Visita di Sigmund Freud a Bologna
Nel corso di un viaggio in Italia, il 1° settembre Sigmund Freud (1856-1939) arriva a Bologna in treno da Padova. Scende assieme al fratello all'hotel Brun e subito dopo inizia un giro per la città seguendo la guida fornita dal direttore dell'albergo.
Come prima tappa visita il museo archeologico e, nel pomeriggio, l'Università. Il giorno seguente è alla Certosa e poi va ad ammirare i capolavori della Pinacoteca.
Trova il vino delizioso e si ferma a mangiare più volte alla trattoria delle Tre Zucchette in vicolo della Canepa. In una lettera alla moglie parla di una "città stupenda, pulita, con piazze e monumenti colossali".
A ricordo della visita porterà con sé una immagine delle Due Torri e le foto di due monumenti sepolcrali della Certosa - la Cella Bersani di Carlo Monari e la tomba Minghetti di Augusto Rivalta - che rimarranno a lungo appese nel suo studio di Vienna.
Il padre della psicanalisi sarà di nuovo di passaggio a Bologna il 28 agosto 1902, ma si tratterà solo di una breve sosta per un caffè nel bel ristorante della stazione.
- Valeria Copperi, Viaggionauta. Guida per luoghi curiosi, Torino, Yume, 2018
- Sigmund Freud, Il nostro cuore volge al sud. Lettere di viaggio. Soprattutto dall'Italia (1895-1923), a cura di Christfried Togel, con la collaborazione di Michael Molnar, Milano, Bompiani, 2003
- Laurence Simmons, Freud's Italian Journey, Amsterdam - New York, Rodopi, 2006, p. 29