Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

27 marzo 1892

La chiesa nuova di Gaggio e "l'abitazione delle muse"

Viale Don Giuseppe Lodi, 3, 40041 Gaggio Montano BO

Il 27 marzo è posta la prima pietra della chiesa parrocchiale di Gaggio Montano, a sostituzione dell’antica risalente all’XI secolo.

"Deperite le mura, corrose le travi,nell'umido dell'ambiente v'avea ragione il timore per l'incolumità dei fedeli".

Così il parroco don Emanuele Meotti (1859-1929) giustifica l’ “ardita impresa” della costruzione dalle fondamenta di un nuovo fabbricato più adatto alle esigenze della comunità.

Il progetto è affidato all’architetto bolognese Vincenzo Brighenti, che sceglie di non seguire la moda del tempo - il revival gotico o romanico - bensì uno stile in continuità con la tradizione della zona.

Il 31 luglio 1897 la nuova chiesa verrà consacrata dall’arcivescovo di Bologna card. Domenico Svampa, grande estimatore di Meotti.

Sul lato nord rimarranno evidenti le strutture della chiesa più antica e sul lato est l'abside romanica. Nel 1911 sulla facciata verranno collocate le statue dei santi titolari: a destra San Michele Arcangelo, a sinistra San Nazario Martire. Davanti alle porte vigileranno due grandi leoni in pietra.

Il nuovo complesso parrocchiale verrà completato dal giardino, concepito come “abitazione delle muse”, con alberi, panchine, una piccola vasca, una fontana. Il percorso in ascesa verso la chiesa apparirà disseminato di sculture a valenza simbolica.

Tra esse il busto dell’agronomo bolognese Pier Crescenzi (1233-1320), “pioniere della scienza agraria e promotore dell’uso dei concimi chimici” e un gruppo con Ercole e il toro, a significare la virtù umana che sconfigge le forze scatenate dalla natura.

Don Meotti dimostra anche in questo progetto il suo impegno costante per la comunità di Gaggio, fatta di famiglie povere, spesso costrette all’emigrazione. Durante il suo lungo apostolato avvierà varie imprese per il benessere sociale.

Introdurrà, ad esempio, nuove tecniche di coltivazione, divulgate grazie alla cattedra di agricoltura e alla rivista "La coltura rurale". Nel 1898 fonderà la Cassa Rurale con il fine di concedere crediti ai cittadini di Gaggio in condizione di bisogno.

Approfondimenti
  • Antiche pietre. Il complesso parrocchiale dei Santi Michele e Nazario in Gaggio Montano a cento anni dalla ricostruzione (1892-1992). La chiesa, il campanile, l'organo e le campane, studi di Luigi Samoggia e Marco Cecchelli, presentazione di Francesco Berti Arnoaldi Veri, prefazione di Luciano Gherardi, Gaggio Montano, Gente di Gaggio, 1993
  • Paola Foschi, Vie dei pellegrini nell'Appennino bolognese, Bologna, Pàtron, 2008, p. 44
  • Carlo Emanuele Meotti, Salviamo l'emigrante! La statistica diocesana bolognese dell'anno 1900: le risposte dei parroci all'inchiesta del Card. Domenico Svampa, a cura di Marco Cecchelli, Gaggio Montano, Gente di Gaggio, 2004
  • Giuseppe Rivani, Chiese e santuari della montagna bolognese, Bologna, Tamari, 1965, pp. 90-94
  • Il territorio montano della diocesi di Bologna: identità e presenza della chiesa. Urbanistica, sociodemografia, edifici di culto e pastorale nel paesaggio di un'area collinare e montana, a cura di Claudia Manenti, Firenze, Alinea, 2009, p. 194
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