Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1895Spostamento della pala d'altare di San FrancescoLa ditta Venturi, specializzata nella lavorazione del marmo, effettua lo spostamento della grande pala posta sull’altare maggiore della basilica di San Francesco. Opera del XIV secolo dei veneziani Pierpaolo e Jacobello Delle Masegne, nel 1801, dopo la destinazione del complesso di San Francesco a dogana, la pala era stata smontata e collocata in vari depositi, con la perdita di numerosi pezzi originali. Era stata restaurata nel 1848 da Prudenzio Piccioli, in occasione della riapertura al culto della basilica.dettagli
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1895L'Istituto femminile d'arti e mestieri "Regina Margherita"Su iniziativa della Società Operaia e di un Comitato promotore di donne bolognesi, nato nel 1890 in ambienti democratici per promuovere il diritto al lavoro e l'autonomia delle donne, viene fondata la Scuola provinciale femminile di arti e mestieri, in seguito denominata Istituto femminile d'arti e mestieri "Regina Margherita". E' la prima scuola di questo tipo nella provincia di Bologna. Ha l'obiettivo di istruire e avviare a un mestiere le fanciulle delle classi popolari. Di durata triennale, è basata sostanzialmente sui lavori manuali. Nei suoi laboratori si tengono corsi di sartoria, ricamo, cucina e altre mansioni tipicamente femminili. E' curata, inoltre, la preparazione professionale in quei settori, che vanno aprendosi all'impiego delle donne: le poste, le pubbliche amministrazioni e gli uffici commerciali. La scuola è diretta da Isa Boghen Cavalieri, presidente del Comitato di propaganda per il miglioramento delle condizioni morali e giuridiche della donna. Tra le insegnanti vi è Giulia Cavallari Cantalamessa (1856-1935), prima donna laureata in Lettere all'Alma Mater, aiutata dal poeta Severino Ferrari (1856-1905) a preparare le lezioni e a correggere i compiti. Nel 1897 la scuola si insedierà in via Cartolerie n. 5, nei locali dell'ex Collegio dei Barnabiti (o ex Casa dei Corrigendi). Dopo una breve esperienza come Società anonima cooperativa per Azioni, nel tentativo di renderla autonoma dal punto di vista economico - i mezzi finanziari dovevano venire dagli utili delle attività dei laboratori - nel 1903 la gestione passerà al Comune. Dal secondo dopoguerra l'Istituto sarà intitolato a Elisabetta Sirani, "pittrice eroina" bolognese del XVII secolo.dettagli
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1895Visite pastorali e scuole di religioneIl cardinale arcivescovo Domenico Svampa (1851-1907) istituisce le Visite Pastorali nella diocesi bolognese sull'esempio di quelle papali. Apre inoltre scuole di religione nelle parrocchie per contrastare le impostazioni educative dello stato liberale.dettagli
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1895La statua di San Petronio torna ad essere quella di papa Gregorio XIIICon la sostituzione del pastorale e della mitria vescovile, la statua di San Petronio che benedice i bolognesi dal portale di palazzo d'Accursio torna ad essere quella di papa Gregorio XIII, riformatore nel 1583 del calendario (che da lui prende il nome di gregoriano). L'operazione è stata preceduta da infinite discussioni, iniziate fin dal lontano 1888, tra i favorevoli e i contrari. La trasformazione dell'opera in bronzo dello scultore Alessandro Menganti (1531-1594), seguace di Michelangelo, era avvenuta nel 1796 all'arrivo delle truppe napoleoniche. Sulla base di un decreto che vietava le statue papali, anche quella di Gregorio XIII avrebbe dovuto essere rimossa. Allora i bolognesi prontamente la trasformarono in quella del santo patrono. Nell'occasione anche la lapide dedicatoria al Papa fu sostituita con la scritta "Divus Petronius Protector et Pater", che rimarrà sopra la statua anche dopo il ritorno all'originaria identità.dettagli
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gennaio 1895La donazione CapelliniGiovanni Capellini (1833-1922), professore di Geologia e Rettore dell'Alma Mater, dona al Museo Civico la sua collezione di reperti (circa 7.000). Con essi è allestita la sala detta dei “confronti preistorici”. Capellini è tra i professori inviati a Bologna dopo l'Unità dal ministro Mamiani a rinnovare l'Università papalina. E' considerato dai giornali clericali un “empio darwinista” e “scimmiofilo”. “Caratterialmente parlando, unisce intraprendenza, tenacia e connaturate doti organizzative con un'ampiezza di vedute che lo spingerà sempre a relazionarsi con colleghi stranieri, a viaggiare (...) e a compiere ricerche all'estero” (Lenzi). L'onore del rettorato gli è toccato più volte: nel 1871, tra il 1874 e il 1876, tra il 1885 e il 1888 e infine nel 1894-95. E' stato organizzatore di congressi internazionali e promotore instancabile di numerose iniziative scientifiche, che hanno attratto "su Bologna e l'Italia gli occhi del mondo". A lui sarà dedicato nel 1911 il Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università.dettagli
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9 gennaio 1895Fonografo Edison in via IndipendenzaDal 9 gennaio nella Sala del Panorama in via Indipendenza è in funzione un grande modello di Fonografo Edison, dal quale possono ascoltare quindici persone contemporaneamente. Dall'apparecchio escono pezzi musicali, cioè "concerti instrumentali, concerti militari, vari inni nazionali, pezzi d'opera e d'operetta, canti di celebri artisti italiani", ma anche declamazioni e discorsi di vario tipo. Il fonografo diventerà presto un utile complemento musicale per l'antenato del cinema: il chinetofono.dettagli
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13 gennaio 1895Andrea Costa eletto nel collegio di BudrioDopo la morte di Quirico Filopanti, Andrea Costa, costretto in contumacia a Lugano, è candidato dalla Lega per la libertà alle elezioni suppletive del collegio di Budrio, Medicina, Molinella, Minerbio, Castenaso, Castel Guelfo. Nonostante aspre misure restrittive contro la propaganda socialista, Costa prevale nettamente (3432 voti contro 1861) sull'avversario, l'ex garibaldino Mirri, divenuto rigido conservatore. Vince anche le elezioni generali del 26 maggio nel collegio di Imola, ma opta per Budrio, dove le leghe bracciantili, guidate da Giuseppe Massarenti, hanno avviato dure lotte per ottenere migliori condizioni di lavoro.dettagli
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24 febbraio 1895La difterite curata col siero del Laboratorio comunaleDal 24 febbraio 1895 la difterite, grave malattia infettiva che colpisce soprattutto i bambini, viene curata a Bologna con il siero preparato nel Laboratorio Municipale Batteriologico dal dott. Floriano Brazzola. Il metodo è stato messo a punto e sperimentato a Parigi dal prof. Roux all'inizio del 1894. Nell'ottobre di quell'anno è stato applicato anche in città all'Ospedale Maggiore. Subito dopo, per iniziativa dell'Assessore prof. Putti, il dott. Brazzola ha compiuto un viaggio di studio a Parigi e Berlino. Per la prima volta in Italia viene somministrato siero prodotto in loco autonomamente, con notevole risparmio rispetto all'importazione dall'estero e con buoni risultati di cura. Tra il 1892 ed il 1896 si hanno a Bologna 366 morti per difterite, ma solo 51 dopo il marzo 1895. La sperimentazione del Laboratorio Municipale sarà però interrotta poco dopo per mancanza di fondi. Il compito del contrasto alla difterite sarà assunto negli anni seguenti dall'Istituto Antirabico. Dal 1939 la vaccinazione anti difterica diventerà obbligatoria.dettagli
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24 marzo 1895Il programma minimo dei socialistiIl Consiglio nazionale del Partito socialista, riunito a Bologna, elabora il programma minimo politico e amministrativo, in vista delle prossime elezioni. Tra i punti principali vi sono: il suffragio universale, l'eguaglianza giuridica e politica tra i sessi, l'autonomia comunale, la statalizzazione di ferrovie e miniere, il prolungamento della scuola dell'obbligo, una tassazione progressiva sui redditi e le successioni, le otto ore lavorative, la riforma dei patti colonici e la distribuzione delle terre incolte. Il PS chiede infine l'abolizione delle misure restrittive della libertà di stampa. Il programma minimo sarà ratificato al congresso di Roma del 1900.dettagli
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19 aprile 1895Prima Esposizione Provinciale di Belle ArtiSi apre la Prima Esposizione Provinciale di Belle Arti, allestita a cura della neonata Associazione “Francesco Francia” nel salone del Palazzo del Podestà, concesso per l'occasione dal Comune. Vi sono esposte 195 opere, delle quali una buona parte saranno sorteggiate tra i soci dell'Associazione o acquistate da privati. Tra gli artisti presenti Coriolano Vighi, Alessandro Scorzoni, Flavio Bertelli, criticato per la pittura "troppo diafana", Augusto Majani con opere di taglio divisionista e Fabio Fabbi (1861-1946), che presenta un dipinto di gusto orientalista. Il cronista del "Resto del Carlino" dichiara, "con orgoglio di bolognese", che la mostra è ben riuscita. Dopo un lungo periodo di disinteresse, i cittadini si meravigliano che in città operino ancora tanti artisti di merito.dettagli
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10 giugno 1895Battaglia nel secondo CollegioAlle elezioni politiche di giugno la massoneria bolognese appoggia nel secondo Collegio la candidatura di Alfonso Marescalchi (1851-1918), un ex consigliere della Prefettura destituito dal Governo per essersi opposto ad alcune ingiuste assegnazioni a domicilio coatto. Alcuni giorni dopo la sua espulsione, ha pubblicato un memoriale di denuncia contro il Questore: andato nel carcere di San Giovanni in Monte per interrogare tre persone fermate, gli hanno consegnato una lista con 14 nomi. Gli altri sono stati arrestati - in alcuni casi addirittura senza denuncia - senza altra giustificazione "che l'odio e la vendetta politica".dettagli
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22 giugno 1895Maggioranza moderata e sinistra agguerritaDopo le elezioni del 22 giugno entra in consiglio comunale una forte maggioranza moderata, appoggiata da una parte dei cattolici. E' presente anche una agguerrita minoranza di sinistra, favorevole alla municipalizzazione di alcuni servizi, come il gas, l'acqua e i trasporti tranviari. L'illustre clinico Pietro Albertoni, esponente radicale, sostiene che è giunto il momento di trasformare la beneficenza, assicurare il lavoro alle classi meno abbienti, assistere con denaro pubblico i bambini poveri delle scuole elementari. Il sindaco Dallolio risponde con un deciso no alla sua richiesta di abolizione del dazio e di introduzione di una tassazione progressiva, affermando che essa impedisce l'accrescimento della ricchezza generale.dettagli
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8 agosto 1895Esperimenti di Guglielmo Marconi con le onde radioAl Griffone di Pontecchio, la villa della sua famiglia nei pressi del comune di Praduro e Sasso, Guglielmo Marconi (1874-1937) ha ricevuto dai genitori il permesso di utilizzare la “stanza dei bachi”, uno stanzone sotto il tetto, come laboratorio per dedicarsi privatamente a “studi elettrici particolari”. Il giovane costruisce o perfeziona apparecchi, riempie quaderni di appunti. Intende portare avanti gli esperimenti di trasmissione senza fili già avviati da alcuni scienziati europei. Nel 1864 il fisico matematico James Clerk Maxwell ha formulato una teoria, che ha introdotto il concetto di onde elettromagnetiche. Le sue ipotesi sono poi state verificate da Heinrich Rudolf Hertz nel 1888. L'idea di Marconi riguarda la possibilità di impiegare le onde hertziane per la trasmissione a distanza. Nella primavera 1895 comincia a sperimentare nuove versioni di apparecchiature già usate da altri, in particolare un coherer (rivelatore) più potente di quello introdotto da Édouard Branly. Il trasmettitore di Marconi si rivelerà l'unico valido per le radiocomunicazioni a brevi e grandi distanze: sarà questa la sua fondamentale invenzione. Egli introduce inoltre in campo scientifico il concetto di antenna, come sistema per lanciare e raccogliere onde elettromagnetiche. Un giorno d'agosto il giovane scienziato compie l'esperimento decisivo, che diverrà famoso, con l'invio di un segnale telegrafico oltre l'ostacolo naturale della collina dei Celestini. Lo sparo di fucile del contadino Mignani, aiutante occasionale di Marconi, per indicare l'avvenuta trasmissione, segna la nascita della radio. Secondo le parole di Marconi la nuova disposizione dimostra che è possibile aumentare notevolmente la distanza di ricezione del segnale e soprattutto che la trasmissione “non è più impedita dall'interposizione di ostacoli”. Il 2 giugno 1896 il giovane depositerà la descrizione del suo sistema di telegrafia senza fili presso l'Ufficio brevetti britannico, dopo aver tentato invano di offrirlo al ministero delle poste italiano. Londra è considerata la destinazione ideale del brevetto, sia perché vi abitano gli influenti parenti della madre, sia perché l'impero britannico appare particolarmente interessato al potenziamento delle reti di comunicazione.dettagli
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22 settembre 1895Accoglienza trionfale per i ginnasti della Virtus di ritorno da RomaIl 22 settembre diverse migliaia di cittadini accorrono alla stazione ferroviaria e si assiepano lungo la via Indipendenza e in piazza Vittorio Emanuele II per applaudire la centuria dei ginnasti della Virtus, reduce dal Concorso internazionale di Roma. Al binario di arrivo gli atleti sono accolti dalla banda municipale e dalle corali Euridice, Orfeonica, Verdi e Mazzolani con le loro bandiere. Dopo i saluti delle autorità i ginnasti, riuniti in plotoni, si avviano verso il centro, con in testa la fanfara della società. Accanto alla bandiera, decorata con la corona d'alloro vinta nella gara di squadra, cammina il Presidente onorario prof. Marcello Putti. Dopo una breve sosta in piazza Vittorio Emanuele il corteo raggiunge la palestra di Santa Lucia in via Castiglione, dove il capo delegazione Giuseppe Monti ringrazia i soci “pel modo lodevole ed il contegno esemplare" coi quali hanno rappresentato a Roma la gioventù bolognese. E' stata una spedizione imponente, inedita per i tempi, favorita dal nuovo Presidente della Virtus Cesare Sanguinetti e resa possibile dagli introiti di numerose iniziative promozionali. Tra esse l'affittanza del Giuoco del Pallone, l'organizzazione in febbraio di una Veglia Fantastica al Teatro Comunale e di tre giornate di corse in bicicletta, svolte alla Montagnola nel mese di maggio, sotto l'Alto Patronato del Principe di Napoli. A Roma la squadra bolognese si è distinta, già nella sfilata iniziale del Concorso, per “la precisione dei movimenti”. Ha percorso diversi giri di campo “con passo marcato, con precisione e compostezza”, suscitando l'ammirazione di tutti. Nei giorni seguenti la Virtus ha colto buoni risultati nella corsa a squadre e nel salto. Alessandro Rizzoli ha guadagnato la medaglia d'oro offerta dal Ministero della Guerra. La bandiera sociale si è riempita di medaglie e decorazioni. L'inno cantato a Roma dagli atleti virtussini - parole del capo squadra Giuseppe Monti - è divenuto l'inno ufficiale della Federazione Ginnastica. La partecipazione di cento ginnasti al Concorso di Roma ha provocato contrasti e polemiche tra i dirigenti della Virtus. Sono state criticate le spese eccessive e il consigliere Remigio Legat ha osteggiato la scelta di Monti, preferendo la qualità delle esibizioni alla quantità degli atleti partecipanti.dettagli
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14 ottobre 1895Scoperto a Colunga un villaggio dell'età della pietraNella località di Prati di Colunga, in comune di San Lazzaro di Savena, il prof. Edoardo Brizio (1846-1907) riconosce le tracce di un antico villaggio a fondi di capanne dell'età della pietra. A seguito del ritrovamento di alcune scaglie di selce e di alcune frecce da parte di un contadino, il 14 ottobre 1895 viene eseguito un saggio di scavo in un fondo di proprietà Stanzani. In un campo coltivato sono ritrovati frammenti di vasi e scaglie di selce (probabili coltellini, punteruoli, raschiatoi, frecce). Vengono inoltre notare macchie di terra nera, che presto si rivelano basi di capanne. Poco dopo verrà scoperto anche il luogo del sepolcreto degli abitanti del villaggio. Nel dicembre 1895, nel corso di lavori di bonifica su un terreno del Brefotrofio di Bologna, vicino al fondo Stanzani, un contadino troverà uno scheletro quasi completo. Un sopralluogo effettuato dagli archeologi il 4 maggio 1896 porterà alla scoperta di altri resti umani e di un robusto vaso a forma di olla. Il successivo scavo sarà interrotto dall’affiorare copioso di acqua nella trincea. Quelle di Colunga sono a queste date le più antiche tracce della presenza dell'uomo nel Bolognese. In Emilia sono pochi i luoghi in cui sono stati ritrovati caratteri neolitici con accenni all’età del rame. Uno di questi è la stazione di Bellaria presso Bazzano, dove negli anni Settanta Arsenio Crespellani e i ricercatori della “Società per scavi archeologici a scopo scientifico” trovarono in gran numero “selci lavorate sparse a fior di terra” (frecce, coltellini, scarti di lavorazione). .dettagli
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1 novembre 1895Primo congresso nazionale del Partito Repubblicano (PRI)Si riunisce a Bologna il Primo congresso nazionale del Partito Repubblicano Italiano. Sotto la presidenza dell'ingegnere lughese Paolo Taroni (1859-1939) partecipano circa cento delegati provenienti da varie regioni italiane. Il PRI è stato fondato in aprile a Milano. Le sue radici sono nel pensiero di Giuseppe Mazzini, Carlo Cattaneo, Aurelio Saffi. Le varie associazioni repubblicane scelgono l'organizzazione in partito, la partecipazione alle lotte elettorali, una netta demarcazione nei confronti del partito socialista e della democrazia radicale, senza escludere alleanze elettorali. Giuseppe Gaudenzi (1872-1936), fondatore nel 1894 del giornale “Il Pensiero Romagnolo” e presidente del Circolo Giuseppe Mazzini di Forlì, sarà il primo segretario politico. Lo statuto e il programma definitivo verranno stabiliti al congresso di Firenze del 1897. Alle elezioni politiche di quell'anno, nel gruppo dell'Estrema, comprendente anche socialisti e radicali, saranno eletti 22 deputati repubblicani, che diventeranno 30 dopo le elezioni del 1900. Fino alla guerra di Libia del 1911 il PRI manterrà un atteggiamento ostile all'avventura coloniale. Nel 1914, invece, sarà nettamente favorevole alla “guerra democratica” contro l'Austria, vista come ultimo capitolo del processo di unificazione nazionale. A Bologna il Partito repubblicano avrà sempre una consistenza modesta. Il principale rappresentante tra i due secoli sarà Enrico Golinelli, Venerabile della loggia “VIII Agosto” e sindaco dal 1902 al 1904.dettagli
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13 novembre 1895La Cassa Rurale e Prestiti di BaricellaIl 13 novembre a Baricella, presso la canonica della parrocchiale, l'arciprete don Augusto Lanzarini e 22 soci, appartenenti a varie categorie sociali, fondano la Cassa Rurale e Prestiti, società cooperativa in nome collettivo, che ha per scopo l’aiuto dei meno abbienti “con spirito cristiano” e con prestiti e interessi molto bassi. E' l'inizio del credito cooperativo cattolico nel Bolognese. Nel 1899 don Angelo Galassi, parroco di Marmorta, promuoverà la fondazione della Cassa Rurale e Prestiti di Molinella e Marmorta. Nel 1907 sarà realizzata la Cassa Rurale di S. Martino in Argine.dettagli
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30 novembre 1895L' "Intransigente" e altri periodici socialistiEsce “L'Intransigente”, organo settimanale socialista. Sulla testata riporta il motto: “Proletari di tutto il mondo unitevi!” di Karl Marx. Nel primo articolo, dal titolo Avanti Lavoratori!, invita gli operai alla conquista dei comuni e all'elezione di deputati in Parlamento “con la calma dei forti, con la freddezza dei calcolatori”. Nei mesi seguenti la maggior parte delle sue pagine saranno dedicate alla propaganda contro la guerra d'Africa, compresa un'aspra polemica contro Carducci, favorevole all'avventura coloniale. Il giornale pubblicherà inoltre - nella rubrica Note di cronaca - l'attività dell'opposizione socialista nel consiglio comunale di Bologna, notizie sugli scioperi, corrispondenze dalla provincia. All' "Intransigente", autore delle "prime bajonettate" socialiste nella stampa bolognese e destinato presto a scomparire "per mancanza di sangue finanziario", si succederanno il settimanale "Il Risveglio", organo della Federazione Socialista Romagnola (1896-1897) e "L'Amico del Povero" (1897-1898), organo socialista della provincia di Bologna.dettagli
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7 dicembre 1895"Via dall'Africa!"Il 7 dicembre, durante la guerra coloniale di Abissinia, il presidio italiano comandato dal maggiore Pietro Torelli presso il monte Amba Alagi, tra l'Etiopia e l'Eritrea, è assalito da un contingente nemico e viene completamente annientato. I socialisti bolognesi si scagliano con il loro giornale “L'Intransigente” contro l'impresa africana, sostenendo la battaglia parlamentare di Andrea Costa. Contro la guerra di espansione manifestano anche gli studenti universitari, che accusano il prof. Carducci di connivenza con la corona e con il governo Crispi. Il poeta Olindo Guerrini descrive la vicenda coloniale con versi amari: Nuovo sangue latin beve la terradell'Eritrea bruciata.Nuove vittime ancor di rei consiglicadran sull'arse arene.E nuove madri cresceranno i figliper ingrassar le iene! Il grido “Via dall'Africa” si leverà sempre più alto a Bologna, come in tante altre città italiane. Il 5 marzo 1896 Crispi dovrà dimettersi.dettagli
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20 dicembre 1895Il dibattito sul catechismoSi svolge in consiglio comunale un vivace dibattito sul catechismo. Francesco Acri (1834-1913) presenta l’opuscolo Del catechismo in iscuola, in cui sostiene che la religione è un aspetto fondamentale dell’istuzione. Deve essere insegnata dai parroci o da persone da essi delegate. Il catechismo dà per primo “notizia di Dio”. "Esso ha ragione di fine e in rispetto a esso hanno ragione di mezzo l'artitmetica, il disegno, la scrittura e altre simili cose". Contro il ripristino della religione a scuola si batte invece la componente laicista del consiglio, di cui fanno parte Pietro Albertoni, Augusto Murri, Oreste Regnoli. Al termine della discussione è riconosciuto il valore pubblico dell'insegnamento religioso nella scuola.dettagli