11 settembre 1892
Attentato all'ufficio postale
Nella notte tra l'11 e il 12 settembre una bomba esplode nell'atrio dell'ufficio telegrafico delle poste in via Ugo Bassi 2. Un giornalista del "Resto del Carlino" rimane gravemente ferito e perderà un occhio.
Una seconda bomba, disinnescata per tempo, viene messa il 23 settembre in via Val d'Aposa, nell'atrio dell'abitazione del leader socialista Giuseppe Barbanti Brodano, che ha pubblicamente deplorato "il gesto incivile e inutile" sul giornale "La Lotta".
La questura arresta decine di anarchici. Gli imputati saranno tutti assolti dall'accusa di strage, ma condannati per associazione a deliquere.
Approfondimenti
- Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel Bolognese, 1919-1945, vol. 1., Nazario Sauro Onofri, Bologna dall'antifascismo alla Resistenza, Bologna, Comune-ISREBO, 2005, pp. 41-42
- Francesca Barbanti Brodano, Un uomo, un tempo. Bologna 1870-1900, inizi del socialismo. Vita, cultura, politica, Bologna, Ponte nuovo, 1967, pp. 303-306
- Tiziano Costa, Accadeva un secolo fa, in: Canton de' fiori 1892-1992. Recupero di immagine e storia nel centro di Bologna, a cura di Tiziano Costa ed Elena Stagni, Bologna, Costa editore, 1992, p. 89
- Nazario Sauro Onofri, 1892: il PSI a Bologna. Origine e nascita del movimento socialista, Bologna, Grafia, 1992, p. 129