La Società per la protezione dei fanciulli abbandonati e maltrattati
E' costituita la Società protettrice dei fanciulli abbandonati e maltrattati, per volere soprattutto di Gaetano Tacconi (1829-1916), che ne sarà presidente fino alla morte, e del medico-educatore Giuseppe Veratti, impegnato dal 1867 nelle carceri e nel riformatorio cittadino.
Come il Ricreatorio festivo, la Società rientra tra le istituzioni laiche e di impronta massonica nate per contrastare la presenza di ospizi gestiti da religiosi e opere pie.
Ha il compito di aiutare ragazzi di entrambe i sessi nella frequenza scolastica e nell'avviamento al lavoro. Si propone di vigilare per impedire maltrattamenti nei loro confronti. Dopo un primo periodo di accoglienza, i trovatelli vengono sistemati presso famiglie disponibili.
La prima sede della Casa di Rifugio è in via San Vitale n. 30, poi in via Benedetto XIV n. 3. Nel 1907 sarà costruita una nuova sede fuori Porta Lame con il contributo di privati e della Cassa di Risparmio.
L'istituzione funzionerà fino alla seconda guerra mondiale, quando la Casa di Rifugio, situata nei pressi della stazione ferroviaria, verrà ridotta in macerie dai bombardamenti.
- La città della carità. Guida alle istituzioni assistenziali di Bologna dal XII al XX secolo, a cura di M. Carboni, M. Fornasari, M. Poli, Bologna, Costa, 1999, p. 70
- Mirella D'Ascenzo, La scuola elementare nell'età liberale. Il caso Bologna, 1859-1911, Bologna, Clueb, 1997, pp. 186-187
- Renzo Giacomelli, Il cuore di Bologna, Bologna, Tamari, 1968, pp. 197-203