbraio 1902Successo a Napoli per TestoniA vent'anni dal successo, rimasto isolato, di Ordinanza, Alfredo Testoni, conosciuto fuori Bologna quasi solo per i versi dialettali della Sgnera Cattareina, torna a scrivere una commedia in italiano. Destinata alla famosa attrice e amica modenese Virginia Reiter, la commedia Quel non so che debutta il 10 febbraio al teatro Sannazaro di Napoli ed è subito un trionfo: la comicità “briosa e sana” di Testoni è considerata l'antidoto, da tempo desiderato, alle pochades straniere. L'impresario romano Adolfo Re Riccardi (1859-1943), figura cantrale nella vita teatrale italiana di questo periodo, nuovo proprietario del Teatro del Corso e del Brunetti, si affretterà a mettere il commediografo bolognese sotto contratto, inaugurando con lui un lungo sodalizio. In autunno la compagnia Reiter, di cui fa parte anche Lyda Borelli, otterrà il successo al teatro Duse di Bologna con un'altra commedia di Testoni: Fra due guanciali.dettagli
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16 febbraio 1902Progetti per un ascensore nella torre degli AsinelliLa ditta Tremontani e Ferrario presenta all'Ufficio Conservazione dei Monumenti una proposta per sostituire le scale di legno (pericolanti) della torre Asinelli con un ascensore elettrico, brevetto Stigler. È ripresa una vecchia idea di Corrado Ricci, che alcuni anni prima chiedeva, oltre l'ascensore, che la terrazza sulla cima della torre fosse attrezzata con sedili e un piccolo bar. Sempre nel 1902 l'ing. Alessandro Ferretti riproporrà al sindaco un suo progetto di ascensore pneumatico, già esposto in occasione della Grande Esposizione del 1888. Nonostante i ripetuti pareri negativi degli uffici di tutela competenti, l'idea dell'ascensore sull'Asinelli verrà ripresentata ancora nel 1932 dal custode Angelo Giorgi e infine nel 1991 dalla ditta bolognese di ascensori Sabiem.dettagli
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27 aprile 1902Congresso nazionale dei lavoranti calzolaiDal 27 al 28 aprile si tiene a Bologna il primo congresso nazionale dei lavoranti calzolai, chiamati in gergo ciabattini.dettagli
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7 maggio 1902Riapre il Politeama FelsineoNei pressi di Porta San Mamolo, per opera dei costruttori Ronzoni e Fregni, risorge il Politeama Felsineo (detto anche Politeama d'Azeglio). Nato nel 1877 come baraccone in legno per spettacoli di vaudeville e “cattivi prestigiatori”, in passato ha ospitato anche opere e commedie di gusto borghese e di grande successo. Nel 1881 ha preso fuoco durante le prove di una filodrammatica e allora si insinuò che l'incendio fosse doloso. Il 7 maggio 1902 è riaperto dalla Compagnia Equestre Gatti e Manetti. Fino al 1909 transitano al Politeama i migliori circhi dell'epoca, numerose compagnie di operetta e famosi illusionisti. Vi si tengono inoltre spettacoli cinematografici e incontri di lotta greco-romana. Tra gli atleti vi è il popolare Stiancon (Riccardo Giovannini), eroe dell'atletica pesante di inizio secolo. Particolare successo ha la compagnia di Giovanni Grasso, un attore ben noto per la rappresenzazione di scene "di inaudita violenza con verismo terrificante" (Giacomelli). Dal 1888 al 1910 nella piazza di Porta San Mamolo è presente una sorta di Luna Park, con numerosi "fenomeni viventi", animali esotici e i più svariati numeri dello spettacolo di strada. E' presente anche un teatro di burattini di forte richiamo, dove operano i burattinai Raffaele Fabbri, detto Stuffì, e Guglielmo Jaboli.dettagli
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10 maggio 1902Successo di Aemilia Ars all'Esposizione Internazionale di TorinoLa Società Aemilia Ars, dedita alla produzione di oggetti artigianali con la consulenza degli artisti della gilda di Alfonso Rubbiani, ottiene un grande successo all'Esposizione Internazionale, che si tiene a Torino dal 10 maggio all'11 novembre 1902, organizzata dallo scultore Leonardo Bistolfi e dal critico Enrico Thovez. Nella sala decorata da Raffaele Faccioli, vengono molto ammirati i merletti, le rilegature in cuoio, le ceramiche, i ferri battuti, i gioielli. Sono apprezzati i cartelloni di Marcello Dudovich e Luigi Bompard, gli ex libris e le rilegature in cuoio sbalzato di Alfredo Baruffi, le sculture di Giuseppe Romagnoli. Spiccano inoltre i cancelli in ferro di De Col, Tartarini e Casanova, eseguiti da fabbri artigiani quali Maccaferri e Sante Mingazzi, abili forgiatori di gusto raffinato. I mobili invece sono giudicati troppo decorati. La Società è premiata con un diploma d'onore e la motivazione dettata da Vittorio Pica è assai impegnativa: "Nella storia del movimento novatore dell'Arte Decorativa, l'Aemilia Ars tiene, rispetto all'Italia, il posto medesimo che occupa l'Inghilterra di faccia al mondo". I modelli di decorazione degli artisti bolognesi sono pubblicati in questo periodo in prestigiose riviste nazionali: ad esempio i pannelli di Achille Casanova e le vetrine di Alfredo Tartarini appaiono su "Arte italiana Decorativa e Industriale".dettagli
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17 maggio 1902Film e dischi. Il cinema cerca il suonoIl primo esperimento è avvenuto nel 1900 all’Esposizione di Parigi. Il 17 maggio 1902 viene replicato al Teatro Brunetti, che per primo a Bologna ha ospitato il cinematografo dei fratelli Lumière. Si tratta di un evento vero e proprio, che mette insieme due novità della tecnologia, motivi di attrazione e curiosità: i film e i dischi. Nella sala vengono proiettati immagini cinematografiche abbinate all’ascolto di dischi fonografici. Il cinema tenta di recuperare il sonoro e la parola.dettagli
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25 maggio 1902Il nuovo mercato bestiameE' ufficialmente inaugurato il nuovo mercato bestiame tra le porte Lame e San Felice, progettato nel 1894 dal direttore dell'Ufficio Tecnico comunale ing. Filippo Buriani, con la collaborazione di Arturo Carpi e Giovanni Mantegazzini. I lavori, iniziati nel 1899 e condotti sotto la direzione dell'ing. Emilio Saffi, sono stati rallentati da difficoltà economiche e burocratiche. La struttura si sviluppa su un quadrilatero di circa 200 metri di lato, con ingresso monumentale formato da un grande arco. Nelle stalle e nei piazzali possono essere ospitati più di 2.500 bovini e suini. Il nuovo mercato sostituisce il tradizionale Foro Boario, chiamato volgarmente "al marchè dal bisti" (il mercato delle bestie), ricavato in periodo napoleonico nell'area dell'attuale piazza Trento e Trieste.dettagli
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26 maggio 1902Il secondo congresso pellagrologico italianoLa Commissione permanente provinciale per la pellagra organizza a Bologna, dal 26 al 28 maggio, il II Congresso pellagrologico italiano, mentre è in corso di approvazione al Senato la prima legge organica sulla prevenzione e la cura della pellagra. Essa prevede censimenti nominativi degli ammalati, l'istituzione di locande sanitarie, cucine economiche, pellagrosari, essiccatoi, misure per l'igiene delle abitazioni e l'eliminazione dal mercato del mais guasto. Il mondo scientifico è diviso sulle cause della terribile malattia, che da un secolo flagella le campagne italiane. Si scontrano due teorie: quella “tossicozeista”, sostenuta anche da Cesare Lombroso, per la quale essa è provocata dalle muffe del mais guasto; e quella “carenzialista”, sostenuta da molti medici di base e filantropi. Per questi ultimi la pellagra è il frutto del regime alimentare insufficiente dei contadini più poveri, costretti a cibarsi solo di polenta di granturco. Secondo il primo censimento del 1879, in Italia vi erano quasi 100.000 pellagrosi (18.728 dei quali in Emilia-Romagna), saliti a circa 105.000 nel 1881. Per combattere il dilagare della pellagra si muoveranno i comuni socialisti: nel 1909 la Giunta di Molinella, ad esempio, delibererà l'apertura di locande sanitarie, con una dieta comprendente pane, minestra, carne e vino.dettagli
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31 maggio 1902Sciopero dei tramvieriIl 31 maggio i tramvieri bolognesi entrano in agitazione: chiedono un orario di servizio inferiore alle 10 ore al giorno e inoltre pretendono gli arretrati, un giorno di riposo al mese e il pagamento delle ore di lavoro straordinarie.dettagli
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1 giugno 1902Corse ciclistiche internazionali alla MontagnolaL' 1 e il 2 giugno alla Montagnola hanno luogo alcune gare ciclistiche, con il concorso di grandi campioni professionisti italiani e stranieri. La manifestazione è chiusa da una gara motociclistica.dettagli
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22 giugno 1902Giornate sportive all'ippodromo ZappoliIl 22 giugno si svolge all'ippodromo Zappoli una Giornata sportiva con corse ippiche e gare motociclistiche e automobilistiche. Il 4 maggio precedente nello stesso impianto si è tenuto un importante concorso ippico, con la vittoria, nella categoria ufficiali, del famoso cavallo Niniche del tenente Po.dettagli
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29 giugno 1902Elezioni amministrative parziali: vince la sinistraSi vota per il rinnovo parziale del consiglio comunale. I partiti popolari, che chiedono l'abolizione del dazio di consumo e un sistema di imposte dirette, si presentano con una lista che unisce radicali, repubblicani e socialisti. L'affermazione della sinistra provoca le dimissioni del sindaco, il liberale moderato Alberto Dallolio (1852-1935), dopo dodici anni di governo della città, e l'elezione di un commissario prefettizio. Le votazioni del dicembre successivo premieranno il repubblicano Enrico Golinelli (1848-1911).dettagli
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9 luglio 1902Grande incendio sotto le due torriUn terribile incendio devasta il quartiere centrale posto tra via Caprarie e via Rizzoli. Ha origine dal deposito della drogheria Malmusi e Gentili (la futura Panigal), uno dei pochi fornitori di carburante per le automobili. Lo scoppio del benzene coinvolge le persone presenti e i pompieri che accorrono. Tre pompieri perdono la vita (Luigi Landuzzi, Benito Stagni, Adolfo Marescalchi) e più di cinquanta persone rimangono ferite. Per circoscrivere e domare l'incendio accorrono in aiuto ai vigili del fuoco anche oltre 400 soldati. Il Palazzo senatorio Lambertini, disegnato da Baldassarre Peruzzi, che nei secoli aveva ospitato anche l'albergo del Commercio e la birreria Ronzani, va praticamente distrutto. Dopo la rimozione delle macerie delle case bruciate in via Pelliccerie sarà formata la piazzetta detta delle Cimarie. Su una delle cartoline fatte stampare dal Circolo Viola "a beneficio delle famiglie dei pompieri vittime del dovere" il poeta Enrico Panzacchi aggiungerà questo verso: "L'amore è forte come la morte".dettagli
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24 luglio 1902Muore Luigi Frati, storico direttore dell'ArchiginnasioMuore Luigi Frati (1815-1902), direttore dal 1858 della biblioteca dell'Archiginnasio e promotore di quasi tutte le istituzioni culturali cittadine, dal Museo Archeologico all'Archivio di Stato. Con il suo arrivo si può dire sia cominciata la vera storia della biblioteca comunale dell'Archiginnasio. Il patrimonio bibliografico è salito sotto la sua direzione da 40.000 ad oltre 250.000 volumi, con materiale di grande importanza storica. Con il Rapporto del 25 agosto 1860 propose all'Autorità Municipale la collocazione dei libri per materie. Essa caratterizzerà nel tempo i fondi bibliografici più antichi. . La sua opera più importante fu la Bibliografia bolognese, compilata su proposta dell'Assessore Dallolio e pubblicata nel 1888. Ad essa si accompagnò la raccolta "accurata e sistematicamente disposta" delle opere riguardanti la storia di Bologna in una apposita sala della biblioteca. Anche il fratello e i figli di Luigi hanno lavorato e lavorano nell'ambito della documentazione culturale: il fratello Enrico è stato, dal 1874, il primo direttore della sezione bolognese dell'Archivio di Stato. I figli Carlo e Lodovico, colleghi del bibliotecario-poeta Olindo Guerrini, dal primo dopoguerra saranno rispettivamente direttore e conservatore dei manoscritti della Biblioteca Universitaria.dettagli
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30 luglio 1902Sentenza sul delitto NotarbartoloLa Corte d’Assise di Bologna emette la sentenza sull'omicidio di Emanuele Notarbartolo, già sindaco di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia, morto accoltellato nel febbraio 1893 su un treno proveniente da Messina, nel tratto fra Termini Imerese e Trabia. Raffaele Palizzolo, deputato della Destra storica, è riconosciuto mandante del delitto e condannato a 30 anni di reclusione. Il caso colpisce profondamente l'opinione pubblica: per la prima volta si parla apertamente di delitto di mafia. Don Palizzolo risulta in ottimi rapporti con le cosche palermitane e trapanesi. La sentenza dell'Assise bolognese sarà tuttavia annullata nel gennaio 1903 dalla Corte di Cassazione, aprendo la strada all'assoluzione dell'imputato “eccellente”.dettagli
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8 agosto 1902Nuova facciata dell'Ospedale MaggioreViene solennemente inaugurata la nuova facciata con portico dell'Ospedale Maggiore in via Riva Reno. L'opera di Leonida Bertolazzi (1852-1913), ingegnere dell'Amministrazione degli Ospedali bolognesi, è stata realizzata grazie al lascito del tipografo Raffaele Mareggiani. Sulla facciata, in severo stile toscano, spicca il bassorilievo dello scultore cesenate Tullo Golfarelli (1852-1928), raffigurante la Madonna che soccorre gli infermi. Dopo la distruzione dell'ospedale, durante la seconda guerra mondiale, la lunetta sarà recuperata presso il nuovo Maggiore ai Prati di Caprara. Tra il 1900 e il 1904 l'ospedale ospita uno dei primi reparti in Italia per l'isolamento dei malati di tubercolosi, trasferito alcuni anni dopo nel nuovo sanatorio Bellaria sulle colline di San Lazzaro di Savena, donato dal marchese Carlo Alberto Pizzardi (1850-1922).dettagli
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14 agosto 1902“Le Maschere” di Mascagni a Bologna: primo alloro per un vecchio fiascoLe Maschere di Pietro Mascagni (1863-1945), commedia lirica e giocosa in un prologo e tre atti, libretto di Luigi Illica, ottengono un’ottima accoglienza a Bologna. Il 17 gennaio 1901 l’opera, preceduta da una grande campagna pubblicitaria, ha debuttato in contemporanea in sei teatri italiani. Al Costanzi di Roma è stata diretta dallo stesso compositore, alla Scala di Milano da Arturo Toscanini. Tranne che a Roma, dove Mascagni è amatissimo, l’esito è stato ovunque un clamoroso fiasco. A Genova la rappresentazione è stata addirittura sospesa per le intemperanze del pubblico. Le Maschere vogliono essere un omaggio all’opera buffa di Rossini, che Mascagni considera il suo “eterno dio”, e alla commedia dell’arte italiana. Molti invece la giudicano “opera noiosa” e la musica “frammentaria e poco originale”. Sul “Resto del Carlino” Augusto Majani (Nasica) commenta il buon esito dello spettacolo a Bologna con una vignetta in cui il compositore livornese è contornato da sette fiaschi coperti dal “primo alloro”. In un’altra caricatura, pubblicata sulla “Strenna delle Colonie scolastiche bolognesi”, il popolare illustratore sfrutta il celebre “Panierone di Cuccoli” per descrivere con sottile ironia lo scarso successo dell’impresa.dettagli
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25 agosto 1902Scioperi nella bassa pianura bologneseIl 25 agosto inizia lo sciopero di circa 3.500 operai e mondine occupati nelle risaie della Bassa. Fra agosto e settembre vi sono scioperi di braccianti in sei comuni della provincia di Bologna.dettagli
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2 settembre 1902Il delitto MurriLa mattina del 2 settembre in via Mazzini 39 (poi Strada Maggiore) viene trovato ucciso Francesco Bonmartini, genero di Augusto Murri (1841-1932). Il cadavere, ormai in decomposizione, è sfigurato da decine di coltellate, una delle quali ha reciso la carotide. Il professor Murri, già candidato al parlamento, titolare della Clinica medica dell'Università di Bologna e protagonista di importanti campagne per la lotta alla pellagra, alla tubercolosi e alla difterite, è uno degli uomini più in vista e popolari della città. E' lui stesso, alcuni giorni dopo, ad accusare del delitto il figlio Tullio, anch'egli molto conosciuto in città, come direttore del periodico socialista "La Squilla" e consigliere provinciale del PSI. Il fattaccio è preso a pretesto dal quotidiano cattolico "L'Avvenire" per una campagna contro il razionalismo laico, il socialismo e la massoneria. A sua volta "L'Avanti!" socialista denuncerà più volte la violazione del segreto istruttorio. Il processo, trasferito da Bologna a Torino, terminerà con una sentenza di colpevolezza per tutti gli imputati. Linda Murri sarà scarcerata dopo pochi mesi, per grazia del re, mentre Tullio rimarrà in prigione fino al 1919.dettagli
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6 settembre 1902VII Congresso Socialista a ImolaDal 6 al 9 settembre il teatro comunale di Imola ospita il VII Congresso del Partito Socialista. Vi partecipano i delegati di oltre 1.300 sezioni italiane. Si affrontano l'ala rivoluzionaria di Labriola e Ferri e quella riformista di Turati, Treves e Bonomi. L'ordine del giorno finale, approvato a maggioranza, afferma che l'azione del Partito Socialista è "riformista perchè rivoluzionaria, è rivoluzionaria perchè riformista".dettagli
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19 settembre 1902In bicicletta nei luoghi delle battaglieIl Consolato bolognese del Touring Club promuove, dal 19 al 21 settembre, la Prima gita ai luoghi resi celebri per le battaglie dell'Indipendenza italiana, naturalmente in bicicletta. La direzione è assunta dai consoli Sandoni e Pezzoli, quest'ultimo un tempo campione di corse in biciclo. La quota di partecipazione, di 40 lire, comprende vitto e alloggio in albergo, il trasporto dei bagagli (fino a 5 kg) e il servizio gratuito di meccanico. Con partenza da Bologna, la gita prevede tappe nelle località comprese nel territorio del “Quadrilatero”, tra Lombardia e Veneto: tra esse Curtatone, Montanara, Goito, Custoza, Villafranca, Solferino, San Martino, Castiglione delle Stiviere. I ciclisti saranno accolti calorosamente da sindaci e autorità locali, tra brindisi e discorsi. L'iniziativa del Touring è vista come "mezzo di affratellamento e del progresso nazionale". Tra le fila serrate dei soci deve ripercuotersi l'anima del Paese, trasmettersi l' “italianità”.dettagli
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8 novembre 1902Una commissione per la scelta della Linea DirettissimaE' istituita una commissione governativa, presieduta dall'ing. Giuseppe Colombo, per la scelta del migliore progetto di linea ferroviaria diretta tra nord e sud Italia attraverso gli Appennini. A partire dal memoriale dell'ing. Antonio Zannoni Bologna nei suoi rapporti coll'Alta Italia e Roma, pubblicato nel 1882, che aveva acceso le polemiche sulla mancanza di un collegamento più veloce e meno ripido della Porrettana, sono stati presentati ben sei progetti: i tracciati Zannoni, Protche, Sugliano, De Gaetani, Naldoni e Mercanti. La commissione Colombo sceglierà il tracciato di Luigi Sugliano, ingegnere della Direzione Costruzioni Ferroviarie, che elimina i difetti più vistosi dei progetti Zannoni (pendenza eccessiva) e Protche (attraversamento di terreni franosi). La proposta sarà convertita nella legge 12 luglio 1908 n. 444 per la costruzione della Linea Direttissima Bologna-Firenze, con una spesa prevista di 150 milioni. Il progetto esecutivo sarà sottoposto al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e approvato nel 1911.dettagli
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24 novembre 1902Corsa da Torino a Bologna in automobileE' una delle prime corse automobilistiche in Italia quella che vede protagonisti il cavalier Coltelletti, ricco industriale piemontese, e il principe Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, sul percorso da Torino a Bologna. Il primo è a bordo di una Panhard 20 cavalli, con moglie e “macchinista”, il secondo guida da solo la sua Fiat personalizzata. Alla partenza a Villanova di Torino assiste l'on. Villa, presidente della Camera dei Deputati. Le strade sono impantanate per la pioggia caduta copiosamente nei giorni precedenti. Nei pressi di Bologna, il duca degli Abruzzi appare in rimonta su Coltelletti, dopo la riparazione di un guasto meccanico che lo ha attardato sul ponte del Tanaro. Purtroppo a Borgo Panigale il prototipo Fiat va a sbattere contro un paracarro, costringendo il duca al ritiro. Tornerà a Torino accompagnato da Giovanni Agnelli e dal capo collaudatore Vincenzo Lancia. Tra gli spettatori che accolgono al traguardo di Bologna il cavalier Coltelletti spiccano nomi importanti della bella società, come il marchese Ginori.dettagli
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22 dicembre 1902Il repubblicano Enrico Golinelli diventa sindacoL'Unione dei Partiti popolari (repubblicani, radicali e socialisti) conquista la maggioranza a Bologna. 48 esponenti di parte popolare siedono in consiglio comunale. Al posto di Alberto Dallolio è nominato sindaco il repubblicano Enrico Golinelli (1848-1911), penalista e Venerabile della Loggia VIII Agosto, allievo di Aurelio Saffi. Assessore alla cultura è Eugenio Jacchia (1869-1939), altro esponente di spicco della massoneria bolognese. Viene eletto anche il socialista Francesco Zanardi (1873-1954), che fino al 1904 ricoprirà contemporaneamente la carica di sindaco a Poggio Rusco (MN), mentre nella Giunta popolare bolognese sarà, per un breve periodo, assessore all'Igiene.dettagli