Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi
Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.
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1893La campana grossa di San LucaSul campanile del santuario di San Luca è collocata la campana “grossa” del peso di 13 quintali, in tono di quinta maggiore. E' stata fusa dalla nota fonderia bolognese di campane di Clemente e Giuseppe Brighenti. Una prima versione è uscita difettosa dalla fusione, senza la parte superiore e la criniera. Il Brighenti ha avvitato abilmente la parte mancante senza danneggiarne il suono. La “grossa” di San Luca sarà considerata la più bella campana della diocesi, per l'eleganza delle sue decorazioni. Sarà invece meno apprezzata per il suono e per lo scarso accordo con le altre quattro campane più piccole, fuse nel 1835 da Giuseppe Brighenti.dettagli
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1893Piazza MinghettiE' intitolata allo statista bolognese Marco Minghetti (1818-1886) la piazza con giardino accanto alla “sontuosa” architettura della Cassa di Risparmio. E' ricavata abbattendo un antico rione attorno alla chiesetta di Sant'Agata, fatto di catapecchie indecenti alla vista, a parere del prof. Luigi Bombicci (1833-1903), che al loro posto vorrebbe il nuovo Istituto di Mineralogia. La piazza era già prevista nel Piano regolatore del 1889, ma in seguito l'area era stata concessa alla speculazione privata. E' stata di nuovo destinata a verde pubblico nel novembre 1892, a seguito della crisi edilizia del periodo. Il giardino è piccolo, ma con una grande varietà di piante: “Ogni pianta ha un colore; in primavera, il suo fiore e il suo profumo; e d'autunno, quando le foglie prima di cadere assumono cromatismi sanguigni, rugginosi, bruni, sembra che una nuova vita stia per scaturire dalla terra a conforto dell'uomo che già paventa l'inverno” (Beseghi). In un primo tempo il perimetro del giardino sarà limitato con una cancellata di ghisa, rimossa nel 1934. Nel 1896 nella piazza verrà collocata la statua di Marco Minghetti, discussa opera dello scultore Giulio Monteverde (1837-1917).dettagli
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1893Pio Carlo Falletti sulla cattedra di storia modernaPio Carlo Falletti (1848-1933) è chiamato alla cattedra di storia medievale e moderna dell'Alma Mater, su interessamento di Giosue Carducci e del ministro della Pubblica Istruzione Pasquale Villari, di cui il professore torinese è stato allievo presso l'Istituto Superiore di Scienze Storiche di Firenze. A Bologna si adopererà senza grande successo a divulgare il metodo positivo, predicando una pratica storica più oggettiva e promuovendo la scoperta delle leggi che regolano la società. In trenta anni di insegnamento lascerà solo due brevi lavori sulla storia bolognese: uno sul palazzo comunale e una sulla prigionia di Re Enzo. Tra gli allievi di Falletti, il più influente sulla cultura bolognese del primo Novecento sarà Albano Sorbelli, che dedicherà ai professori dell'Istituto fiorentino un saggio su La signoria di Giovanni Visconti.dettagli
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1893Restauro della facciata dell'oratorio dello Spirito SantoLa Banca Popolare di Credito affida a Alfonso Rubbiani il restauro della facciata della piccola chiesa dello Spirito Santo in via Val d'Aposa, ricca di decorazioni in terracotta del sec. XV. Il ripristino dell'antica policromia, sulla base di tracce rinvenute nel paramento murario, attirerà a Rubbiani le ire del prof. Angelo Gatti, docente dell'Accademia di Belle Arti. La parete dello Spirito Santo apparirà, alla stampa locale, rossa "più di vergogna che di colore".dettagli
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1893Restauri nel fianco destro della basilica di San PetronioL'Ufficio regionale per la Conservazione dei Monumenti, di recente costituito, cura il restauro del fianco destro della basilica di San Petronio, in corrispondenza della cappella della Pace. Vengono ripristinati il basamento di marmo, le colonne e i trafori, "nonchè il ricco contorno in laterizio della grande finestra". Negli anni successivi l'intervento sarà esteso alle parti esterne delle cappelle di San Michele arcangelo, Santa Barbara e San Girolamo.dettagli
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1893Fregoli al Teatro BrunettiL'artista comico Leopoldo Fregoli (1867-1936) è in scena al Teatro Brunetti. Sua caratteristica è rappresentare vari personaggi, cambiando molto in fretta trucco e costumi. Inoltre possiede una bella voce, con grande estensione, dal baritono al soprano. Nell'interpretazione delle canzoni risulta "di una inimitabile comicità". Fregoli tornerà a Bologna l'anno seguente al Teatro del Corso e sarà di nuovo un grande successo.dettagli
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3 febbraio 1893Il Festival di Fagiolino va a fuocoIl 3 febbraio un incendio distrugge le botteghe del Festival di Fagiolino, allestito presso l'Arena del Pallone. Il fuoco invade in breve tempo la tettoia e il loggiato a giorno costruito sul ripiano in cima alla gradinata. Il pubblico fa appena a tempo a fuggire, prima del crollo degli impalcati della tettoia.dettagli
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2 marzo 1893Lotte agrarie nel territorio di MolinellaMolinella è al centro delle lotte agrarie della Bassa bolognese. A causa della siccità le risaie rimangono inattive e la miseria supera i limiti della sopportazione. Il 23 febbraio si tiene a Molinella il primo congresso della Lega di Resistenza, con 3.000 lavoratori rappresentanti tutte le frazioni del comune e una ventina di paesi vicini. Assieme a rivendicazioni avanzate sull'orario e la paga, vi è quella, “ancora più importante per la sopravvivenza della comunità bracciantile” (Dondi), della sostituzione dei caporali scelti dalla proprietà con quelli della Lega. Al comizio indetto il 2 marzo dalla Lega aderiscono 12.000 lavoratori, che fissano un tariffario unico per la Bassa bolognese. E' previsto un salario diverso per i vari lavori: "per la vangatura verticale delle risaie, la roncatura per uomini e donne, il lavoro notturno degli uomini". Inoltre la scelta dei "caporali" deve essere fatta dagli stessi operai. I proprietari terrieri assumono crumiri da altre provincie e chiamano i militari a proteggerli. Gli scontri con i manifestanti culminano il 14 aprile nella risaia Serrazanetti, dove molti braccianti sono feriti dalle cariche della polizia. La lotta continuerà tra mille difficoltà e porterà aumenti salariali in diverse località. Alla guida delle lotte e degli scioperi dei lavoratori agricoli di Molinella c'è Giuseppe Massarenti (1867-1950), ex studente dell'Istituto Tecnico di Bologna dedicatosi, fin da giovanissimo, alla causa delle popolazioni della Bassa. Nel 1896 fonderà la Cooperativa di Consumo di Molinella, primo tassello del vasto movimento cooperativo, che negli anni seguenti coinvolgerà tutto il territorio limitrofo.dettagli
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26 marzo 1893La Camera del LavoroIl 26 marzo, in una sala di palazzo dei Notai, l’assemblea dei rappresentanti di 34 società operaie ed associazioni di mestiere della città e della provincia di Bologna fondano la Camera del Lavoro e ne approvano lo statuto. E' un passo importante per l'associazionismo operaio (compresi i braccianti agricoli) e per l'introduzione di nuove idee e contenuti, nella fase iniziale di crescita politica e sindacale delle masse popolari. La camera, evoluzione della Borsa del Lavoro creata nel 1889 dalla Società Operaia, deve soprattutto servire da intermediaria tra l’offerta e la domanda in un momento di grave crisi del mercato del lavoro. Ha inoltre il compito di fare studi e compilare statistiche sul mercato stesso, di tutelare gli interessi dei lavoratori, di favorire il progresso delle associazioni di mutuo soccorso e delle cooperative. Un primo contributo in denaro giunge dal Comune - che il 29 dicembre 1892 ha approvato quasi all'unanimità uno stanziamento di 3.000 lire - dalla Provincia e dalla Banca popolare di Bologna. La sede è aperta al pubblico dal 1° giugno in via Cavaliera n. 22 (poi via G. Oberdan), nel palazzo della Società Operaia. Il 18 giugno 1893 è eletto il Comitato esecutivo: ne fanno parte l'avvocato Giuseppe Brabanti Brodano, l'operaio socialista Giuseppe Bolognini, Argentina Altobelli, Gaetano Cuppi, l'insegnante Ugo Rabbino, il presidente della Società operaia Aristide Venturini e Ferdinando Zironi. Il Segretario camerale Gaetano Benzi, "socialista indipendente", sarà arrestato a Palermo durante i moti dei fasci siciliani e sostituito da Romeo Mingozzi, ex anarchico collettivista vicino a Andrea Costa. Nel giugno 1894 la Camera del Lavoro bolognese avrà già oltre 15.000 iscritti, dei quali oltre 7.000 operai. Nel 1896 cesserà il sussidio pubblico e comincerà a finanziarsi solo col tesseramento. Negli anni seguenti il suo ruolo sarà quello di organizzare le vertenze per la diminuzione dell'orario di lavoro e l'aumento dei salari, ricorrendo come misura estrema allo sciopero (nove tra il 1896 e il 1900). Bologna sarà anche la sede della Federazione italiana delle Camere del Lavoro e la culla, nel 1901, della Federterra.dettagli
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18 aprile 1893Il Circolo socialista bolognesePer opera dell’avv. Giuseppe Barbanti Brodano (1853-1931), fino ad ora fedele seguace di Andrea Costa, è costituito a Bologna il Circolo socialista, che assume il programma del nuovo Partito dei Lavoratori di Turati. Gli aderenti iniziali sono una quarantina, soprattutto studenti, ma il comitato eletto lancia subito un’attività di propaganda in tutta la regione. Assieme alla lotta di classe, il Circolo si propone di valersi dei mezzi concessi dalla legge, quali le elezioni politiche e amministrative. Poco più tardi però viene sciolto in base alle disposizioni sull’ordine pubblico del ministro Crispi. Nonostante l’abolizione dei circoli e numerosi arresti di dirigenti, i socialisti in questo periodo crescono notevolmente di numero in tutto il territorio bolognese.dettagli
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29 aprile 1893Corse internazionali di velocipediIn occasione del ventesimo anniversario della Società sportiva Virtus, il 29 e 30 aprile sono organizzate alla Montagnola alcune corse di velocipedi. Vi partecipano alcuni dei migliori corridori internazionali, come i francesi Barden, Doutrelon, Courbe e gli italiani Cantù, Rustichelli, Pasta. Sono presenti anche diversi campioni bolognesi: Venturi, Gasparini, Serra e molti altri. Vasco Lanzi conquista il titolo societario. Luigi Pontecchi ottiene un vero trionfo, portato sulle spalle dai tifosi in delirio. Il pubblico intorno alla pista è molto numeroso, superando quello presente alle corse dei cavalli degli anni precedenti. L’evento delle corse di velocità in Montagnola sarà replicato nel maggio 1895 con 80 atleti concorrenti. Grande risonanza avrà il tentativo - non riuscito - di Pontecchi di battere il record dell’ora.dettagli
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12 giugno 1893La Mostra dei cimeli diventa Museo del RisorgimentoAl pian terreno di Palazzo Galvani, che già ospita il Museo Archeologico, è inaugurato il Museo del Risorgimento. Il primo impulso alla sua costituzione era venuto nel 1884 da varie Società di Reduci e dalla Lega per l'istruzione del Popolo. Dopo la mostra di cimeli nel Tempio del Risorgimento italiano durante l'Esposizione Emiliana del 1888, ospitata nelle sale e nel chiostro ottagonale del convento di San Michele in Bosco, una commissione formata dal sindaco Dallolio e da diversi esperti (tra i quali Giosue Carducci e l'arch. Tito Azzolini) si è messa d'impegno per rendere la raccolta permanente. Gran parte del lavoro preparatorio è opera del prof. Raffaele Belluzzi (1839-1903), ispettore scolastico comunale, che diviene il primo direttore del nuovo museo. Lo scopo del Museo del Risorgimento è diverso da quello degli altri musei. Non è una semplice raccolta storica, ma ha soprattutto una funzione didattica: esso “tende a educare le generazioni venture ai sentimenti di patria, di amore e di sacificio”.dettagli
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3 luglio 1893Avventurosa ascesa in pallone di madame RichardL’aerostato Vallombrosa, guidato da Madame Richard, effettua un’ascensione partendo dall’Arena del Pallone. Il velivolo si alza con molta fatica, lambendo le cime dei platani della Montagnola. Spinto da un leggero vento, guadagna velocemente l’altezza delle prime nubi. Anche la discesa risulta assai difficoltosa. ll pallone tocca terra a San Vitale di Reno ed è subito circondato da molti contadini incuriositi.dettagli
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8 agosto 1893"Salvate porta Galliera!"Il prof. Quirico Filopanti (1812-1894) tiene un discorso davanti a casa Rizzoli, per la celebrazione dell'8 agosto 1848. Di fronte all'intenzione del Municipio di abbattere porta Galliera, propone la votazione plebiscitaria di quest'ordine del giorno: “Il popolo di Bologna, festeggiando la gloriosa data dell'8 agosto, fa voti che porta Galliera, che rammenta la vittoria popolare, sia conservata quale monumento a perenne ricordo dei fatti“. La porta fu costruita tra il 1659 e il 1661, in sostituzione del vecchio cassero trecentesco ormai in rovina, posto in posizione un pò più arretrata. Era munita di un ponte levatoio sul fossato alimentato dalle acque del canale di Reno e dell'Aposa in uscita dalla città.dettagli
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28 agosto 1893Terminano le divisioni nel campo socialistaIl 28 agosto si tiene a Imola il congresso del PSRR (Partito Socialista Romagnolo) presieduto da Andrea Costa. Sono presenti delegati di 53 centri. All’ordine del giorno c’è l’adesione al Partito dei Lavoratori Italiani. Costa si oppone a un puro e semplice assorbimento e orienta l’ingresso del PSRR nella grande compagine socialista - il congresso è previsto per l’8 settembre a Reggio Emilia - con un proprio programma e statuto. Un documento proposto da Gaetano Zirardini è approvato, dopo lunga discussione, praticamente all’unanimità. Terminano così le annose divisioni tra i socialisti emiliani.dettagli
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ottobre 1893Ultimo congresso del Patto di FratellanzaIn ottobre si tiene a Bologna l'ultimo congresso del Patto di Fratellanza, che ha riunito le Società Operaie di Mutuo Soccorso repubblicane sotto il programma mazziniano. Il patto viene rotto poco dopo il congresso da Felice Albani (1852-1928), esponente dell'ala collettivista e favorevole ad una linea politica vicina a quella socialista. Nel maggio 1894 verrà fondato a Milano il Partito repubblicano socialista italiano, che avrà però vita molto breve. Nell'aprile del 1895 si terrà a Bologna il congresso che sancirà la costituzione del Partito Repubblicano Italiano (PRI) nella forma di una forza politica organizzata con strutture permanenti. Il forlivese Giuseppe Gaudenzi (1872-1936) verrà eletto primo segretario. Questa formazione politica rimarrà a lungo un "piccolo raggruppamento d'opposizione", maggioritario in alcune aree ristrette della penisola, in particolare in Romagna e nelle Marche.dettagli
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1 ottobre 1893Grave rotta del fiume RenoUn violento nubifragio notturno provoca una disastrosa piena del fiume Reno, la maggiore che la storia ricordi (4,70 m sullo zero igrometrico). La chiusa di Casalecchio resiste, ma viene aggirata dall'acqua sulla sinistra: l'onda travolge il muro contenitore e scava un nuovo alveo, mettendo in secca il canale di Reno. Nella Bassa bolognese diversi centri sono sommersi: Funo, Stiatico, San Pietro in Casale, Galliera. La via Emilia è interrotta a Santa Viola per un mese per la rovina del Pontelungo. Vicino ad esso la piena porta alla luce i resti di un ponte romano. La ricostruzione delle opere danneggiate è affidata al Genio civile e al Consorzio della Chiusa. Il progetto definitivo per la sistemazione della sponda sinistra del Reno è a cura dell'ing. Filippo Buriani. Esso prevede uno “scaricatore di piena” e uno spartiacque, che sarà conosciuto nel '900 come l'Isola Verde, dal nome del locale da ballo ivi costruito. In soli trentaquattro giorni di lavoro una squadra di 660 operai riporta il fiume nel suo alveo. Per contenere la rotta vengono usati per la prima volta “gabbioni” metallici riempiti di sassi, prodotti dalla ditta Maccaferri di Zola Predosa. Il Reno, "fiume proletario" (Barbacci) che per gran parte dell'anno si presenta come un'arida sassaia, è soggetto periodicamente a piene travolgenti, che ne mutano il corso nella Bassa pianura.dettagli
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30 ottobre 1893L'Ufficio provinciale per l'agricolturaUna delibera del Consiglio provinciale istituisce l'Ufficio provinciale per l'agricoltura, sostenuto da un consorzio composto dal Comizio Agrario, dal Comune di Bologna, dal Credito Agricolo e dalla Banca Popolare. Il suo scopo è promuovere il progresso agricolo della provincia, coadiuvando le istituzioni e gli agricoltori nel miglioramento dei sistemi di lavorazione dei terreni, delle pratiche colturali, dell’introduzione di nuove coltivazioni. Ha anche il compito di promuovere l’industria zootecnica e il rimboschimento. Domizio Cavazza, considerato persona in grado di "vincere l'apatia degli agricoltori" con "cognizioni specialmente tecniche e pratiche", è posto a capo del movimento agricolo provinciale. Dopo un periodo di sperimentazione l'Ufficio provinciale di agricoltura inizierà nel 1894 la sua regolare attività. Nel 1909 diventerà Ufficio Agrario provinciale con Cattedra ambulante e nel 1920 Consorzio della Cattedra ambulante di agricoltura di Bologna. L’Ufficio provinciale di agricoltura concorda con i comuni che ne fanno richiesta le conferenze teorico-pratiche della Cattedra Ambulante, attiva fin dal 1894 (sarà soppressa nel 1935 con la legge n. 1220). Esse si tengono nel capoluogo o nei paesi. I comuni possono esprimere preferenze sugli argomenti da trattare. Inoltre l’Ufficio provinciale impianta e dirige campi sperimentali in varie zone, dà consulti gratuiti agli agricoltori, provvede alla pubblicazione di istruzioni pratiche, facilita i rapporti delle aziende con i laboratori agricoli di Bologna, promuove la diffusione di macchinari agricoli.dettagli
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4 novembre 1893Diciotto repliche per la "Manon" di PucciniManon Lescaut di Giacomo Puccini (1858-1924), dramma lirico in quattro atti, che ha debuttato il 1° febbraio al Teatro Regio di Torino, viene replicato a Bologna per diciotto serate, a partire dal 4 novembre. Nella parte di Manon canta Valentina Mendioroz. Il soprano francese ha già calcato la scena del Teatro Comunale nell'ottobre del 1887, interpretando Elsa nel Lohengrin. Cesare Bacchetta (1860-1942) è Lescaut e il tenore padovano Edoardo Garbin (1865-1943) veste i panni di De Grieux. Secondo il critico del “Resto del Carlino”, Puccini, qui al suo primo vero successo, con un'opera “giovanile e insieme di ponderazione e di raccoglimento” ha dato prova di maturità e ha mostrato "quanto l'arte abbia da aspettarsi da lui".dettagli
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12 novembre 1893Andrea Costa sindaco di ImolaL'11 maggio il governo scioglie il consiglio comunale di Imola, che ha deliberato la sua partecipazione ufficiale alla Festa del 1° Maggio e ha promosso una distribuzione di viveri ai bisognosi tramite la locale Congregazione di carità. Il 12 novembre successivo si svolgono nuove elezioni amministrative e la Lega democratica vince ancora, nonostante tentativi di brogli. Il socialista Andrea Costa (1851-1910), già in precedenza consigliere comunale e assessore, viene eletto sindaco. Pur impegnato come deputato nella battaglia parlamentare, dedicherà la sua attività di amministratore locale ad alcuni problemi cruciali, quali la gestione del manicomio e il potenziamento dell'istruzione elementare.dettagli