Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1897Proteste degli studentiGli studenti bolognesi, seguiti poi da quelli degli altri atenei italiani, scendono in piazza per protestare contro lo spirito di restaurazione, che aleggia negli ordinamenti universitari, per la libertà di insegnamento e per nuovi metodi di studio. Lo stesso Rettore Vittorio Puntoni, da poco nominato, ritiene i disordini “fondati sopra giusta ragione” e inevitabili, per lo stato “insoffribile di vita”.dettagli
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1897Finanziamenti a scuole privateL'approvazione di un finanziamento pubblico alla Scuola superiore femminile provoca aspre critiche contro il sindaco e l'amministrazione comunale. L'opposizione di sinistra giudica il finanziamento di 25.000 lire all'anno, a favore di 165 ragazze appartenenti a famiglie ricche, uno spreco evidente di denaro pubblico. Secondo i rappresentanti democratici la somma andrebbe piuttosto investita nella lotta contro l'analfabetismo, che in questi anni tocca ancora il 40% della popolazione.dettagli
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1897Il Giardino d'Infanzia governativoAccanto alla Scuola Normale "Laura Bassi" viene aperto un Giardino d'Infanzia, fin dall'inizio molto frequentato. Nell'anno scolastico 1897-98 è avviato anche un corso froebeliano. Nel 1903 al Giardino è aggiunta una seconda sezione e una terza nel 1915. A ridosso della guerra mondiale la prima maestra giardiniera, Guglielmina Giolli Sabattini, lo arricchirà con un museo e una biblioteca, mentre il Comune curerà l'installazione di moderni bagni e della luce elettrica. Tra il 1917 e il 1920 le allieve decoreranno il refettorio con dipinti floreali. Con la guerra le sezioni aggiuntive saranno abolite e le rispettive aule requisite dai militari. Una sola sarà ripistinata nell'anno scolastico 1924-25. Tra le due guerre il Giardino d'infanzia governativo comprenderà - oltre a un bel cortile soleggiato, due aule, un salone e uno spogliatoio - anche "un bell'appezzamento di terra con aiole coltivate a giardino, a orto, a prato e a frutteto", un pollaio in legno e una piccola colombaia per l'allevamento di volatili da cortile. Dal 1914 al 1948 il Giardino sarà diretto dalla maestra giardiniera Ada Irma Grecchi, che organizzerà gite e feste scolastiche con la collaborazione delle famiglie. Durante la seconda guerra mondiale l'edificio dell'asilo sarà danneggiato dai bombardamenti e occupato dai sinistrati, che utilizzeranno il terreno come orto di fortuna.dettagli
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1897Giuseppe Ceri restaura il castello della GiovanninaTra il 1897 e il 1902 Giuseppe Ceri (1839-1925) ristruttura il castello della Giovannina, situato nella frazione di San Matteo della Decima, al confine con il comune di Cento (FE). Costruita nel XVI secolo, su progetto di Sebastiano Serlio (1475-1554), la villa conserva all'interno sale affrescate da Guercino e bottega (1617-1632) con scene tratte da poemi epici, quali l'Orlando furioso, l'Iliade, La Secchia rapita. E' chiamata anche castello per le caratteristiche torri merlate, mentre il toponimo "Giovannina" è riferito alla tenuta donata nel 1488 dalla comunità di Persiceto a Giovanni II Bentivoglio, promotore di opere di bonifica nella Bassa bolognese. L'intervento dell'ing. Ceri comporta la costruzione dell'oratorio, un innalzamento di cinque metri dei torrioni e un restyling dell'intero edificio secondo il gusto del periodo, romantico e neomedievale. All'interno, alcune sale al pianterreno e al piano nobile dei torrioni angolari vengono decorate in stile liberty. All'inizio del '900 la Giovannina sarà l'asilo preferito della contessa Maria Majocchi Plattis (1864-1917) di Cento, che con lo pseudonimo di Joalnda, sarà protagonista del panorama letterario della sua epoca.dettagli
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1897Distribuzione di energia elettricaViene attivata nel Molino Poggioli una piccola centrale elettrica alimentata da una ruota idraulica sul canale delle Moline, che mette in funzione un alternatore trifase da 300 HP. Sono serviti di corrente gli utenti di via Repubblicana (poi via Augusto Righi), fino al caffè Genesini in via Indipendenza n. 28. Oltre all'Arena del Pallone, l'elettricità raggiunge presto piazza VIII Agosto, il Palazzo Maccaferri e anche l'hotel Brun. Nei primi mesi del 1898 saranno attivate altre tre piccole centrali: a porta Lame, alla Grada e a porta Galliera. Nel 1899 si costituirà la Società anonima cooperativa di Elettricità e la rete elettrica conoscerà un rapido sviluppo.dettagli
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1897Nascono le sezioni autonome della VirtusTra la fine del 1897 e il 1898 nascono alcune sezioni autonome della Virtus Società Ginnastica Educativa. Si staccano dalla “madre” Ginnastica la Scherma, la Velocipedistica e la Pedestre e Giuochi (poi Atletica leggera). Vengono eletti anche i primi consigli con nuovi presidenti: Giulio Ghirelli è il primo presidente dei ciclisti, Marcello Putti della sezione Scherma e Gaetano Beretta dei podisti. Rimane invece presidente della Ginnastica il conte ing. Adolfo Branca Aria, proprietario a Marzabotto dell’area in cui sono in corso gli scavi della città etrusca di Misa (Kainua).dettagli
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1897Il debutto del tenore GubelliniAl Politeama D’Azeglio, nella Mignon di Ambroise Thomas, tratta da Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister di Goethe, debutta il tenore Pietro Gubellini (1876-1954), giovane di umili origini, originario del rione Pratello, dove aiuta il padre come carrozzaio. Già conosciuto come “meraviglioso cantore di serenate”, è stato notato dall'avv. Magri, appassionato di lirica, che si è offerto di avviarlo al canto lirico, pagando i suoi studi. Dopo i primi successi bolognesi, Gubellini avrà una carriera lirica brillantissima, con numerose tourneés anche all’estero. Tenore “dalla voce deliziosa, insinuante, carezzevole”, sarà apprezzato “per la ricchezza del suo patrimonio vocale e per la sicurezza e padronanza delle emissioni, specialmente nel registro acuto”. Nel 1908 sarà “divo dello spettacolo” nei concerti del Palkine di Pietroburgo. Nel 1915 farà una lunga tourneé in Sudamerica assieme a Juanita Caracciolo con la Compagnia Lirica Italiana. Canterà nella Madame Butterfly a Buenos Aires e a Montevideo. A Rosario sarà al fianco di Elvira Colonnese in una Tosca memorabile. Nel 1921 si stabilirà nuovamente a Bologna, continuando però a esibirsi in Italia e all’estero. Negli ultimi anni sopperirà al declino della sua “voce maschia e vellutata” (Sani) con la sua “enorme arte scenica”, con il fascino che lo ha sempre contraddistinto. Nel 1938 Enzo Biagi, appena diciottenne, scriverà su Gubellini una storia a puntate su “Carlino Sera”, poi raccolta in un libro, definendolo "bravo quasi come Beniamino Gigli".dettagli
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2 febbraio 1897Carolina Coronedi Berti: una scrittrice cancellata dall'anagrafeRisultando da tempo irreperibile a Bologna, l'Ufficio Anagrafe cancella dai propri registri Carolina Coronedi Berti (1820-1911), tra i personaggi più importanti della cultura del suo tempo: scrittrice, filologa, socia della Commissione per i testi di lingua. Tra il 1869 e il 1874 ha scritto un importante Vocabolario Bolognese Italiano in due volumi, proponendosi il difficile compito di raccogliere tutte le espressioni volgari, compresi i proverbi e i modi di dire. In contatto con il noto filologo e studioso del costume Giuseppe Pitrè, uno dei massimi etnologi italiani, gli ha dedicato una lettera su Alcuni usi popolari bolognesi, pubblicata nel 1872 sulla "Rivista Europea", alla quale nel 1875 sono seguiti, sulla stessa rivista, gli Appunti di botanica bolognese. L'anno precedente era uscito il suo saggio Usi nuziali del contado bolognese, lavoro rilevante per la conoscenza delle usanze delle campagne, mentre nel 1877, sulla "Rivista di letteratura popolare", sono stati pubblicati i suoi Appunti di medicina popolare bolognese. Negli anni 1874-75 sul settimanale "Il Propugnatore" sono uscite a puntate numerose favole, che la Coronedi Berti ha tratto dalla cultura dialettale locale, "dalla bocca del volgo e dé nostri contadini", e che sono state poi raccolte nel volume Novelle popolari bolognesi. Nella prefazione del volume la scrittrice è definita "non già una di quelle fortunate ciarliere che si acquistano fama con vanità letterarie, ma bensì attese a severi studi in profitto e vantaggio delle nostre lettere". La raccolta è stata in seguito notevolmente arricchita dall'autrice e pubblicata nel 1883 col nuovo titolo di Favole bolognesi e una simpatica dedica alla nipotina: Questa edizione che è per noi bolognesi la dedico a te, mia cara Giulietta, che sei la più piccola dé miei nipoti che parlino e intendano il nostro dialetto, con ciò spero di farti cosa gradita. E allora che avrai fatto i tuoi compiti della scuola, là sul far della notte pregherai la tua buona mamma a leggertene qualcuna e gioverà a farti passare un'ora e a conciliarti il sonno. Va bene così? Sei contenta? Goditi dunque di questo poco che ti offre la tua zia. Secondo alcune fonti Carlotta Coronedi, sposata Berti, è deceduta il 13 giugno 1882. Per altri morirà nel 1911 a 91 anni. Il Comune le intitolerà una strada.dettagli
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7 febbraio 1897Il Fascio FerroviarioIl 7 febbraio nella palestra di Santa Lucia è inaugurata la sezione bolognese del Fascio Ferroviario Italiano. L'avvocato Barbanti Brodano (1853-1931), promotore della Camera del Lavoro di Bologna, tiene un discorso alla presenza di varie associazioni operaie, sotto l'occhio vigile della Questura e della Prefettura cittadine. Fondato a Genova nel 1890 sotto gli auspici del deputato Antonio Pellegrini e presieduto dall'avv. Samuele Levi, il Fascio Ferroviario, di ispirazione mazziniana, è "l'associazione palese, pubblica, legittima di tutti i ferrovieri italiani". Vi aderiscono circa 30mila agenti.dettagli
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22 febbraio 1897Il Sacro Cuore e l'Istituto dei SalesianiL'architetto Edoardo Collamarini progetta in stile eclettico il tempio del Sacro Cuore e l'istituto salesiano. La prima pietra è posta nel giugno 1901, ma l'imponente chiesa, una delle prime costruite dopo l'Unità, non sarà ancora completata allo scoppio della prima guerra mondiale. A pianta centrale, con vaghi riferimenti a S.Sofia di Costantinopoli, il Sacro Cuore anticipa la soluzione, del tutto analoga, del San Giuseppe di Modena. Nelle lettere di papa Benedetto XV a Giovanni Acquaderni, promotore del progetto, traspare la preoccupazione per una fabbrica che procede lentamente e, come quella di San Pietro a Roma, "non è mai finita!". L'Istituto dei Salesiani è un fabbricato di grandi dimensioni, che ospita un convitto, una scuola elementare, un ginnasio e numerosi laboratori di arti e mestieri.dettagli
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21 marzo 1897Elezioni politicheTra il 21 e il 28 marzo si svolgono in Italia le elezioni politiche. I socialisti conquistano quindici collegi, dei quali dieci nella regione padana. In provincia di Bologna vincono nel collegio di Budrio. Dopo la rielezione, Andrea Costa festeggia con gli amici bolognesi al ristorante Semprini, ritrovo tradizionale di intellettuali liberali e socialisti. Con lui c'è il leader socialista di Molinella Giuseppe Massarenti.dettagli
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31 maggio 1897Scioperi a Molinella e nella Bassa per i patti agricoliLa Bassa bolognese e ferrarese è infiammata dallo sciopero per i patti agricoli. Le risaiole rivendicano la giornata di 9 ore, la paga in contanti, vino genuino e i sorveglianti nominati dai lavoratori. Giuseppe Massarenti (1867-1950) guida per quaranta giorni l'agitazione bracciantile a Molinella, esplosa il 31 maggio al grido di "Pane e lavoro". Lo scontro tra mondine e agrari, esasperato per l'intervento dell'esercito, si estende nei giorni seguenti a tutte le categorie dei lavoratori agricoli e a vari comuni. Dal 12 giugno entrano in sciopero le roncatrici delle risaie delle casse di colmata dell’Idice contro la riduzione dei loro salari. Intervengono i soldati a tutela dei "crumiri" (intesi come coloro che vengono fatti subentrare agli scioperanti), mentre i padroni si irrigidiscono sulle loro posizioni. Le mondine di Molinella ottengono la solidarietà dei lavoratori di Medicina e Castel Guelfo. Il 17 giugno, a Vedrana di Budrio 43 mondine sono bastonate e arrestate. Il 22 giugno in prefettura a Bologna è firmato un accordo - con la mediazione dell'on. Anselmo Marabini (1865-1948) - che accoglie in parte le richieste operaie, ma due giorni dopo i lavoratori arrestati sono tutti condannati da tre mesi a otto giorni di carcere. Tra essi vi è Adalgisa Lipparini, che nel 1901 sarà eletta nel Consiglio generale della Federazione nazionale dei lavoratori della terra. Il 4 luglio scendono in sciopero i lavoratori di Altedo e Baricella, agitazione estesa poi a Molinella e Minerbio. Baricella è posta in stato di assedio dall’esercito. La mediazione di Andrea Costa favorisce la composizione della vertenza: gli scioperanti ottengono alcuni miglioramenti nelle tariffe, mentre gli agrari, pur impegnandosi ad aumentare i salari e a non restringere le colture del riso, si irrigidiscono sulla nomina dei "caporali". Alla lotta seguirà comunque una dura repressione poliziesca, con l'arresto degli agitatori e di un centinaio di mondine, la chiusura dei circoli socialisti e lo scioglimento delle organizzazioni di resistenza nei comuni della Bassa. A Bologna saranno colpiti il circolo "Giordano Bruno", quello dell'appodiato di Galliera e la Sezione elettorale socialista di S. Vitale.dettagli
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7 luglio 1897Guglielmo Marconi ottiene a Londra il primo brevetto e fonda la sua societàIl British Post Office di Londra concede a Guglielmo Marconi il brevetto n. 12039 dal titolo Perfezionamenti nella trasmissione degli impulsi e degli apparecchi relativi, sul suo metodo di trasmissione radio. L'ingegnere capo delle Poste inglesi, William Henry Preece loda con queste parole il suo lavoro: "E' stato detto che Marconi non ha fatto nulla di nuovo ... Colombo non ha inventato l'uovo, ma ha mostrato il modo di farlo stare diritto, e Marconi ha prodotto, con mezzi conosciuti, un nuovo occhio elettrico più sensibile di qualsiasi strumento elettrico che si conosca". L'inventore bolognese fonda in Inghilterra - a soli 23 anni - la Wireless Telegraph and Signal Company, ditta con cinquanta dipendenti, presto conosciuta come Marconi Wireless Co. Tra i consulenti della società vi sono il prof. John Ambrose Fleming dell'Università di Cambridge, l'ing. Richard Norman Vyvyan, tecnico impiantista, George Stevens Kemp e P.W. Paget. Nello stesso anno Marconi compie numerosi esperimenti a La Spezia, in collaborazione con la Regia Marina italiana, suscitando grandi entusiasmi. Il giovane diventerà molto popolare in Inghilterra già l'anno dopo, trasmettendo con il suo telegrafo senza fili i bollettini delle regate di Kingstown.dettagli
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14 agosto 1897Scioperano gli operai agricoli di BudrioGli operai agricoli del mandamento di Budrio scendono in sciopero spontaneamente. In un secondo tempo i dirigenti socialisti prendono la guida dell'agitazione, ma presto i loro principali esponenti vengono arrestati. I salariati, tuttavia, proseguono lo sciopero fino al soddisfacimento delle loro richieste.dettagli
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8 settembre 1897Monumento a Marcello Malpighi a CrevalcoreNella piazza di Crevalcore è inaugurato il monumento in bronzo a Marcello Malpighi (1628-1694), opera di Enrico Barberi (1850-1941). Una prova in gesso dello stesso è già stata presentata alla Biennale di Venezia. Allievo a Firenze di Giovanni Dupré, Barberi insegna all'Accademia di Belle Arti. E' un apprezzato scultore funerario. Nel 1897 ha ricevuto dal sindaco di Bologna l'incarico di verificare lo "stato di salute" della fontana del Nettuno. Marcello Malpighi, grande medico e anatomista, padre dell'osservazione microscopica, era originario di Crevalcore. Dopo una brillante, seppur contrastata, carriera scientifica a Bologna e a Pisa, morì a 66 anni a Roma, mentre ricopriva la prestigiosa carica di Archiatra pontificio. Ebbe funerali solenni in San Pietro e il 10 febbraio 1696 le sue ceneri furono trasferite, come da testamento, nella chiesa dei SS. Gregorio e Siro a Bologna. Vennero tumulate nel muro sotto l'organo. Nel 1838 in occasione della Decennale eucaristica e dei restauri della chiesa, il conte avv. Luigi Salina, proprietario della villa di Corticella che fu di Malpighi, fece trasferire i resti dello scienziato nella propria cappella in San Gregorio, dedicata a S. Camillo.dettagli
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18 settembre 1897V Congresso socialistaNei giorni 18-20 settembre si svolge a Bologna il V Congresso socialista. Vi partecipano i rappresentanti di 623 sezioni, con 27.800 aderenti. Per la prima volta è affrontata la questione femminile: Anna Kuliscioff (1857-1925) annuncia nella relazione introduttiva la preparazione di uno schema di legge sul lavoro femminile e minorile. Tra i punti principali della discussione vi è anche il programma agrario. E' approvato un ordine del giorno del modenese Gregorio Agnini (1856-1945) in cui si incoraggia la costituzione di leghe contadine di resistenza e si prevede l'azione del partito a favore di coloni e mezzadri per la riforma dei patti colonici. Non sono presi invece impegni a difesa della piccola proprietà, che per i socialisti è destinata a scomparire con l'affermazione del capitalismo nelle campagne. È inoltre approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Anna Kuliscioff ed Ettore Reina, sull’atteggiamento del partito “di fronte al movimento economico del proletariato”. I socialisti si impegnano a partecipare alle lotte sindacali e agli scioperi per una nuova legislazione sul lavoro. E' anche aperta l'agitazione contro il domicilio coatto, che colpisce duramente gli esponenti socialisti. Nel complesso prevale un indirizzo riformista: una mozione a favore di una assoluta intransigenza anti-borghese viene respinta. Il giornale l' "Avanti!", diretto da Leonida Bissolati (1857-1920), diviene organo ufficiale del Partito socialista.dettagli
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17 ottobre 1897L'Istituto San GiuseppeNella villa Banzi, fuori porta Santo Stefano, alcune Suore Ancelle del Sacro Cuore di Gesù - ordine fondato nel 1876 a Imola da suor Lucia Noiret - fondano, assieme a sette educande, il Collegio San Giuseppe. L'istituto riceve fanciulle in giovane età e offre loro una educazione cristiana. Vi si tengono lezioni di francese, pittura, musica, ricamo.dettagli
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dicembre 1897"Il Tesoro" di Giuseppe LippariniIspirata alla fiorentina "Vita nuova" nasce a Bologna la rivista “Il Tesoro”, fondata da Giuseppe Lipparini (1877-1951) e da Giulio De Frenzi, pseudonomo usato da Luigi Federzoni (1878-1967) in ambito giornalistico. Si definisce “organo dell‘idealismo” e ha tra i suoi scopi quello di diffondere “il gusto sano dell’arte”. Ne usciranno otto numeri tra il 1897 e il 1898. Dopodiché i finanziamenti mancheranno e sarà “negra miseria”. Ad essa faranno capo alcuni giovani intellettuali, quali Manara Valgimigli (1876-1965), Carlo Zangarini (1874-1943), lo stesso Federzoni, allievi di Carducci e della scuola classicista, ma desiderosi di nuove aperture: al movimento dei preraffaelliti, al simbolismo e a D'Annunzio. Nel 1899 Lipparini conseguirà la laurea in greco e inizierà una poliedrica carriera di poeta, giornalista - oltre al “Tesoro”, “Il Resto del Carlino”, “Il Tempo”, “L’Illustrazione italiana” e molti altri periodici ospiteranno la sua penna - e professore di letteratura italiana in giro per l’Italia. Diventerà in seguito professore di Storia dell’Arte all’Accademia di Bologna, della quale sarà anche presidente. Nel 1928 ricoprirà per breve periodo la carica di vicepodestà fascista.dettagli
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4 dicembre 1897Convenzione per la costruzione di nuovi istituti universitariIl rettore Vittorio Puntoni, il sindaco Alberto Dallolio e il presidente della Deputazione provinciale Giuseppe Bacchelli firmano una Convenzione tra Università e enti locali bolognesi per l’edificazione di nuovi edifici universitari, stante il notevole aumento della popolazione studentesca. Essa è la traduzione operativa del metodo già proposto dal rettore Capellini: l'insediamento universitario non deve essere frammentario, ma fatto di "poche e stabili cose", anche se il Puntoni precisa che non è oggetto dell'accordo l'assetto definitivo dell'Ateneo. La Convenzione diviene legge dello Stato il 26 marzo 1899. In commissione la proposta bolognese è stata radicalmente modificata, tra le proteste di Carducci, Codronchi, Saladini e Finali. Fra il 1899 e il 1905 saranno costruiti gli edifici degli Istituti di Anatomia Umana e Patologica, quello di Fisica e quello di Mineralogia, a capo delle vie Irnerio e Zamboni. La realizzazione di questi nuovi palazzi comporterà la demolizione dei borghi preesistenti.dettagli