Il Piccolo Credito Romagnolo
Su iniziativa del conte Giovanni Acquaderni (1839-1922) nasce il Piccolo Credito Romagnolo, finalizzato a sostenere le opere cattoliche. I soci sono 358 e la sede è in via Cavaliera (poi Oberdan) nell'antico Palazzo Ludovisi, risalente al XIV secolo e ristrutturato tra il 1770 e il 1781 su progetto di Gian Giacomo Dotti.
Nel 1932, sopra al vicolo del Purgatorio, tra via Rizzoli e l'antico ghetto ebraico - dove un tempo era l'ospedale di San Giobbe per la cura delle malattie veneree - il Credito Romagnolo edificherà una galleria pedonale dedicata al fondatore Acquaderni.
- Luciano Bergonzoni, Alfonso Melloni. Dalla banca all'altare, Terraglione di Vigodarzere (PD), Centro Editoriale Cattolico Carroccio, 1993, pp. 21-24
- Luigi Bortolotti, Bologna dentro le mura. Nella storia e nell'arte, Bologna, La grafica emiliana, 1977, p. 181
- Tiziano Costa, Le grandi famiglie di Bologna. Palazzi, personaggi e storie, Bologna, Costa, 2007, p. 174
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- Vincenzo Leonardi, Il credito romagnolo, in: "Strenna storica bolognese", 10 (1960), pp. 110-120
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Marco Poli, Accadde a Bologna. La città nelle sue date, Bologna, Costa, 2005, p. 228
- Filippo Raffaelli, I segreti di Bologna, Bologna, Poligrafici, 1992, p. 7
- Statuto del Piccolo Credito Romagnolo, Bologna, Libreria naturalistica, 2004 (Ripr. dell'ed.: Bologna, Tipografia arcivescovile, 1896)
- Giampaolo Venturi, Storia del Credito romagnolo, Roma (ecc.), Laterza, 1996