Primo Congresso nazionale dei Lavoratori della Terra
Il 24 e 25 novembre si svolge a palazzo dei Notai il primo Congresso dei Lavoratori della Terra. Il giornale cattolico “L'Avvenire” lo chiama con sarcasmo il congresso dei “socialisti campagnoli”.
Partecipano oltre 700 leghe da tutta l'Italia, sotto la presidenza di Andrea Costa e della mondina di Molinella Adalgisa Lipparini. Nasce la Federterra. Ne fanno parte le leghe dei braccianti e salariati agricoli, quelle dei mezzadri, dei fittavoli e dei piccoli proprietari, che coltivano direttamente la terra.
Queste organizzazioni si propongono di svolgere azioni di solidarietà, resistenza e cooperazione, con carattere di classe. La Federterra si batte da subito per migliorare le misere condizioni dei lavoratori dei campi, puntando all'elevazione del salario (0,60 lire al giorno per le donne) e alla diminuzione dell'orario di lavoro (circa 14 ore).
Fra gli obiettivi a lungo termine è votata anche la collettivizzazione della terra, cosa che provoca l'abbandono del congresso da parte dei repubblicani, che vi avevano aderito.
Segretario della Federazione è eletta Argentina Altobelli (1866-1942), che ne rimarrà alla guida per diversi anni. Tra gli organizzatori del congresso c'è anche Francesco Zanardi, futuro sindaco di Bologna, delegato dei braccianti di Molinella.
- Andrea Costa e il governo della città. L'esperienza amministrativa di Imola e il municipalismo popolare 1881-1914, a cura di Carlo De Maria, Reggio Emilia, Diabasis, 2010, p. 42
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 133-134
- Luigi Arbizzani, Ideali e istituti nuovi nella cultura contadina post-unitaria (1859-1945), in Strutture rurali e vita contadina, Bologna, Federazione delle Casse di Risparmio, 1977 (collana Cultura popolare nell'Emilia Romagna), p. 230 (ill. n. 13-14)
- Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, p. 102
- Enrico Bassi, Nazario Sauro Onofri, Francesco Zanardi il sindaco del pane, Bologna, La squilla, 1976, pp. 37-38
- Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, v. 1.: Storia e cronaca locale, p. 22 (ill.)
- Campagne e società nella Valle Padana di fine ottocento, a cura di Luigi Arbizzani, Franco Cazzola, Attilio Esposto, Bologna, Grafis - Reggio Emilia, Istituto Alcide Cervi, 1985, pp. 173-185
- Tiziano Costa, Bologna '900. Vita di un secolo, 2. ed., Bologna, Costa, 2008, p. 10
- Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, vol. 2: Mirco Dondi, Tito Menzani, Le campagne. Conflitti, strutture agrarie, associazioni, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 44-45
- Francesco Zanardi. Un socialista a Palazzo d'Accursio, introduzione di Aldo Borgonzoni e Romeo Forni, Bologna, Edizioni Senza nome - AICS, stampa 1992, p. 20
- Davide Lajolo, Su fratelli, su compagni. Cartoline delle lotte operaie 1896-1924. Archivio Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1983, p. 67
- Lotte agrarie in Italia. La Federazione nazionale dei lavoratori della terra, 1901-1926, a cura di Renato Zangheri, Milano, G. Feltrinelli, 1960
- Molinella e Massarenti. Immagine e storia. Cronaca e storia, la sua gente, i suoi scritti, a cura di Natale Guido Frabboni, Molinella, Tipografia Roda, stampa 1977, p. 12
- Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, p. 116 sgg.
- La società attraente. Cooperazione e cultura nell'Emilia Romagna, Bologna, dicembre 1976-gennaio 1977, a cura di Franco Solmi, Bologna, Grafis, 1976, p. 330, 334
- Su, compagni, in fitta schiera. Il socialismo in Emilia-Romagna dal 1864 al 1915, a cura di Luigi Arbizzani, Pietro Bonfiglioli, Renzo Renzi, Bologna, Cappelli, 1966, p. 225