Scioperi nelle risaie
Nella Bassa bolognese le mondine entrano in sciopero, poichè gli agrari hanno ridotto le loro paghe. Continuano l’agitazione anche dopo aver recuperato la vecchia tariffa, fino a conquistare un modesto aumento salariale.
Ripresi i lavori le donne che hanno guidato la rivolta vengono tutte arrestate. Gli operai più noti vengono malmenati e incarcerati, i capilega costretti alla latitanza nelle valli.
Gli agrari provocano la decadenza del consiglio comunale di Molinella, in parte socialista, e impongono il commissario regio. Vengono sciolte la Società democratica e la Lega di Resistenza, chiuse le sedi operaie, vietata ogni riunione o attività politica.
- Francesca Barbanti Brodano, Un uomo, un tempo. Bologna 1870-1900, inizi del socialismo. Vita, cultura, politica, Bologna, Ponte nuovo, 1967, pp. 301-302
- Guido Crainz, Padania. Il mondo dei braccianti dall'Ottocento alla fuga dalle campagne, Roma, Donzelli, 1994, p. 72
- Nazario Sauro Onofri, 1892: il PSI a Bologna. Origine e nascita del movimento socialista, Bologna, Grafia, 1992, pp. 103-104