Bagno pubblico in Piazza XX Settembre
In Piazza XX Settembre l'ing. Filippo Buriani costruisce un grande bagno pubblico, secondo il progetto approvato dalla Giunta comunale nel 1894.
Si tratta di un bagno ad aspersione, dotato di cabine doccia, brevettato nel 1883 dal dermatologo tedesco Oscar Lassar e pienamente "rispondente all'esigenze e dell'igiene e dell'economia".
Per il sindaco Alberto Dallolio si tratta di un vero e proprio "istituto educativo", che deve ispirare al popolo "il sentimento della dignità personale, il rispetto del proprio corpo".
L'inaugurazione avviene il 18 giugno 1899. Il costo del servizio è fissato in 25 centesimi e comprende anche l'uso di biancheria e sapone. E' aperto dalle 8 alle 18 nei giorni feriali e dalle 7 alle 17 nei festivi.
Il suo utilizzo durerà fino al 1940, quando il Comune, per motivi speculativi, venderà l'area all'Istituto Fascista per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (poi INAIL), intenzionato a costruirvi la sua sede.
Anche dopo la demolizione dei bagni pubblici, però, e nonostante la redazione di un accurato progetto di recupero a cura dell’arch. Alberto Legnani, lo spazio rimarrà a lungo libero e allestito a giardino.
L'albergo in seguito costruito su quest'area sarà definito "uno dei più evidenti scempi della speculazione edilizia del dopoguerra a Bologna".

- Piazza XX settembre (BO) - Fonte: Biblioteca dell'Archiginnasio

- Piazza XX settembre (BO) - Mostra "Cent'anni di trasporto cittadino dall'omnibus all'autobus (1880-1890)" - Palazzo comunale (BO) - 2019

- e scuole comunali - Piazza XX Settembre (BO) - Cartolina postale
- Giancarlo Bernabei, La Montagnola di Bologna. Storia di popolo, Bologna, Pàtron, 1986, p. 70, 135 (foto dei bagni pubblici)
- Giuseppe Coccolini, Sviluppo edilizio-urbanistico in Bologna da Napoleone alla Prima Guerra mondiale. Cronologia degli avvenimenti più importanti, in "Strenna storica bolognese", XLV (1995), pp. 161-189
- Francisco Giordano, Un prodigio dell'igiene: l'edificio per i bagni pubblici di Porta Galliera, in: Via Indipendenza. Sviluppo urbano e trasformazioni edilizie dall'Unità d'Italia alla Seconda guerra mondiale, a cura di Maria Beatrice Bettazzi, Elda Brini, Paola Furlan, Matteo Sintini, Bologna, Paolo Emilio Persiani, 2017, pp. 145-157 (foto)
- Alberto Menarini, Athos Vianelli, Bologna per la strada. Fotoconfronti col passato, Bologna, Tamari, Seconda serie, 1975, p. 151 (foto)
- Pier Paola Penzo, Identità municipale, sentimento nazionale e trasformazioni urbane. Bologna, Ferrara e Ravenna 1859-1911, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p.154
- Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 227
- Rinnovare Bologna. Tra '800 e '900, a cura di Angelo Varni, Bologna, Bononia University Press, 2019, p. 28 (data cit.: 1896)