L'effimero Cinematografo Lumière
Una sala per proiezioni pressoché stabile, che prende il nome di Reale Cinematografo Lumière, è ricavata nel locale situato in via Rizzoli n. 13, all'angolo con via Pelliccerie, che un tempo ospitava la Birreria Limentra.
Il proprietario è forse Federico Liuzzi, un ottico che ha il negozio allo stesso numero civico ed è concessionario unico delle lastre tricromatriche dei Lumière. Secondo altre fonti è invece un imprenditore itinerante, Giovanni Casmenti.
Gli spettacoli si svolgono al mattino dalle 11 alle 13 e nel pomeriggio-sera dalle 17 alle 23. Durano circa dieci minuti ciascuno. Tra i primi filmati vi sono una sfilata di bersaglieri ciclisti, una parata per il Viceré d'Egitto, una carica di Ussari.
Il programma viene rinnovato ogni settimana e l'ingresso è di 30 centesimi, con riduzioni per militari e ragazzi. Sono previsti inoltre abbonamenti per famiglie, collegi e istituti. Le proiezioni sono accompagnate al pianoforte dal maestro Giulio Pennini.
La sala avrà comunque vita breve. Chiuderà dopo pochi mesi, nel dicembre 1901.
- Aldo Bernardini, Cinema muto italiano, vol. 1: Ambiente, spettacoli e spettatori, 1896-1904, Roma-Bari, Laterza, 1980, p. 215
- Gianfranco Paganelli, Lasciateci sognare (ovvero del cinema perduto), Bologna, Masi, 2008, pp. 42-43