Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

26 marzo 1893

La Camera del Lavoro

Il 26 marzo, in una sala di palazzo dei Notai, l’assemblea dei rappresentanti di 34 società operaie ed associazioni di mestiere della città e della provincia di Bologna fondano la Camera del Lavoro e ne approvano lo statuto.

E' un passo importante per l'associazionismo operaio (compresi i braccianti agricoli) e per l'introduzione di nuove idee e contenuti, nella fase iniziale di crescita politica e sindacale delle masse popolari.

La camera, evoluzione della Borsa del Lavoro creata nel 1889 dalla Società Operaia, deve soprattutto servire da intermediaria tra l’offerta e la domanda in un momento di grave crisi del mercato del lavoro.

Ha inoltre il compito di fare studi e compilare statistiche sul mercato stesso, di tutelare gli interessi dei lavoratori, di favorire il progresso delle associazioni di mutuo soccorso e delle cooperative.

Un primo contributo in denaro giunge dal Comune - che il 29 dicembre 1892 ha approvato quasi all'unanimità uno stanziamento di 3.000 lire - dalla Provincia e dalla Banca popolare di Bologna.

La sede è aperta al pubblico dal 1° giugno in via Cavaliera n. 22 (poi via G. Oberdan), nel palazzo della Società Operaia.

Il 18 giugno 1893 è eletto il Comitato esecutivo: ne fanno parte l'avvocato Giuseppe Brabanti Brodano, l'operaio socialista Giuseppe Bolognini, Argentina Altobelli, Gaetano Cuppi, l'insegnante Ugo Rabbino, il presidente della Società operaia Aristide Venturini e Ferdinando Zironi.

Il Segretario camerale Gaetano Benzi, "socialista indipendente", sarà arrestato a Palermo durante i moti dei fasci siciliani e sostituito da Romeo Mingozzi, ex anarchico collettivista vicino a Andrea Costa.

Nel giugno 1894 la Camera del Lavoro bolognese avrà già oltre 15.000 iscritti, dei quali oltre 7.000 operai. Nel 1896 cesserà il sussidio pubblico e comincerà a finanziarsi solo col tesseramento.

Negli anni seguenti il suo ruolo sarà quello di organizzare le vertenze per la diminuzione dell'orario di lavoro e l'aumento dei salari, ricorrendo come misura estrema allo sciopero (nove tra il 1896 e il 1900).

Bologna sarà anche la sede della Federazione italiana delle Camere del Lavoro e la culla, nel 1901, della Federterra.

Approfondimenti
  • Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, Bologna, Comune – ISREBO, vol. I, Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, 2005, pp. 81-83 (data cit.: 1 giugno 1892)
  • Luigi Arbizzani, Un secolo di lotte popolari, per la pace, il progresso e la libertà, in: Resistenza in Emilia Romagna, a cura di Roberto Fregna, Bologna, Regione Emilia-Romagna, stampa 1975, p. 15 (ill.: G. Benzi a processo a Palermo)
  • Luigi Arbizzani, Sguardi sull'ultimo secolo. Bologna e la sua provincia, 1859-1961, Bologna, Galileo, 1961, pp. 80-81
  • Silvia Bianciardi, Argentina Altobelli e la buona battaglia, nuova ed. ampliata, Milano, Angeli, 2013, p. 46 sgg.
  • Bologna nelle sue cartoline, a cura di Antonio Brighetti, Franco Monteverde, Cuneo, L'arciere, 1986, vol. 2: Vedute della città, p. 73 (foto: Palazzo della Società Operaia in via Cavaliera 22, poi via Oberdan)
  • Giuseppe Brini, Artigiani a Bologna. Cenni di storia e attualità, Bologna, Tamari, 1978, pp. 118-119
  • Giuseppe Brini, Quelli del tramway. Cento anni di vita e di lotta nella città di Bologna, Bologna, Centro Stampa ATC, 1977-1985, vol. I, p. 52
  • Cento anni sono un giorno. 1893-1993. Il centenario della Camera del Lavoro di Bologna nelle immagini dell'archivio storico, s.l., Musea, 1993 (Mostra fotografica: Siamo stati noi), pp. 14-15
  • Dal Santerno al Panaro. Bologna e i comuni della provincia nella storia nell'arte e nella tradizione, a cura e coordinamento di Cesare Bianchi, Bologna, Proposta edizioni, stampa 1987, vol. I, p. 76
  • Dalla guerra al boom. Territorio, economia, società e politica nei comuni della pianura orientale bolognese, vol. 2: Mirco Dondi, Tito Menzani, Le campagne. Conflitti, strutture agrarie, associazioni, San Giovanni in Persiceto, Aspasia, 2005, p. 36, 38
  • Pier Paolo D'Attorre, La politica, in Renato Zangheri, Bologna, Roma, ecc., Laterza, 1986, p. 80
  • Fabio Fabbri, Le origini del movimento cooperativo bolognese, in: Bologna. La cooperazione, Milano, EDIT-Ambrosiana, 1990 ca, p. 64
  • Luigi Martini, Cgil. Le sedi. Le rosse architetture, Roma, Ediesse, 2010, p. 113
  • Nazario Sauro Onofri, 1892: il PSI a Bologna. Origine e nascita del movimento socialista, Bologna, Grafia, 1992, pp. 137-138
  • Nazario Sauro Onofri, Il dibattito sui servizi pubblici al consiglio comunale di Bologna negli ultimi decenni del secolo scorso, in: La municipalizzazione nell'area padana. Storia ed esperienze a confronto, a cura di A. Berselli, F. Della Peruta, A. Varni, Milano, F. Angeli, 1988, pp. 512-513
  • Marco Poli, Cose d'altri tempi 3. Frammenti di storia bolognese, Bologna, Minerva, 2013, pp. 114-116
  • Antonio Senta, Il sindacalismo anarchico a Bologna (1893-1923), Bologna, Edizioni Atemporali, 2013, pp. 8-9
  • Il sindacato nel Bolognese. Le camere del lavoro di Bologna dal 1893 al 1960, a cura del Centro documentazione-archivio storico della Camera del lavoro territoriale di Bologna, Roma, Ediesse, 1988, pp. 23-24
  • La società attraente. Cooperazione e cultura nell'Emilia Romagna, Bologna, dicembre 1976-gennaio 1977, a cura di Franco Solmi, Bologna, Grafis, 1976, p. 294 (data di fondazione: giugno)
  • Fiorenza Tarozzi, Politica e società: i primi cinquant'anni di Bologna nel Regno unitario, in: ... E finalmente potremo dirci italiani. Bologna e le estinte Legazioni tra cultura e politica nazionale 1859-1911, a cura di Claudia Collina, Fiorenza Tarozzi, Bologna, Editrice Compositori - Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, 2011, p. 32
  • Torri e castelli. Bologna e la sua provincia. Storia, dizionario biografico, opere d'arte, notizie d'oggi, 2. ed. ampliata a cura di Luigi Arbizzani e Pietro Mondini, Bologna, Editrice Galileo, 1966, p. 42, nota 14
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