Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi

Archivio di notizie sulla storia della città e del suo territorio dal 1796 ad oggi. Con riferimenti bibliografici, link, immagini.

1890

Tre mastodonti del Villafranchiano

Il prof. Giovanni Capellini (1833-1922) acquista per dodicimila lire dal collezionista piemontese Filippo Cantamessa i resti di tre esemplari di mastodonti.

Tra essi vi è un imponente esemplare di Mastodon arvenensis ritrovato nel 1881 a Cà dei Boschi in Valle Andona, provincia di Asti.

È un proboscidato risalente al Villafranchiano - il nome deriva dalla zona di Villafranca Piemonte dove tra 8 e 900 saranno fatte importanti scoperte paleontologiche - cioè circa 2 milioni di anni fa. È lungo sette metri e alto tre con zanne che raggiungono i 3 metri e 40 cm.

Di un altro reperto ritrovato a Cinaglio (AT) vengono esposti il cranio e le zampe. 

I mastodonti acquistati da Capellini saranno gli unici esemplari provenienti dal territorio astigiano visibili in un museo e verranno perciò indagati da studiosi di tutto il mondo.

Saranno i pezzi più ammirati della Sala Elefanti e Balene del museo geologico dell’Università di Bologna intitolato allo studioso spezzino.

Approfondimenti
  • Giovanni Capellini, Resti di mastodonti nei depositi marini plioceni della provincia di Bologna, Bologna, Tip. Gamberini e Parmeggiani, 1893
  • Giovanni Capellini, Sui resti di Mastodon arvernensis, recentemente scoperti a Spoleto, Pontremoli e Castrocaro, Bologna, Tip. Gamberini e Parmeggiani, 1888
  • La meraviglia del Capellini: il mastodon arvernensis, a cura di Fabia Zanasi, in: "Bologna. Mensile dell'Amministrazione comunale", 11 (1988), p. 47
  • Laura Nosenzo, Fossili e territori. Scoperte straordinarie sulle colline astigiane, Cuneo, Araba Fenice, 2022
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